Ogni tanto ci penso, in molti casi non mi sono pentita, tipo l'università: mollata al primo anno perchè mi sentivo troppo sotto pressione, nonostante i miei continuassero a ripetermi "vedrai quando andrai a lavorare, se non te ne pentirai"

. Invece questa scelta mi ha permesso di mettere subito da parte un po' di soldi, e soprattutto mi ha fatto scoprire quanto odiassi lo studio, a confronto lavorare mi è sempre sembrato uno scherzo, mai più avuto certe emicranie! E mi ha permesso di portarmi avanti con il mio progetto di vita, ovvero farmi una famiglia il prima possibile, molti miei coetanei che si son laureati con specialistica e tutto, ora sono ancora in quel giro, io invece sono contenta di aver comprato casa ed essermi già sposata.
L'altro grande bivio è stato il trasferimento, la scelta è ancora fresca ma finora non me ne pento, la distanza da mia madre ci voleva proprio, mio marito se avesse lasciato il lavoro non avrebbe trovato nulla di là, io di qua ho + possibilità.
Quando vado più indietro con i ricordi, la storia cambia, non mi è piaciuta la mia gestione delle cose nel periodo delle superiori, ero una perdente sfigata che soffriva per il giudizio altrui, ma in realtà se fossi stata più forte forse non avrei imparato a fare a meno degli altri e a stare da sola, che è una cosa che adesso mi viene molto comoda!
Mouse, se posso permettermi (se non vuoi non rispondere!), cosa intendi per "vita di prima"?
