Ringraziamo innanzitutto Giurista e Johnnybegood per i loro
interventi costruttivi.
Va da sè che un'analisi dei costi aziendali fatta su un forum di arredamento necessiti delle
semplificazioni. Ovviamente ci sono negozi fisici con costi bassissimi (20 mq in una strada a basso traffico, no dipendenti) e negozi online con costi elevatissimi (8000 mq di magazzino, team di 30 persone).
Penso al negozio di elettronica sotto-casa in confronto a MonClick, al negozio di vestiti sotto-casa in confronto a Yoox.
E' un fatto che una pagina web ben costruita possa "provare" a vendere un materasso od un televisore centinaia di volte al giorno, mentre un commesso venditore può parlare con...10, 20, 30 persone al giorno? Ovviamente dipende tanto dal tipo di prodotto, e se i clienti sono tanti mi servono più venditori, mi serve una location con il giusto parcheggio e così via.
Ok, abbiamo venduto. Nell'economia digitale c'è sì controllo umano delle operazioni, , ma con i giusti comandi in pochi secondi creo automaticamente la mail di ringraziamento al cliente, l'ordine al produttore, la bolla accompagnatoria, la fattura, la prenotazione del ritiro al corriere,...
Un addetto al servizio clienti di una cosiddetta .com può gestire un traffico quotidiano decisamente più elevato rispetto allo stesso addetto che scrive a mano l'ordine al cliente, scrive-stampa-faxxa tutte le comunicazioni di cui sopra, archivia le comunicazioni...in fondo è solo questione di efficienza.
Avrete notato che
nell'intervento precedente non abbiamo parlato dei costi di magazzino. Effettivamente il magazzino è lo stesso per il negozio fisico e quello online...ma ci sono delle differenze.
Per comodità gestionale, e soprattutto per i commercianti con un solo punto vendita, il magazzino è spesso attiguo allo spazio di vendita. Lo spazio di vendita deve essere in una zona ad alta visibilità, ed ovviamente
100 mq di magazzino in centro città costano di più di 100 mq in un capannone della zona industriale dove nessun cliente mi troverebbe.
Se poi consegno
solo con corrieri indipendenti ho solo costi variabili che vengono in modo trasparente addebitati al cliente; se dev'essere un corriere a consegnare posso anche
chiedere che il corriere "ritiri" dal produttore e consegni al cliente in modo che diminuiscano i passaggi, i chilometri percorsi e mi serva meno spazio nel magazzino.
Tutto ciò vuol dire ovviamente costi minori.
Passiamo poi ai giusti dubbi di Johnnybegood.
1- Se porti il materasso in casa e c'è qualcosa che non va basta segnalarlo via mail, eventualmente allegare info/immagini aggiuntive. Il corriere arriva ritira il pezzo e ne viene consegnato un altro (attendendo un po' se si tratta di un pezzo su ordinazione, proprio come un negozio fisico in questo aspetto).
2- Alcuni prodotti sono abbastanza difficili da riparare, si sostituiscono.
Fare una sostituzione non piace a nessuno, nè al cliente nè al rivenditore/produttore, ma non è nulla di insuperabile. Per la tua richiesta circa le spese di spedizione ci sono diverse casistiche: nel caso del pezzo sbagliato il ritiro è a carico del venditore ed è qualcosa che emerge subito dopo la consegna; nel caso del pezzo difettoso entro i tempi di garanzia la rispedizione è a carico del cliente, ma in termini organizzativi ed anche di contenimento dei costi la procedura è abbastanza semplice perchè è comunque il venditore ad organizzare il tutto e a garantire la convenienza di tariffe "da operatore".
3-
La comodità di acquistare online. Acquistare online è comodo per certi aspetti e scomodo per altri, quindi va bene per alcune persone e non per altre.
Facciamo un esempio simpatico
Franca ha 66 anni ed è in pensione, non ha mai comprato online ed anche se suo nipote gli ha detto come riconoscere un sito serio da uno poco affidabile lei non ha mica capito, non ha la carta di credito, sta tutto sommato bene fisicamente ma purtroppo vive da sola perchè è vedova.
Ha bisogno di un forno nuovo, va da un mobiliere dove un ragazzo simpatico le mostra un po' di forni, il prezzo le sembra altino e lo stesso nipote di prima le ha detto di comprare online che si risparmia, però decide di prenderlo dal mobiliere che le fa l'ordine in contanti, glielo portano in casa, tirano fuori quello vecchio, incassano quello nuovo, portano via l'imballo e lei è tutta contenta.
Paolo e Giulia hanno 33 e 30 anni, lavorano come dei dannati dal lunedì al sabato e non sanno mai quando andare a fare acquisti. Di tanto in tanto acquistano online per questo motivo, a volte con bonifico, altre in contrassegno, altre con carta di credito...hanno anche venduto le loro "cose vecchie" su ebay. Stanno bene, ma quel mutuo è veramente una noia, e tutto sommato vogliono mantenere uno stile di vita "attivo" e togliersi la soddisfazione di andare alla Spa o fuori a cena.
Hanno bisogno di un forno nuovo, cercano un po' su internet, leggono sui forum, sui siti dei produttori, individuano il modello discutendo le caratteristiche e il budget. Trovano un sito che gli piace, affidabile, con i giusti prezzi e si accorgono proprio che loro cugino ha ragione quando dice che online si risparmia.
Carta di credito, ordine. Li chiama il corriere e si mettono d'accordo per sapere quando si può consegnare. Il corriere porta il forno, loro firmano e poi insieme lo portano in casa a mano visto che non passa dalla porta dell'ascensore. Lo sballano, tirano fuori quello vecchio, si leggono le istruzioni prima ancora di incassarlo e via con il forno nuovo.
Va da sè che ci siamo anche un attimo divertiti a scrivere questo siparietto...ma era solo un modo simpatico per dire che
è giusto che Franca compri il suo forno a 530
dal mobiliere con tutta una serie di servizi e comodità
ed è giusto che Paolo e Giulia lo comprino online alle dieci di sera prima di uscire con gli amici e spendano 350+20 di spedizione.
diotti.com si rivolge appunto a Paolo e Giulia. Magari col tempo anche Franca vorrà comprare online, sicuramente cambierà la mentalità della popolazione (anche Paolo e Giulia "cresceranno" e manterranno la loro idea di shopping) e magari nuovi servizi permetteranno a Franca o agli invecchiati Paolo e Giulia di evitare le operazioni meno comode dell'attuale acquisto online (trasporto al piano, montaggio,...).
Un nostro caro amico, ora affermato ingegnere elettronico, quando vide per la prima volta Windows disse "questa cosa non ha futuro", e disse una cosa simile quando vide per la prima volta internet "ma...niente di che, una lista di pagine": una persona di grande intelligenza, che scriveva in Dos prima di andare alle elementari eppure, di fronte a vere e proprie rivoluzioni che stavano per iniziare, non ne coglieva la portata.
Le cose cambiano!
Seriamente pensiamo che tutti si siano abituati alle grosse realtà della distribuzione online, per l'elettronica, per l'abbigliamento, per i libri...basta abituarsi all'idea anche per l'arredamento.
Luca Santambrogio
Direttore Responsabile