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Non so se qualcuno di voi ieri sera ha visto questo film su Rai Uno.
Comunque io l'ho visto e mi è frullata un'idea in testa, ma ho un dubbio che magari mi potete chiarire.
Dunque, la protagonista (Giovanna Mezzogiorno) per arrotondare lo stipendio e per passione, vende ad un pub i suoi dolci e torte varie.
Dubbio: nella realtà secondo voi è possibile farlo? Non servono la partita iva e soprattutto delle autorizzazioni dell'ufficio igiene?
L'idea mi stuzzica, ma temo non sia così facile...

... infatti penso proprio non sia così facile, non tanto per la partita iva, che ci vuole, ma potresti a tuo rischio e di chi te li compra farlo in "nero" ma più che altro per il secondo discorso che accennavi... so che per vendere cibi preparati ci vogliono autorizzazioni, e corsi appositi e non penso che dei negozi o ristoranti correrebbero il rischio di comprare prodotti che non sanno da dove vengono e con cosa sono stati fatti, come risponderebbero poi di eventuali reclami, infezioni, salmonella ecc...

Credo anch'io la stessa cosa. Ogni locale ha l'obbligo di esporre gli ingredienti e la provenienza dei prodotti che vende e non credo che si possano inserire i dati di un privato.
Aggiungo comunque che il film è bellissimo!

Ida ha scritto: Aggiungo comunque che il film è bellissimo!

... commovente ... lei è brava e bella

monica396 ha scritto:Non so se qualcuno di voi ieri sera ha visto questo film su Rai Uno.
Comunque io l'ho visto e mi è frullata un'idea in testa, ma ho un dubbio che magari mi potete chiarire.
Dunque, la protagonista (Giovanna Mezzogiorno) per arrotondare lo stipendio e per passione, vende ad un pub i suoi dolci e torte varie.
Dubbio: nella realtà secondo voi è possibile farlo? Non servono la partita iva e soprattutto delle autorizzazioni dell'ufficio igiene?
L'idea mi stuzzica, ma temo non sia così facile...

Francamento credo che l'apertura di una partita iva e quindi l'assunzione di piena responsabilità di libero professionista e lavorator in proprio ti metta nelle condizioni di poterlo fare tranquillamente... il difficile sarà poi trovare un locale che "rischi" a fidarsi di te quando può andare sulla sicurezza del supermercato o fornitore conosciuto...

Ecco. Immaginavo già che trovare un vicino di casa come Raoul Bova sarebbe stato più facile

In giro è pieno di bar e pub che vendono torte fatte in casa...torte fatte da privati in nero. forse dico una cavolata, ma la torta non la potrebbe fare il proprietario ? in tal modo come la giustificherebbe ?

x Cyber:

Di certo le torte del supermercato non sono come quelle fatte in casa



Jk

Avrei voluto iniziare a spacciare torte (faccio un sacher incredibile). Il problema è che non ne arriverebbe una al negozio.

virtual ha scritto:(faccio un sacher incredibile)

A questo punto non hai che 2 possibilità:
1) farne una e spedirmela tramite corriere ultra rapido, possibilmente entro venerdì
2) scrivere la ricetta

monica396 ha scritto:Non so se qualcuno di voi ieri sera ha visto questo film su Rai Uno.
Comunque io l'ho visto e mi è frullata un'idea in testa, ma ho un dubbio che magari mi potete chiarire.
Dunque, la protagonista (Giovanna Mezzogiorno) per arrotondare lo stipendio e per passione, vende ad un pub i suoi dolci e torte varie.
Dubbio: nella realtà secondo voi è possibile farlo? Non servono la partita iva e soprattutto delle autorizzazioni dell'ufficio igiene?
L'idea mi stuzzica, ma temo non sia così facile...

La mia milgiore amica vendeva le torte nei pub, fino all'anno scorso, ma in teoria non si potrebbe!
Naturalmente, non pensare che se decidi di iniziare l'impresa, sia cosa facile, infatti i gestori dei pub sono molto diffidenti all'inizio, se non ti conoscono troverai molte porte chiuse ...
(Questo perché se poi il cliente si sente male, loro vanno nei pasticci ....)
Potresti iniziare dal bar e/o pub che frequenti + spesso, se conosci i proprietari potresti portargli degli assaggini e poi se la cosa funziona stabilisci un num. di torte alla settimana ed il prezzo ... poi la voce si sparge ed il gioco é fatto ...

Allora...
Intanto parliamo di commercio.... quindi iscrizione in camera di commercio di ditta individuale, registro commercianti (per i contributi INPS) e partita IVA.
Problemi: il nero non si fa. Quantunque (se tu volessi nonostante ciò).... i bar/pub dovrebbero avere una cucina con forno e assumersi la responsabilità delle vendite dei prodotti da te acquistati... Pensa a un controllo ASL:
-bella torta... dove l'avete acquistata?
-la facciamo noi...
-e dove la cuocete? quali sono gli ingredienti utilizzati?...
Nel caso non avessero il forno per le torte.... sarebbe complicato....

Franco ha scritto:Allora...
Intanto parliamo di commercio.... quindi iscrizione in camera di commercio di ditta individuale, registro commercianti (per i contributi INPS) e partita IVA.
Problemi: il nero non si fa. Quantunque (se tu volessi nonostante ciò).... i bar/pub dovrebbero avere una cucina con forno e assumersi la responsabilità delle vendite dei prodotti da te acquistati... Pensa a un controllo ASL:
-bella torta... dove l'avete acquistata?
-la facciamo noi...
-e dove la cuocete? quali sono gli ingredienti utilizzati?...
Nel caso non avessero il forno per le torte.... sarebbe complicato....

Visto che era un'idea per "arrotondare" lo stipendio assecondando una mia passione... credo che continuerò ad assecondarla solo per le fauci di parenti e amici. Pensavo che magari si potesse fare anche in questo caso una specie di contratto a progetto... però avete confermato il mio dubbio relativo ai vari permessi sanitari... Pazienza

monica396 ha scritto:

virtual ha scritto:(faccio un sacher incredibile)

A questo punto non hai che 2 possibilità:
1) farne una e spedirmela tramite corriere ultra rapido, possibilmente entro venerdì
2) scrivere la ricetta

Sinceramente: la ricetta l'ho presa dal cucchiaio d'argento ed era venuta benissimo (pero abbiamo lavorato un pochettino . è lunga).
Il consiglio (personale): abboanda con il cioccolato sulla copertura.

Franco ha scritto:Problemi: il nero non si fa.

Non è che sei un finanziere in incognito !??