Se cucinare sulla pietra ollare sia più sano che utilizzare una piastra in ghisa non saprei dirlo.
Posso però portare la mia esperienza per il tipo di pietra con supporto che hai linkato.
La mia non é in ollare, ma in granito. Non é adatta per cucinare vere e proprie pietanze, ma serve come supporto di cottura da mettere in tavola. Tipo la fonduta.
Si utilizza di solito per piccoli pezzi di carne come filetto di manzo o petto di pollo; volendo anche verdure, ma queste ultime vogliono tempi di cottura più lunghi quindi risultano scomode durante le cene tra amici. Per motivi ovvi si tende a scartare le parti grasse perché produrrebbero fumo.
L'utilizzo é abbastanza semplice: si scalda la sola pietra in forno alla massima temperatura, poi la si porta in tavola dove viene mantenuta calda con degli appositi fornelletti a gel alcoolico.
La "vera" cottura con una piastra ollare spessa 5 cm (quelle da casa non ne ho mai viste alte più di 2 cm circa) l'ho sperimentata in un rifugio alpino. Lì si cuociono le stesse cose che faresti a casa, ma senza l'utilizzo dei fornelletti perché l'inerzia termica di una pietra così spessa arroventata consente tempi di cottura molto più lunghi.
Va anche detto che, a sentire il gestore del locale, le piastre vengono riscaldate in appositi forni, raggiungendo temperature che i normali elettrodomestici da cucina non possono avere (tagliando le gambe al progetto di mio padre che ne voleva subito acquistare un paio

).