desideria ha scritto:
cyberjack ha scritto:sono cambiati gli occhi con cui le guardi... semplicemente cerca di capire cosa è cambiato in te per farti "scattare la molla" che ti ha portato a questa insoddisfazione e cerca di modificarlo.
NO, accetta il cambiamento, l'isoddisfazione è nell'opporti, nel volere (forse inconscio) che tutto sia come prrima, se sei cambiato ne hai avuto bisogno, rimodella la realtà su questo cambiamento
Mi sono espresso male, ma dopo 3 mesi che parlo solo inglese è effettivamente arduo!
Ciò che volevo dire è di cercare di cambiare gli aspetti della tua vita che non ti soddisfano più, ad esempio, se prima il lavoro che facevi ti dava soddisfazione ed ora non più, cerca di cambiarlo (il lavoro, non il fatto che non ti soddisfi più... )
Per Marla: io ho sentito fortissimo ciò di cui parli e non mi sono rassegnato a dover accettare di essere parte di un sistema che non condividevo

Il mutuo? Si vende la casa e non c'è più.
Il lavoro? Ci si licenzia e non c'è più!
La politica? Si va da un'altra parte e non c'è più.
è TREMENDAMENTE difficile, ma nessun sacrificio è, a mio avviso, troppo grande se il risultato è la propria calma interiore.
Viviamo immersi nella paura che se non si sta alle regole si perde tutto e non si sarà mai in grado di recuperarlo.... forse in pochi, però, si fermano a pensare "cosa" vale la pena di recuperare, "cosa" vale il rischio di perdere.... io mi sono reso conto che di fronte alla vita che facevo, erano pochissime le cose che DAVVERO dentro di me avevo il terrore di perdere... non erano gli abiti di moda, non era la moto, non erano i mobili nè la casa, non era la TV LCD a 52 pollici.... le cose che aveva davvero terore di perdere erano alcuni affetti, alcuni interessi, le mie passioni...
E mi sono fermato a pensare che era proprio lo stile di vita che stavo conducendo che mi portava a perderli, invece di tenermi legato a loro! Lo stress, la depressione, l'ansia di vivere una vita che non sentivo più mia, ma che sentivo di dover vivere per rimanere vicino alle mie passioni ed ai miei affetti, in realtà mi faceva essere scontroso, insoddisfatto e questo mi portava ad isolarmi, a non provare più il gusto che proovavo prima nel fare le cose, nello stare in compagnia....
Quando, finalmente, ho capito che la persona che ero non era la persona che avrei voluto essere, ho cambiato radicalmente la mia esistenza... e t assicuro che tutta quell'ansia, insoddisfazione, depressione, quella mancanza di gusto nel fare le cose, quella patina di grigio che ricopriva tutto è sparita in un secondo.
Certo, questo significa che non posso più accedere a TANTISSIME cose che facevo prima (semplicemente perchè qui non esistono...), ma aver tolto tutto il superfluo che mi offuscava la vista mi ha permesso di vedere in modo più chiaro.
Per questo dico che è inutile "andare avanti per inerzia", perchè le cose peggioreranno sempre... se sei insoddisfatto della persona che sei non potrai cambiare questa situazione comprando più cose o spendendo più soldi, o andando in vacanza in luogi esotici o vestandoti di prada dalla testa ai piedi, o facendoti un nuovo taglio di capelli... quelle sono tutte cose che ti possono (nella miglore delle ipotesi) dare un piccolo sollievo temporaneo...
se non accetti semplicemente il fatto che non sei chi vorresti essere e se non dai tutto te stesso per cambiare questo stato di cose, le cose da sole non cambieranno mai
