rosco79 ha scritto:Ciao a tutti!!
Siamo nuovi del forum.
Siamo alla ricerca di un divano in tessuto per la nostra nuova casa e, visto che qui c'è qualche esperto del settore, volevamo delle delucidazioni:
1)è meglio avere un divano con cinghie elastiche oppure con molle in acciaio?
2)L'interasse tra le molle/cinghie quanto deve essere per non disfarsi in pochi anni?
3)qual'è il materiale migliore per la struttura portante del divano?
4)l'imbottitura, che io preferisco consistente, in che materiale deve essere fatta?
5)So che abbiamo dimenticato altri aspetti da controllare, quindi ci affidiamo alla vostra competenza.
Ciao e grazie
Roberto e Anna
Andiamo per punti:
1)Sicuramente le molle sono meglio , anche se bisognerebbe distinguere tra molle "biconiche" e molle a "greca"con lavorazione molto differenti .Le prime, danno il massimo del confort ,devono essere legate tra loro con corde di juta,e generalmente si utilizzano per avere una sponda elastica e devono avere un imbottitura con crine animale e/o vegetale, per intenderci i "divani di una volta"; lavorazione molto lunga, che necessita di capacità tecniche elevate e di una struttura che permetta di reggere il tutto, in questo caso si avrà il top della qualità e della durata e si trova in divani "Classici".
Con le molle a "greca" ( per intenderci a zig-zag) si cala un attimo di qualità , ma si ha una buona tenuta e confort se ben assemblata e isolata con materiali appropriati.
Le cinghie elastiche sono il molleggio più diffuso, in questo caso la differenza la fà la qualità e il numero delle cinghie, inevitabilmente dopo qualche anno(chi prima , chi poi) l'elasticità cala e si tende a sprofondarsi modificando gli equilibri ergonomici.
Le 3 alternative valgono, con caratteristiche diverse, sia per la struttura seduta che struttura schienale.
2)L'interasse dei molleggi è importante ,ma non fondamentale, sicuramente la distanza tra una e l'altra dovrebbe di 3 /4 cm, nel caso della cinghia deve essere incrociata tra quelle verticali e orizzontali, nelle molle a greca non troppo vicine altrimenti c'è il rischio che si tocchino provocando rumori fastidiosi.
3)La struttura può essere in ferro o/e legno.
Il ferro, utilizzato per una modellistica moderna ,dove c'è necessità di ridurre gli spessori e viene utilizzato, di solito, da aziende grandi ,per motivi di economie di scala etc..e non mi dilungo oltre.
Per il legno ,in ordine qualitativo , l'ottimo è il legno di faggio o legni duri similari(nell'intagliato il top è il noce), il multistrato (possibilmente marino)il pioppo ,l'abete, e purtroppo anche il truciolare o panforte.
E' fondamentale che sia stagionato e assemblato bene, con incastri di vario tipo come specificato in un altra discussione.
4)Per le imbottiture potremmo dire di tutto e di più, ma sintetizzando:
La piuma(ce ne sono di millemila tipi,piumino,mezzopiumino,piuma,mezzapiuma,penna etc..) è ottima ,ma deve essere accompagnata da un molleggio adeguato, come descritto al punto 1 (molle biconiche)
Piuma con inserto in poliuretano, ma deve essere confezionato bene altrimenti l'espanso internamente si muove formando forme "strane".
Poliuretano espanso rivestito in agugliato , dacron Dupont e non rigenerato come spesso viene usato,le quote (cioè la durezza -elasticità)sono variabili e soggettive( es;i tedeschi e olandesi vogliono sedute rigide, francesi e belgi morbide, americani col "censured" per terra,etc,), l'importante che abbia una buona resilienza(elasticità)Hr della Olmo o Bultex, se poi si vuole il massimo si può optare per il lattice(anche quì mille tipi).
5)Tra le varie ed eventuali, io metterei sicuramente le cuciture.La più duratura è la costina ribattuta, per intenderci la cucitura laterale dei Jeans,
in modo che se anche saltasse un punto, la cucitura terrebbe e non si apre, come può capitare con la cucitura semplice .Poi c'è la doppia cucitura, che necessità però di una fettuccia di rinforzo sul rovescio ,nella parte centrale .
Se rivestito è in tessuto, l'importante che il tessuto (sopratutto se cotone,lino o fibre naturali)sia bagnato prima del confezionamento, altrimenti al primo lavaggio vi si ritira e non riuscite più a rifoderarlo o avrete i cuscini compressi con 5 cm in meno.Se fosse composto con varie fibre es,10%viscosa,30%cotone,30% Rayon,25% seta,5%poliammide, è rischioso bagnarlo in acqua , perchè ogni fibra reagisce in maniera diversa.Non fidatevi dei tessuti sanforizzati(preristretti)perchè si ritirano lo stesso al primo lavaggio.
Logicamente il tessuto deve avere i colori fissati e con un test Martindale(usura) alto , almeno 50.000 giri, etc,etc..
Queste nozioni tecniche possono lasciare il tempo che trovano se in fase costruttiva le cose non vengono fatte con la testa.
Potrei andare avanti ulteriormente , ma non servirebbe a niente, visto che quando andrete ad acquistare un imbottito pochissimi addetti sapranno queste cose.
Se qualcuno vuole aggiungere o obbiettare qualcosa , è bene accetto.