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Buongiorno a tutti!
se ho ben capito il riscaldamento a pavimento deve stare acceso sempre alla stessa temperatura tutto il giorno, a differenza di quello tradizionale che solitamente viene impostato a seconda degli orari e delle zone della casa.
La mia futura casa, ora in costruzione, avrà il riscaldamento a pavimento... le mie perplessità da perfetta ignorante in materia sono le seguenti:
- La zona notte e la zona giorno devono viaggiare alla stessa temperatura?
- La temperatura deve sempre essere la stessa giorno e notte o si può diversificare?
- Se metto una stufa/camino a legna nella zona giorno (circa 45 mq) come devo comportarmi?
Grazie infinite a chi mi illuminerà!

Ciao Eugenia,
non è proprio esatto dire che il riscaldamento a pavimento deve assolutamente rimanere sempre acceso, si tratta però di cambiare le abitudini di riscaldamento.
L'impianto può essere spento e riacceso a piacere, si tratta gestire i tempi di reazione. Dall'accensione servirà del tempo per riscaldare il massetto, poi si inizierà a scaldare la casa. Viceversa, quando si spegne l'impianto, tutto il calore accumulato nel pavimento continuerà a scaldare gli ambienti.
Per cui rispondendo alle domande:
- Fra zona giorno e zona notte si possono differenziare le temperature utilizzando due termostati e due valvole di zona. Si possono persino regolare le temperature stanza per stanza mettendo un termostato in ognuna.

- E' obbligatorio che l'impianto sia dotato di cronotermostato che differenzia le temperature almeno fra giorno e notte.

- Con la stufa/camino si apre un mondo... La mia visione è che la stufa, grazie ad una potenza termica esagerata, nasconde i problemi delle case. Anche in una catapecchia che disperde calore a più non posso e con un impianto di riscaldamento disastroso, mettendo una stufa si trova benessere. Ecco, tu stai realizzando un edificio nuovo, che deve essere isolato, dotato di un impianto di riscaldamento efficace. La stufa non deve servirti.

LuckyLuki ha scritto: La stufa non deve servirti.

Grazie 1000 per la risposta esaustiva e chiara.
Per quanto riguarda la stufa/camino lo vogliamo mettere più che altro per motivi estetici e quindi, a questo punto, la domanda è: "Nella zona in cui metterò la stufa, posso regolare il riscaldamento a pavimento molto basso o addirittura spento senza rovinare qualcosa nell'impianto???"
Grazie ancora e scusa la mia totale ignoranza in materia

Io valuterei i nuovi pannelli ad irraggiamento per riscaldamento come l'ir595 o similari, tanto per capire di cosa si tratta, poi scegli ma la stufa non la prenderei mai e poi mai in considerazione per una miriade di svantaggi, anche se va di moda.

eugeniab ha scritto:Per quanto riguarda la stufa/camino lo vogliamo mettere più che altro per motivi estetici e quindi, a questo punto, la domanda è: "Nella zona in cui metterò la stufa, posso regolare il riscaldamento a pavimento molto basso o addirittura spento senza rovinare qualcosa nell'impianto???"

Che sia la stufa a creare un danno all'impianto è difficile, piuttosto va detto che le abitudini di chi usa la stufa non sono le più indicate per il benessere della casa. Scusa se "metto le mani avanti", magari dico cose che tu non farai.

La stufa ha bisogno di aria per mantenere la fiamma, i serramenti delle case vecchie garantivano abbondanti spifferi, oggi invece i serramenti sono a tenuta. Per cui: o scegli una stufa a camera stagna che con 2 tubi preleva aria e scarica i fumi all'esterno (come la caldaia), oppure fai un foro tipo quelli della cucina, o... lasci che da qualche parte sta aria entri senza chiedere permesso. Ora, non dico che ti fa dei danni, ma tira oggi e tira domani da qualche piccola crepa o fessura, alla fine ti rimane lo spiffero.

Altro inconveniente è la tentazione di spegnere tutto il riscaldamento, tanto nella zona giorno fa caldo e quando vado a letto preferisco il fresco. Da questo si passa (inevitabilmente) a ventilare poco le camere, perché fa già freddo che basta, da li nascono i problemi di umidità eccessiva, fino alla muffa...

Ribadisco che io ti sto dicendo le conseguenze delle cattive abitudini portate all'estremo, si può convivere con la stufa senza comportarsi male nei confronti della casa. Viceversa se passi da una casa vecchia ad una costruita con le regole di oggi, credimi che il comfort ed il microclima cambiano dal giorno alla notte.
La mia ragazza ha messo come condizione essenziale nella scelta della casa la possibilità di mettere la stufa, ora dopo solo un mese che viviamo dentro è già convinta che non sia necessaria.

LuckyLuki ha scritto:Che sia la stufa a creare un danno all'impianto è difficile, piuttosto va detto che le abitudini di chi usa la stufa non sono le più indicate per il benessere della casa. Scusa se "metto le mani avanti", magari dico cose che tu non farai.

La stufa ha bisogno di aria per mantenere la fiamma, i serramenti delle case vecchie garantivano abbondanti spifferi, oggi invece i serramenti sono a tenuta. Per cui: o scegli una stufa a camera stagna che con 2 tubi preleva aria e scarica i fumi all'esterno (come la caldaia), oppure fai un foro tipo quelli della cucina, o... lasci che da qualche parte sta aria entri senza chiedere permesso. Ora, non dico che ti fa dei danni, ma tira oggi e tira domani da qualche piccola crepa o fessura, alla fine ti rimane lo spiffero.

Altro inconveniente è la tentazione di spegnere tutto il riscaldamento, tanto nella zona giorno fa caldo e quando vado a letto preferisco il fresco. Da questo si passa (inevitabilmente) a ventilare poco le camere, perché fa già freddo che basta, da li nascono i problemi di umidità eccessiva, fino alla muffa...

Ribadisco che io ti sto dicendo le conseguenze delle cattive abitudini portate all'estremo, si può convivere con la stufa senza comportarsi male nei confronti della casa. Viceversa se passi da una casa vecchia ad una costruita con le regole di oggi, credimi che il comfort ed il microclima cambiano dal giorno alla notte.
La mia ragazza ha messo come condizione essenziale nella scelta della casa la possibilità di mettere la stufa, ora dopo solo un mese che viviamo dentro è già convinta che non sia necessaria.

Ciao! tutto quello che dici è indubbiamente vero, forse però sono io che mi spiego male.
La casa è di nuova costruzione, siamo solo alla struttura in questo momento e l'impianto a pavimento è, ad oggi, solo un ipotesi...
La casa sarà molto moderna con un bellissimo (almeno per me!) living openspace.
Essendo questo living un rettangolo di 11 x 4 metri volevamo dividere quella che sarà la zona cucina dalla zona divani con una stufa modernissima tipo questa: http://www.bertoldi.it/template_Prodott ... d=5&cid=58 con un tavolo da prazo posizionato di fronte.
Ci piace molto il fatto di avere un'atmosfera "calda" in un ambiente che sarà molto moderno.
A questo punto valutavamo se fosse meglio il riscaldamento a pavimento o quello tradizionale per gestire il calore e l'umidità, proprio per non avere quei problemacci, che hai citato tu, tipo la muffa.
Grazie per la consulenza!

Ok, ora ho capito, pensavo che il pavimento radiante fosse già deciso.
Se hai modo di vedere in funzione la stufa che ti piace cerca di capire se riesce a scaldare su tutti i lati, penso proprio che ce la faccia, ma non vorrei che ti trovassi con il lato frontale molto caldo e la parte di soggiorno alle spalle della stufa fredda.

... penso che scaldi ovunque in quanto la tipologia è a diffusione naturale
e quindi calore per irraggiamento....

[quote="LuckyLuki"]Ciao Eugenia,

- E' obbligatorio che l'impianto sia dotato di cronotermostato che differenzia le temperature almeno fra giorno e notte.

Obbligatorio cronotermostato???? Perchè ?? Non bastano 2 termostati ?? Dici ne serva almeno uno crono??

mi sa che si sta buttando troppa carne sul fuoco...
1 il confort di un riscaldamento a pavimento non l'avrai con la stufa, almeno che non si parli di casa passiva,dove il radiante sarebbe inutile.
2 partire con l'idea di fare un radiante a pavimento che si possa regolare stanza per stanza è il sogno di ogni idrauilico per guadagnarci e marciarci sopra. con l'inerzia dell'impianto a pavimento ragionare come se si avessero termosifoni è assurdo e controprocucente,fai andare caldaia o pdc a nastro sprecando quell'energia che il radiante ad oggi ti permette di risparmiare rispetto ad un impianto tradizionale. se decidi di mettere entrambi non fai altro che calibrare la temperatura della mandata nel radiante assieme alla potenza che la stufa eroga e come la regoli e da li non tocchi più nulla.. il radiante va posato e regolato in modo che la caldaia lavori il meno possibile per mantenere la temperatura omogenea, pensare di spegnere il radiante per non avere eccessivo calore alla sera è utopia. lo stesso radiante ci metterebbe un pò pò di ore per perdere l'inerzia termica..

ciao a tutti! mi inserisco nella discussione che può riguardare il mio caso.
Vivo in una zona di montagna (1000 m slm) nella mia futura casa stiamo mettendo il riscaldamento a pavimento.
Inizialmente pensiamo di farlo andare a gas o a gasolio per renderci conto dei consumi.
Successivamente saremo intenzionati a installar una termostufa a pellet da collegare al riscaldamento a pavimento e per la produzione di acqua calda sanitaria.
Il termoidraulico ci sconsiglia l'installazione della termostufa..
Voi che dite??