ELLE61 ha scritto:La scala a chiocciola è molto carina dal punto di vista estetico, ma non la metterei mai per collegare i due piani principali di un'abitazione.
Se da una parte può esser comoda per il risparmio di spazio negli ambienti, presenta l'inconveniente della scarsa praticità per lo sposamento di oggetti ingombranti e/o persone non completamente abili.
- impossibile trasportare un malato con una barella in caso di emergenza, difficoltosa e scomoda in gravidanza avanzata ecc... i miei trascorsi in una Associazione di Volontariato influiscono molto su questo giudizio -
La scala a S, se ben studiata, è molto più pratica e, volendo, può esser carina esteticamente.
Questa è in muratura come vedi, col pianerottolo a ventaglio, ma ne esistono di bellissime anche in legno o in altri materiali con struttura a giorno, ti assicuro che sono molto più pratiche.
Per quanto riguarda la barella non posso che concordare... Ma devo aggiungere che il raggio indicato non è affatto male; la scala, pur essendo a chiocciola dovrebbe essere del tutto fruibile. Di certo comunque a parità di ingombro in pianta la chiocciola è da preferire.
Nella chiocciola, in fase di salita la punta del piede può permettersi di inserirsi leggermente al di sotto della pedata soprastante, permettendo di salire la scala rimanendo molto vicini al centro della sagoma; chiaramente scendendo ciò non può avvenire, ma il fatto si risolve percorrendo la scala lungo il bordo esterno. Peraltro, scegliendo una scala cosidetta "elicoidale" ci si può permettere di evitare la presenza del "palo" centrale, con un miglioramento ulteriore della fruibilità (barella ok).
La scala a due rampe disposta a "elle" è un notevole inconveniente dal punto di vista strutturale: nell'angolino (spigolo) interno di congiunzione fra le due rampe quasi sicuramente è necessario inserire un pilastro al fine di sorreggere il solaio, oppure alternativamente prevedere la presenza di un muro portante (a tutta altezza) lungo il fianco di almeno una delle due rampe.
Quanto al "pie' d'oca" (o "zampa di gallina") esso è comodo soltanto quando è presente una sola alzata intermedia per ciascun angolo (come nella foto, per capirci), ma tale soluzione ingombra notevolmente; viceversa per ottimizzare sarebbe necessario inserire almeno due alzate per ciascun angolo, ma la scomodità diventerebbe veramente pesante (per intenderci la barella ci passa, ma gli infermieri cadono - scherzi a parte - a meno di non fare una larghezza di rampa superiore a 100/110 cm).
Per un normale dislivello di piano di circa 310 cm il numero minimo di alzate della scala è pari a 18. Se la scala fosse rettilinea occuperebbe un ingombro di 17 pedate, lunghe almeno 28 cm: 17x28=476 cm!
Nella disposizione a "elle", 2 pedate vanno nell'angolo, le altre 15 occupano due lati la cui lunghezza è pari alla somma di 420 cm! A cui aggiungere la lunghezza dell'angolo (circa 90 cm, avendo disposto due sole pedate nel pie' d'oca). La scala più comoda occupa quindi
molto più spazio.