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riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 19/09/10 16:25
da eleninar
Buongiorno a tutti.
Secondo voi nel caso di riscaldamento a pavimento posso mettere indifferentemente il parquet a 2 o 3 strati?
Considerate che ho lasciato dal massetto uno spessore di 15 mm.
grazie

Inviato: 20/09/10 7:48
da naturalparquet
Non ci sono particolari controindicazioni. Alza la qualità e scegli la specie legnosa più adatta.
Enrico.

Inviato: 20/09/10 8:17
da Zawa
a me qualcuno ha detto che il 3 strati è meglio....ma non avendo il riscaldamento a pavimento non ho approfondito.

...mi pare di ricordare fosse per una questione di dilatazione termica.....+ strati ci sono e meno arriva in superficie...

ma non ho la certezza che sia vera questa affermazione....ripeto, era una cosa che mi hanno detto in mezzo a tante altre chiacchiere..non ho approfondito

Inviato: 20/09/10 8:43
da Vale87
il venditore ci ha detto che è sufficiente il due strati perchè la parte sotto a quella nobile è già sufficiente a frenare i movimenti del legno (che cmq ci sono sempre) ma riesce a far passare abbastanza calore. Il tre strati però consente di avere tavole molto piu grandi.

Inviato: 20/09/10 9:52
da eleninar
Grazie mille! In questo forum siete sempre gentilissimi e risolvete sempre il mio milione di dubbi sulla casa...grazie!!

Inviato: 21/09/10 8:17
da naturalparquet
Il terzo strato è lo strato di bilanciamento, addirittura la teoria vuole che sia fatto con lo stesso legno di quello superficiale. Secondo la mia esperienza una plancia prefinita di rovere ad esempio deve avere almeno 4mm di rovere, multistrato di betulla al centro e 4mm di rovere come controbilanciatura. Il tre strati è più che mai stabile e nasce per la posa flottante.
In alternativa il due strati nasce per l'incollaggio, e sotto la parte nobile deve esserci uno stabilizzante che può essere l'abete, ma sicuramente meglio i multistrati di pino americano o il multistrato di betulla. In questo caso solo alcune plance si possono posare in modo flottante.
Dato che il 3 strati è più stabile si riescono a produrre tavole più grandi, ma alcune ottime aziende producono comunque grandi formati a 2 strati di elevata qualità.
Saluti.
Enrico.

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 21/09/10 16:58
da parquet pro
eleninar ha scritto:Buongiorno a tutti.
Secondo voi nel caso di riscaldamento a pavimento posso mettere indifferentemente il parquet a 2 o 3 strati?
Considerate che ho lasciato dal massetto uno spessore di 15 mm.
grazie
aggiungo anche che la scelta 2/3 strati è più che altro legata alle dimensioni, il formato tavola è sempre a 3 strati proprio per la stabilità. Se stai quindi pensato a un formato fino a 1 metro di lunghezza puoi tranquillamente scegliere un 2 strati.

Inviato: 23/09/10 22:37
da Legno-Vernici
Cercati i produttori che ti forniscono la certificazione per la posa con riscaldamento e stai tranquilla!

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 20/02/17 12:01
da maary
quali sono le dimensioni ottimali per un due strati avendo un riscaldamento a pavimento?

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 20/02/17 18:05
da Parquet
maary ha scritto:quali sono le dimensioni ottimali per un due strati avendo un riscaldamento a pavimento?
buongiorno,
le variabili che entrano in gioco sono diverse.
Quando si ha il riscaldamento a pavimento l'ambiente tende a presentarsi come secco a causa della ridotta umidità relativa dell'aria. Al di sotto del 45% dell u.r. il legno tenderà a cedere la sua acqua all'ambiente, andando in ritiro sul lato corto delle assi.
Il principio è che più le doghe sono larghe e più alto è il ritiro (il legno ha più forza per "lavorare"); inoltre vi sono specie legnose che hanno un alto coefficiente di ritiro ed altre più stabili.
In via generale direi che per larghezze fino a 15 cm. si può lavorare sullo spessore totale 10 mm. (tenendo però uno spessore di legno nobile ridotto, direi non oltre i 3,2 mm.); oltre i 15 cm. di larghezza le assi vanno lavorate con spessore maggiore (sta bene il 14 mm. di spessore con 4,0 mm. di nobile fino a una larghezza di 19 cm.; oltre i 19 cm. di larghezza lavorerei sul 16 mm. di spessore totale).
Saluti.

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 21/02/17 9:08
da maary
Ed in lunghezza? Abbiamo visto un due strati spinelli rovere come nobile e betulla come supporto, le dimensioni sono 15*20/25*2200, finitura verniciato UV, che dici? con un riscaldamento a pavimento è troppo?

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 21/02/17 10:04
da Parquet
maary ha scritto:Ed in lunghezza? Abbiamo visto un due strati spinelli rovere come nobile e betulla come supporto, le dimensioni sono 15*20/25*2200, finitura verniciato UV, che dici? con un riscaldamento a pavimento è troppo?
La lunghezza è proporzionata alla larghezza e in ogni caso il movimento del legno nel senso della lunghezza è trascurabile rispetto a quello tangenziale alla larghezza dell'elemento. Se le doghe sono da 20 cm. di larghezza direi che il 15 mm. di spessore può andar bene, con il 25 pero' mi sentirei più sicuro sul 16/17 mm. di spessore totale....cosa che non sarebbe il massimo non per la bilanciatura della doga (che non avrebbe problemi), bensì per la trasmittanza termica del riscaldamento a pavimento.
Buona giornata

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 23/02/17 10:20
da maary
Avrei bisogno di un ulteriore parere.

Stiamo valutando (oltre al prefinito Spinelli), un parquet della Berti Essential 10mm di spessore (4mm di nobile) x 14cm di larghezza x 1000-1600cm di lunghezza.

Secondo voi, come dimensioni, è abbastanza proporzionato? Per un pavimento con riscaldamento radiale, da un punto di vista della resistenza alle sollecitazioni termiche/meccaniche del riscaldamento radiale, consigliereste questo (con uno spessore inferiore e quindi capace di far "passare meglio il calore", ma con un rapporto nobile/betulla di circa 1:1) o lo spinelli da 15mm di spessore (4,5mm di nobile) x 15cm di larghezza x 1500-2200cm di lunghezza (magari più spesso e quindi capace di far "passare di meno il calore", ma che infonde un maggior "senso di robustezza" perché con un rapporto nobile/betulla di circa 1:2)? :?: :?:

Re: riscaldamento a pavimento:parquet a 2 o 3 strati?

Inviato: 23/02/17 11:02
da Parquet
maary ha scritto:Avrei bisogno di un ulteriore parere.

Stiamo valutando (oltre al prefinito Spinelli), un parquet della Berti Essential 10mm di spessore (4mm di nobile) x 14cm di larghezza x 1000-1600cm di lunghezza.

Secondo voi, come dimensioni, è abbastanza proporzionato? Per un pavimento con riscaldamento radiale, da un punto di vista della resistenza alle sollecitazioni termiche/meccaniche del riscaldamento radiale, consigliereste questo (con uno spessore inferiore e quindi capace di far "passare meglio il calore", ma con un rapporto nobile/betulla di circa 1:1) o lo spinelli da 15mm di spessore (4,5mm di nobile) x 15cm di larghezza x 1500-2200cm di lunghezza (magari più spesso e quindi capace di far "passare di meno il calore", ma che infonde un maggior "senso di robustezza" perché con un rapporto nobile/betulla di circa 1:2)? :?: :?:
La larghezza 140 mm. si può tranquillamente lavorare su spessore 10 mm. senza avere alcun problema di proporzionalità della stabilità. La differenza per quanto riguarda la trasmissione del calore non è data dallo strato di legno nobile (la lamella è massiccia e quindi l'induzione termica è completa), bensì la discriminante è lo spessore del multistrato. Infatti tra i vari strati di multi-strato vi sono degli strati ancor più piccoli di colla che tengono in corpo unico le lamelle di Betulla. Questa colla è quella che effettivamente dà lo sbarramento termico alla totalità del materiale. Pertanto un maggiore spessore di multistrato significa una minor trasmittanza termica in quanto vi sono più lamelle e dunque più strati di colla per assemblarle. Certo, bisogna fare i conti con la larghezza dell'elemento, ma nello specifico un largo 140 mm. è serenamente bilanciato con 5,5/6 mm. di multistrato di Betulla.
Il rapporto nobile/betulla che lei descrive non è quello da valutare in prima battuta, bensì solo dopo aver accuratamente considerato il rapporto larghezza dell'elemento/spessore supporto.
Per quanto concerne il "senso di robustezza" non vi è alcuna correlazione tecnica tra quello che un pavimento in legno può apparire sulla carta e come si comporterà nel tempo. Il comportamento del legno nel tempo, nel caso di riscaldamento a pannelli radianti, sarà una tendenza di ritiro lungo l'asse tangenziale alla larghezza dell'elemento. Ecco perchè l'utilizzatore finale dovrà il più possibile idratare gli ambienti d'inverno di modo da mantenere l'umidità relativa dell'aria nel range ideale tra il 45% e il 65%. All'interno di questo range il legno è in equilibrio con l'ambiente in cui si trova e non è soggetto nè a rigonfiamenti nè a fessurazioni.
Buona giornata.