La resina è cara, ma è coerente con il prezzo che ti hanno fatto. Salvo particolari problemi nella movimentazione dei calcinacci, invece, mi sembra un pelo sopra la media la demolizione e ricostruzione di 20mq di pareti, ma potresti anche starci. nel bagno immagino si parli del rifacimento completo degli impianti, oltre che del massetto di sottofondo, nel qual caso anche qui ci potresti stare, con tutto che non ti stanno regalando nulla. L'assistenza agli impianti è invece un buon prezzo, mentre sempre nella media sono l'imbiancatura (ma bisogna stabilire se per imbiancatura intendono una passata di pittura sopra la vecchia oppure un vero e proprio rifacimento delle tinteggiature, con rimozione delle preesistenti e nuove rasature: è una cosa diversa!). Nel rifacimento dell'impianto elettrico, il prezzo è buono se fosse compresa anche la fornitura e installaizone di un nuovo quadro elettrico (ma immagino di si). Sull'impianto di riscaldamento non ci sono abbastanza elementi per valutare: è compresa la fornitura della caldaia? e se si, sono comprese anche le pratiche per l'installazione nuovo impianto termico? o magari è una sostituzione di caldaia esistente? l'impianto va completamente rifatto? di che materiali? Calcola che la sola fornitura e posa in opera di caldaia può incidere per non meno di 1500 euro.
anche la voce sanitari e doccia è troppo vaga: se fosse veramente solo la fornitura di sanitari e rubinetterie sarebbe un furto, mentre invece se fossero compresi anche tutti gli accessori bagno, box doccia, mobili lavabo, e magari fossero contemplate rubinetterie "preziose" tipo Cristina o simile o ancora fossero stati scelti elementi particolari tipo soffioni doccia o altro allora potrebbe starci. In ogni caso per le forniture ti consiglio di non passare attraverso l'impresa ma di rivolgerti direttamente al fornitore.
Insomma diciamo che - chiarendo alcuni punti poco definiti - se nel complesso c'è un margine di trattabilità anche del 5% il prezzo potrebbe essere coerente. Alle stelle invece la richiesta del tecnico: se effettivamente questo ti fornisce servizi per le sole cose indicate (pratica edilizia - a proposito: la DIA non esiste più; nuovo accatastamento; "assistenza" detrazione 36%) ti sta chiedendo una parcella del 400% superiore alla media del mercato. Magari nel prezzo ci sono altre prestazioni professionali che non sono state riportate, come magari la progettazione delle opere e la direzione tecnica lavori, ma anche se ti facesse una vera "assistenza completa", su una base d'appalto di circa 25.000 euro chiedere più di 3.000 euro di parcella - in assenza di ulteriori fattori di valutazione - è fuori dal mondo. La parcella richiesta sarebbe coerente per la gestione di un cantiere di almeno 70.000 euro d'importo. In ogni caso, non vedo in cosa si possa tradurre l'"assistenza per recupero 36%" visto che di fatto si tratta banalmente di compilare a cura del contribuente (quindi tu) un moduletto di una pagina con pochi essenziali dati e spedirlo per raccomandata ad un ufficio specifico dell'agenzia delle entrate. Anzi, nell'ultimo decreto sviluppo quest'obbligo è stato anche tolto (anche se l'agenzia delle entrate ancora non si è pronunciata in proposito), quindi, ancora, non vedo in cosa debba consistere l'"assistenza". L'importo del tecnico deve essere ivato al 20% (purtroppo

).