abigaille ha scritto:arianh ha scritto:fede, ha ragione il mr a voler andare avanti!
Abi, il tuo racconto è meraviglioso, però non dev'essere stato facile aspettare per dirlgielo...
no, non è stato facile per niente.
infatti quando ci sentivamo speravo che non mi chiedesse niente di questa cosa, sennò glielo avrei detto (non sono tanto brava a nascondergli le cose, se avessi un amante sarebbe un disastro, magari presa dall'entusiasmo gliene parlerei pure - "Oh, F., ma lo sai che X oggi mi ha fatta vestire da puffetta e..." -).
invece non mi ha chiesto nulla, e nel dubbio io dirottavo abilmente la convesazione su acque tranquille ("ma hai visto berlusconi???" "eh???")
per non rimanere da sola a macerarmi sabato pomeriggio sono andata dai miei, che abitano a 75 km.. lì ci ha raggionte mia sorella, più piccola di me di 7 anni (ho anche un fratello e un'altra sorellina), che da due mesi ha avuto una bimba.
Ovviamente mia sorella ha deciso proprio quel giorno lì di raccontarmi per filo e per segno TUTTO il suo parto, compresi gli aspetti più truculenti.
Credo che la mia faccia virasse al verde (sono fifonissima e ho una soglia di sopportazione del dolore nulla) - infatti, Chiaretta, potrei farti da prima damigella nel caso dei carciofi.
Insomma, sono riuscita a non dire niente a nessuno, non so come.
Domenica sera è arrivato F., poveraccio, ha fatto in tempo a posare a terra la borsa che gliel'ho detto.
Tra tutte le reazioni che mi aspettavo (non ultimo, son sincera, il "NOOO" quasi scocciato) ne ha avuta una che assolutamente mai avrei immaginato. Ha cominciato a piangere. vedendo la mia faccia che di nuovo virava al verde (Chiaretta... son qui, son già in nuance) si è affrettato a dirmi che piangeva perchè era emozionatissimo, e felice.
Il che, detto da uno che è stato fino a poche ore prima a fare tornei come un diciassettenne qualsiasi, e che a tutto pensava tranne all'impegno di un figlio, è tanta roba.
Questa cosa, sinceramente, mi ha un po' tranquillizzata. Come ho già detto, devo ancora fare mente locale e raggiungere quella felicità di cui sento tanto parlare, anche qui. Ma posso farcela. Credo.