Ho trovato questo sul laminato: si parla di carta pure qui, fogli sovrapposti come la melammina. Poi certo, io non sono falegname e ho sempre chiesto i pareri di chi lo fa di mestiere.Mi pare che pure i laminati siano fatti di sovrapposizioni anche di carte o sbaglio?
Esperto Desiner, potresti dunque dirci cosa si intende per laminato e sfatare le mie "certezze"? sarebbe più utile e più gentile...
Questo è ciò che ho trovato io:
LAMINATO
Sul mercato esistono oggi diversi tipi di laminato: si va dalla semplice nobilitazione di diversi supporti con carte finish al laminato continuo a bassa pressione CPL (laminatino). Quest’ultimo ha lo stesso tipo di composizione del laminato ad alta pressione ma viene prodotto mediante calandratura: le carte decorative passano cioè attraverso due cilindri che esercitano una certa pressione (ovviamente minore che se venisse pressato) permettendo l’unione dei fogli decorativi. Il laminato a bassa pressione è avvolto in bobine in tutta altezza e utilizzato su grandi superfici, ma la bobina può anche essere sezionata e utilizzata per bordare pannelli e comici (non viene utilizzato da noi, ma da aziende che fanno semilavorati, anche perché ha una resistenza superficiale minore). Altra cosa è il laminato ad alta pressione internazionalmente noto con la sigla HPL si distingue per le sue eccezionali caratteristiche di durezza, resistenza al graffio, all’usura, all’urto, agli agenti chimici, aI fuoco, nonché per la lavorabilità e la qualità della superficie (La nuova normativa europea concede la conformità HPL solo a quei laminati che abbiano raggiunto l'eccellenza negli standards definiti. Vate a dire tutti i prodotti Print utilizzati dalla nostra azienda che, oltre a ciò non contengono amianto, piombo od altri metalli pesanti e sono decorati esclusivamente con carte e pigmenti puliti). Il laminato HPL è costituito da carta kraft (volgarmente carta da pacchi) impregnata di resina fenolica:è avvolta in rotoli, viene fatta passare attraverso una serie di rulli posti a diverse altezze che ne permettono l’immersione in 3 vasche differenti contenenti la resina: la carta si immerge nella prima vasca, poi esce e si asciuga, viene immersa nuovamente nella seconda vasca e quindi riasciugata. Il procedimento viene ripetuto per altre 1 o 2 volte finché la carta viene riavvolta su una bobina. La bobina viene poi sezionata per ricavare i pannelli di altezza e lunghezza desiderata. Da questo procedimento si ottiene la carta grezza che serve da supporto per tutti i tipi di laminato. Parallelamente si svolge un altro procedimento analogo che permette di ottenere la carta decorativa: essa è trattata con lo stesso sistema ma la resina utilizzata è quella melanimica. Alla fine si ottiene quindi un pacco di carta grezza ed un pacco di carta colorata. A questo punto viene costruito il piatto pressa mediante una operazione manuale: si preleva una certa quantità di carta grezza in funzione dello spessore del laminato da produrre, sopra si posiziona la carta decorativa e poi un foglio overlay cioè un foglio termofusibile o termofondente (un foglio di carta velina semitrasparente). Sopra il piatto pressa si posiziona una lamiera la cui faccia a contatto con il laminato pressata una supeficie differente a seconda delle finiture da realizzare. I fogli sono poi sottoposti all’azione combinata di pressione di 90 kg per cm2 e al calore di 150° nelle apposite presse dove avviene la policondensazione delle resine che dà origine ad un materiale inscindibile. La carta termofusibile fonde e si adegua alla finitura della lamiera stampo ottenendo le finiture desiderate. L’ultima operazione consiste nella squadratura del pannello al fine di eliminare le cimose e per renderlo perfettamente squadrato; la parte sottostante viene carteggiata cioè resa ruvida per permettere un migliore incollaggio.Sebbene il laminato sia un prodotto a bassa propagazione di fiamma, in alcuni casi (ad esempio se viene usato nelle cucine) è necessario che il prodotto sia autoestinguente: per questo sono aggiunti degli additivi che evitano la propagazione della fiamma rendendo il materiale ignifugo di classe 1 (secondo le norme CEE). Le caratteristiche tecniche del laminato hpl print (high pressure laminates) sono garantite a livello europeo; si tratta di un materiale di qualità superiore che affianca eccezionali doti di durezza e resistenza (al graffio, all’usura, all’urto, agli agenti chimici e al fuoco) ad una straordinaria lavorabilità delle superfici. E’ un prodotto resistente all’abrasione (si provi ad incidere un campione di laminato con la punta di una chiave metallica), all’acqua bollente, alle macchie (può essere pulito senza inconvenienti anche dopo 24 ore), e la caduta accidentale di una sigaretta non comporta alcuna alterazione. Infine è un materiale impermeabile che resiste ad agenti chimico-fisici.
FINITURE: la sei o cera è la finitura cosiddetta liscia: fanno parte tutti i laminati della categoria A.La finitura soft è simile alla manopesca, cioè più morbida, non è indicata per i piani d’appoggio, perché è più indicata la mandarin o la sei. La soft è inserita nella cat. B: 1102, 1104-1106, 1122. 1124-1126. Gli altri laminati sono di finitura sei, tranne il 1026 che ha finitura mandarin la cui superficie dà un effetto al tatto che è lo stesso di una buccia di mandarino.
SERIGRAFIA: si tratta di un procedimento mediante il quale la carta decorativa viene precedentemente decorata con un disegno fatto manualmente, viene disposta su telai e decorata, il costo ovviamente dipende dai passaggi sui telai Per una serigrafia con un singolo disegno e di un solo colore il costo sarà il minimo, invece tre disegni con tre colori diversi avranno un superiore.
DIAFOS: è un prodotto brevettato, più elastico però più fragile. E’ composto tutto da carta overlay: carta termofusibile e su ogni foglio viene fatto un passaggio serigrafico. Tale serigrafia viene fatta su carte trasparenti che una volte sovrapposte non si nascondono l’un l’altra, ma anzi si mescolano creando un particolare effetto profondità che esiste poi realmente perché i singoli colori sono disposti su fogli diversi anche se posti a distanze di micron. Ci sono due versioni di diafos: una versione traslucida che si usa al posto del vetro e una versione da incollare di spessore 1,6 mm. Tutti i laminati della cat.C sono diafos, a parte gli ultimi 4 che invece hanno la finitura magma con un particolare effetto roccia.
C’è poi un’altra categoria di laminati che viene solitamente impiegata negli armadi: lo stratificato. Si tratta di un materiale a forte spessore con ambedue le superfici rivestite da fogli decorativi. Il suo utilizzo è particolarmente indicato negli armadi con telaio in alluminio in quanto si tratta di un materiale autoportante che può essere trattato con tutti gli interventi propri della lavorazione meccanica. La finitura scelta è la millerighe e i colori disponibili 14. Lo stratificato si può usare come supporto perché è autoportante: c’è un’anima al centro per evitare l'imbarcamento. I fogli di lavorazione del laminato hanno la dimensione di 305 x 130 cm. I l piano del pantografo ha una superficie superiore al foglio di laminato: misura infatti 450 x 200 can questo permette di ottenere un pannello di laminato di queste dimensioni maggiori (al massimo quella del piano della pressa: 420 x 200 cm) poiché sarà sufficiente fare una giunzione sul laminato. I l laminato viene usato nel programma “shapes” vale a dire per personalizzare le realizzazioni con le forme volute. Ci sono comunque dei vincoli definiti dal raggio di curvatura: >10 cm per i laminati di 9/10 di spessore, >15 cm per i laminati di spessore 12/10 (i diafos). Il pannello viene prima bordato, poi si effettua la calibratura facendo passare il piano attraverso due rulli di carta vetrata; in questo modo si ottiene una superficie uniforme, cioè si porta il piano tutto allo stesso spessore e per togliere le impurità. L’operazione avviene in questa sequenza: si borda il piano, si calibra e si porta tutto a spessore (sia il bordo che il truciolare), con la carta abrasiva si tolgono le impurità al fine di ottenere un incollaggio migliore. Poi si incolla il laminato sul piano, quest’ordine fa sì che non penetri acqua e quindi non si scolli e che la rifinitura sul bordo sia migliore perché si vede meno il filetto nero derivante dall'incollaggio dei duepezzi di laminato Per l’incollaggio deI laminato si usa un collante vinilico (consigliato per incollare caratterizzati da elevate resistenze all’acqua). Il tempo di apertura del collante è di 8/10 minuti: vale a dire che occorre lasciare passare questo tempo dalla stesura della colla prima che agisca; tale tempo si riduce se il pannello viene riscaldato. Infatti una volta incollato il laminato sul truciolare, la “forma” viene introdotta su una pressa riscaldata alla temperatura di 60° C. Vi rimane per 25-30 min. sottoposta alla pressione di 35-40 atmosfere, la pressione garantisce l’intimo contatto tra le parti durante il tempo di presa iniziale. Dopo questo trattamento il pezzo può essere rifinito, pulito e imballato.