myriam76 ha scritto:lui è partito dal presupposto che se ti entrano in casa, cercan di andare in camera, in soggiorno.. e quindi bene o male degli spostamenti devono farli.
predilige mettere i sensori sulel vie di colegamento tra una stanza e l'altra.
Questo è un criterio valido solo se abbinato ad una buona protezione perimetrale, cioè sensori su porte, finestre e/o tapparelle.
L'idea base della protezione infatti è di scoraggiare l'intruso prima possibile, quindi se si riesce a scoraggiarlo
prima che entri in casa (protezione perimetrale) magari non entra neanche
Se poi è bravo e riesce ad eludere (cioè disattivare) le protezioni perimetrali, allora entrano in ballo quelle volumetriche, dunque ben vengano il monitoraggio di corridoi e passaggi obbligati. Se però si riesce ad identificare uno o due punti di ingresso preferenziali (normalmente la porta d'ingresso), conviene raddoppiare la protezione di queste zone con un volumetrico in aggiunta al perimetrale.
Se poi l'intruso è un professionista ... beh, allora non c'è antifurto che tenga, su questo occorre mettersi l'animo in pace