azzero ha scritto:perriand ha scritto:
le fibre di amianto sono millimetriche
Se veramente fossero così grosse il problema non esisterebbe
perriand ha scritto:una singola fibra di amianto a distanza di 20 anni dall'inalazione può ucciderti lentamente e male.
E al contempo 100 fibre possono restare nel tuoi polmoni e non farti assolutamente nulla.
perriand ha scritto:ci sono casalinghe che vivevano a chilometri dagli stabilimenti di produzione che sono state colpite dal mesotelioma solo per aver lavato le tute da lavoro dei mariti, o adulti che ne sono affetti per aver giocato a pallone da bambini nei terreni in cui venivano stoccate le giacenze.
Forse non ti rendi conto che questo significa aver respirato diversi etti se non chili di polvere di amianto, lo vuoi paragonare ad una canna fumaria in buono stato di conservazione in quanto non esposta agli agenti atmosferici e confinata dentro ad un muro?
perriand ha scritto:ovviamente, tutti noi veniamo o siamo venuti in contatto negli anni con grandi quantità di amianto, basta aver viaggiato su un treno fs di 30 anni fa
Evidentemente non sei ben informato, è molto peggio di quanto pensi
http://vetrina.ilsole24ore.com/Consulen ... ilizia.htm
perriand ha scritto:non toglie che l'eliminazione dell'eternit vetusto, ed invecchia molto + rapidamente che in 100 anni, sia fondamentale.
Che sia necessaria la bonifica in caso di reale pericolo non lo mette in discussione nessuno, ma non è il caso di inutili allarmismi,affidarsi a persone competenti ,che dopo una valutazione oggettiva,possono consigliare gli interventi più opportuni,se necessari ,è la cosa che ho consigliato,ed è l'unica cosa sensata da fare.
qualcosina la so e molti mesoteliomi ho potuto, purtroppo, valutare direttamente.
per poche altre malattie il rapporto tra agente e conseguenze è altrettanto inequivocabile.
sono le singole minuscole fibre a causare la reazione che poi innesca il meccanismo che porta al mesotelioma.
ogni anno in italia si possono contare circa 1000 morti accertati da mesotelioma (come rilevano tassi e marchetti nel 2008), e non ci sono + 1000 lavoratori di amianto nella nazione, giacchè esso è ormai fuorilegge, malgrado questo i casi aumentano ogni anno. quindi l'ipotesi di una estesa e sottovalutata contaminazione "semplicemente" ambientale ha acquisito negli anni un crescente spessore. se hai voglia di dare un'occhiata, trovo che anche il lavoro dell'ispesl a riguardo sia molto interessante, soprattutto nelle conclusioni e per il rilievo che dà alla contaminazione di "laici".
in sintesi, il problema del dimensionamento dell'epidemiologia delle patologie legate all'esposizione all'amianto è la mancata diagnosi.
per quello che mi hanno insegnato, ostracizzare l'uso dell'amianto in tutte le sue lavorazioni non è un atteggiamento isterico o allarmistico, ma responsabile.
personalmente, possedere una cannafumaria in eternit sottoposta per sua stessa natura a continue variazioni termiche e quindi ad uno stress del materiale molto + intenso di quanto ad esempio accade per i vecchi isolanti delle vetture ferroviarie, sigillati comunque in sandwich di plastiche, mi spingerebbe a prendere provvedimenti immediati e, come ho detto sin dall'inizio, razionali, qualificati e accreditati.
http://www.ispesl.it/renam/download/RenamIta.pdf