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E' un periodo che sono in crisi (che novità) per il mio lavoro. Non mi vergogno a dirlo, ma mi sento proprio frustrata. Questo disagio non mi fa che desiderare l'abbandono del mondo del lavoro. Ma poi penso che mi basta stare a casa mezza giornata da sola e mi sento soffocare all'idea di svegliarmi la mattina e non avere un obbiettivo concreto da raggiungere
Come posso fare per capire cosa voglio davvero?
La soluzione potrebbe essere quello di cercare un altro lavoro, ma sono poco qualificata e rischierei di cadere dalla padella alla brace...

purtoppo siamo tutti in questa condizione, secondo me... il lavoro, che dovrebbe nobilitarci, ci deprime, ma senza stiamo peggio...è un circolo vizioso purtroppo cambiare non è facile xchè è più probabile peggiorare che migliorare!!! hai ragione...bisogna cogliere solo i pochi lati positivi...

bubu ha scritto:E' un periodo che sono in crisi (che novità) per il mio lavoro. Non mi vergogno a dirlo, ma mi sento proprio frustrata. Questo disagio non mi fa che desiderare l'abbandono del mondo del lavoro. Ma poi penso che mi basta stare a casa mezza giornata da sola e mi sento soffocare all'idea di svegliarmi la mattina e non avere un obbiettivo concreto da raggiungere
Come posso fare per capire cosa voglio davvero?
La soluzione potrebbe essere quello di cercare un altro lavoro, ma sono poco qualificata e rischierei di cadere dalla padella alla brace...

oppure di fare un figlio

Ho cercato di coglierne i lati positivi fino ad ora, ma spesso e volentieri emerge questa sensazione di disagio....
LATI POSITIVI:
stipendio dignitoso
orari flessibili
lavoro più o meno svolto in autonomia
LATI NEGATIVI:
mansioni non ben delineate (ed alcune detestabili)
realtà lavorativa piccola, ma rapporti umani inessistenti
possibilità di crescita quasi inesistente

al mio primo lavoro ero come te...ambiente lavorativo pessimo
ho tenuto duro perchè non potevo permettermi di non avere uno stipendio e pensando che probabilmente cambiando sarei stata forse peggio...

poi quando ho avuto il secondo figlio, vista l'impossibilità di prendere l'aspettativa ho deciso di licenziarmi...sono stata a casa circa un anno e 1/2 e poi ho ritrovato il lavoro attuale...

certo ho un semplice lavoro da impiegata (io in effetti non sono laureata) però riesco a lavorare abbastanza serenamente e questa per me è la cosa fondamentale

bubu ha scritto:E' un periodo che sono in crisi (che novità) per il mio lavoro. Non mi vergogno a dirlo, ma mi sento proprio frustrata. Questo disagio non mi fa che desiderare l'abbandono del mondo del lavoro. Ma poi penso che mi basta stare a casa mezza giornata da sola e mi sento soffocare all'idea di svegliarmi la mattina e non avere un obbiettivo concreto da raggiungere
Come posso fare per capire cosa voglio davvero?
La soluzione potrebbe essere quello di cercare un altro lavoro, ma sono poco qualificata e rischierei di cadere dalla padella alla brace...

bubu, io sono nella tua stessa identica situazione...per quello che mi riguarda, oltre ad angosciarmi la sola idea di svegliarmi la mattina senza avere un impegno concreto, io ho assolutamente bisogno del mio stipendio...un'idea è quella di mettermi part-time una volta finito il mutuo, così sono impegnata, ma ho anche un po' più tempo per me...devo però aspettare altri 6 anni e mezzo

Bubu, come già ti hanno detto è un periodaccio per tutti, io passo il mio tempo a rincorre clienti che non pagano e a litigare con le banche, e a incastrare le entrate con le uscite. Insomma non è il massimo, poi ci sono giornate totalmente vuote in cui ti chiedi che cavolo ci fai in ufficio quando a casa avrei una marea di cose da fare.
Ma sono anche fortunata ad avercelo ancora un lavoro...

Per cambiare in questo momento tira una brutta aria, guardarsi intorno comunque male non fa almeno ti rendi conto di cosa offre il mercato in questo momento

bubu ha scritto: La soluzione potrebbe essere quello di cercare un altro lavoro, ma sono poco qualificata e rischierei di cadere dalla padella alla brace...

Poiche' sei scocciata ma non proprio con l'acqua alla gola, hai tempo per cercare di cambiare rivendendoti bene. A me pare l'unica via d'uscita.
Sarai anche poco qualificata come dici tu, ma puoi cercare di rivendere bene la tua esperienza.

Io so fare un po' di tutto, ma niente bene. Essendo una realtà piccola, come dicevo, oltre a fare da centralinista e segretaria ad uno dei miei capi (più per le sue cose personali che per cose concrete), faccio anche un po' di contabilità e amministrazione in generale (banche, fornitori e quant'altro) che sono le cose che mi piace fare. Considerando anche che non conosco bene una lingua straniera, il massimo che potrei trovare sarebbe un triste posticino da centralinista nell'ennesimo studio professionale dove ti stanno col fiato sul collo e contano le volte che vai al cesso....

E cambiare radicalmente? Tipo, che so, aprire un negozio?

Bubu, ma anzichè pensare ad un semplice "scambio" ti piacerebbe prendere in considerazione di dare una rinfrescata alla tua formazione?
Un corso di inglese per migliorare la lingua, o qualche altro corso serale professionalizzante?
C'è qualche settore che ti ispira?

Prima di mollare tutto, vale sempre la pena combattere un po'... In bocca al lupo!

bubu ha scritto:Io so fare un po' di tutto, ma niente bene. Essendo una realtà piccola, come dicevo, oltre a fare da centralinista e segretaria ad uno dei miei capi (più per le sue cose personali che per cose concrete), faccio anche un po' di contabilità e amministrazione in generale (banche, fornitori e quant'altro) che sono le cose che mi piace fare. Considerando anche che non conosco bene una lingua straniera, il massimo che potrei trovare sarebbe un triste posticino da centralinista nell'ennesimo studio professionale dove ti stanno col fiato sul collo e contano le volte che vai al cesso....

Beh il consiglio che ti darei e di cominciare a studiare una lingua,
se non hai un orario impossibile, tra l'altro avresti un obiettivo in cui
impegnarti e vedresti pure qualche faccia nuova
poi potrebbe essere divertente (vedere film o leggere film in originale..magari qualche viaggio mirato...)
In generale nella situazioni economica e occupazionale di adesso
e' meglio riqualificarsi professionalmente appena si ha l'occasione,
non ho l'impressione che determinate mansioni abbiano futuri retributivi cosi' rosei

Secondo me non si possono fare scelte "assolutanmente giuste" o "assollutamente sbagliate".... ciascuna cosa è giusta nel momento in cui la scegli, salvo poi potenzialmente rivelarsi sbagliata in seguito...

La vita è un costante cambiamento e non bisogna avere timore a cambiare con lei.

Sulla questione lingua avete ragionissima! Ho sempre rimandato di anno in anno e adesso alla soglia dei 38 anni un corso in una buona scuola di lingua difficilmente potrebbe darmi una preparazione a 360°. Si sa, per conoscere molto bene una lingua straniera è necessario un periodo all'estero, ma in pratica è difficile se non hai 20 anni....
Comunque l'idea del corso di inglese lo prenderò in considerazione...

Fede, prima di trasferirmi a Milano avevo una piccola agenzia di servizi, un'esperienza sufficiente a farmi capire che non farò mai più un lavoro in proprio

PS dimenticavo di aggiungere che qui stanno sviluppando un nuovo progetto e quindi farò delle cose nuove. Ne sono molto contenta, forse ci sarà anche un incremento dello stipendio.....
il grosso neo è che non assumeranno mai una persona che faccia centralino al posto mio e che si occupi di tutte le minchi@tine, quindi resterò vita natural durante in questo ingressino di meddda, piccolo e senza finestre...mi sento un'uscere.... non la reggo sta cosa!!