Per carità!!!! Casaidea: non metterti luci a tonalità fredda dentro casa!
Il benessere luminoso è determinato dai milioni di anni di evoluzione che sono dietro al nostro occhio (in realtà, al nostro cervello), che è vissuto all'aperto, alla luce del sole. La luce freddissima (6.400 °K) del sole a mezzogiorno, per noi è piacevole perchè è una quantità ENORME di luce: circa 100.000lux al suolo. Il nostro occhio si è dunque adattato a questa situazione. Se ti metti in casa una lampada a 6.400°K che ti fa 200 lux di luce al suolo, avrai il non certo piacevole effetto obitorio. Quando il sole va verso il tramonto, l'intensità della luce si riduce drasticamente (pochi attimi prima che il sole tramonti possiamo avere anche solo 50 lux al suolo), e, per altri fenomeni fisici che non ti sto ad elencare, contemporaneamente si "scalda" fino a 3.000 - 2.500 °K. Dunque il nostro occhio è abituato che è piacevole una luce "calda" se di bassa intensità. E'per questo che, negli appartamenti, si utilizzano lampade a luce calda, come ti hanno saggiamente consigliato gli altri amici del forum: ad una bassa intensità di luce, per il benessere visivo, è bene avere una tonalità di luce calda (nei centri commerciali, invece, che hanno quantità di luce maggiori, si tende a mettere luci più "fredde": dai 3.000 ai 4.000 °K proprio in funzione di questo fenomeno in noi innato)
Per la cronaca: i gradi Kelvin (giusto per completare la carrellata) sono quelli di calore a cui devi portare un cosiddetto "corpo nero" per vedergli emettere quel tipo di luce. Hai presente, nei film, quando fanno vedere le acciaierie con l'acciaio fuso: quello è rosso molto intenso, perchè l'acciaio fonde ad una temperatura relativamente bassa - 1.500°K: quello è il colore che produrrebbe una lampada di quella gradazione. Il sole produce una luce a 6.400°K perchè quella è la sua temperatura alla superficie (fa alquanto ridere, ma il sole può essere considerato un "corpo nero").