Laureando ha scritto:
Mi sembra che Vi siate trovate quasi tutti d’accordo nel segnalare uno scarso, se non inesistente, controllo della aziende sui prezzi di vendita sia “in store” che on line: voi come ritenete un produttore potrebbe attuare una politica di controllo in questo senso?
Questo è vero, gran parte dei "marchi" hanno sempre grandi proclami ma poi non agiscono. Il controllo dei prezzi credo sia piuttosto semplice; si danno 2 anni di garanzia al cliente finale, estendibili a 5-8anni compilando un form su internet (o inviando per posta una versione cartacea) con l'obbligo di mettere la ricevuta fiscale/scontrino/fattura allegato cosi da verificare il prezzo di vendita. Logicamente in caso di trattative difficili (che però non devono essere la normalità) si lascia un po di margine previo accordo.
In altre discussioni ho notato una certa diffidenza sulla competenza della rete commerciale (agenti) o più precisamente mi è sembrato strano che non venissero mai chiamati in causa come attori importanti di un processo di vendita che in altri campi li vede protagonisti fondamentali. Mi piacerebbe anche in questo caso capire quale dovrebbe essere secondo Voi il ruolo dell’intermediario commerciale (agente/funzionario); in cosa pensiate potrebbe agevolarVi e quale potrebbe essere il suo apporto nel vostro lavoro quotidiano
Gli agenti, in particolare i plurimandatari del settore arredo, spesso sono molto poco preparati e come leva usano ancora metodi vecchi come sconti extra tanto per piazzare 2 materassi, conti vendita senza senso, e trattative da mercato delle vacche.
L'agente dovrebbe essere, IMHO, un prolungamento dell'azienda e per questo deve avere conoscenze tecniche, deve conoscere la concorrenza esistente e quella che sta nascendo, deve essere informato su nuovi materiali, e deve saper rispondere alle esigenze di ogni singolo negoziante in base alle esigenze dello stesso; questo vuol dire calibrare i prodotti esposti, eventualmente sostituirli se si vede che un determinato prodotto risulta insensato nell'esposizione.
Quello che vorrei riuscire a capire è quanto ritenete importante la rete commerciale e le politiche distributive dei produttori.
Quanto questo possa incidere nello scegliere di trattare una linea di prodotti piuttosto che la sua concorrente.
Quali possono essere i motivi di soddisfazione e d’insoddisfazione e soprattutto, se oggi foste voi il produttore, come impostereste la rete commerciale della vostra azienda, secondo quali criteri scegliereste il vostro cluster di clienti, ecc.ecc.
La rete commerciale è fondamentale. Cosa essenziale è la giusta distribuzione dei rivenditori, abbinata al controllo dei prezzi.Interazione rivenditore-azienda in modo da creare una collaborazione vera e propria.
Altra cosa che sarebbe fondamentale è l'appoggio pubblicitario; troppo spesso vedo aziende medio/piccole che si sforzano per far conoscere il loro marchio tramite pubblicità su pubblicazioni settimanali/mensili nazionali, spendendo secondo me un pozzo di soldi che però non avranno mai un ritorno se non nell'orgoglio dell'azienda stessa. Sarebbe molto piu sensato mettere a disposizione del rivenditore un budget (legato allo spazio espositivo e dal fatturato sviluppato) da usare in comunicazione locale del punto vendita in modo da colpire direttamente il possibile cliente, calibrando il messaggio in base alle peculiarità della singola zona.