perdonatemi la franchezza ma voglio dire quello che penso di quest'altra moda... io trovo che siano una cosa di un'ipocrisia, peraltro assurda a punto tale che chi pensa di fare queste benedette bomboniere e/s è veramente convinto di fare un gesto bello e generoso. sia chiaro, io non discuto la scelta della beneficenza ma per me bisognerebbe farla solo se sentita. per dire, la bomboniera come oggetto è destinata all'invitato, ok? nasce come un ricordo legato alla persona.
la scelta di devolvere a chicchessia una cifra X (altrimenti spesa per una cosa che quasi sempre diventa solo ricettacolo di polvere), la deve fare lui, l'invitato. mentre, tu che festeggi, intanto non ti privi personalmente di nulla e il regalo te lo prendi... piuttosto, IMHO, c'è molta più coerenza e buongusto nella decisione di rinunciare al NOSTRO regalo e chiedere agli invitati di finanziare per esempio il progetto taldeitali, l'associazione pincopallino, l'onlus vattelapesca. oppure, visto che per tradizione anche il regalo ricevuto è un ricordo da conservare (per inciso, qualsiasi regalo è da intendersi o così o come omaggio di ringraziamento), si pensa di fare una lista presso una ditta che coopera con enti benefici.
non so voi, ma se io ho a cuore di aiutare un'iniziativa benefica di certo non vado dal mio vicino e gli sfilo 30 euro dal portafogli. sarà libero di scegliere da sè se fare o meno un'azione buona?
scusate se polemizzo, ma io la penso così.
in generale, poi, preferisco il volontariato alla beneficenza. e la beneficenza operata con discrezione e nel chiuso della propria coscienza a quella partecipata o, peggio, esibita. mi sembra meno genuina nell'intenzione e anche a voler essere pratici, pure l'intenzione è importante...