Messa a terra, salvavita, dispersore Ci sono delle leggi molto specifiche che tutelano l'incolumità di chi vive in un appartamento, o di chi lavora in un negozio o ufficio, proteggendolo da eventuali scosse. Partiamo innanzitutto dalla normativa.
Cosa dice la legge?
La legge principale che garantisce la nostra incolumità è la legge 46 del 1990. tutti gli impianti realizzati in data precedente al decreto vanno adeguati entro tre anni dall’uscita della legge; questo adeguamento è esiste in relazione alle normative CEI.
Ci sono però delle deroghe, che riguardano quegli impianti che si possono considerare già a norma e che presentano questi requisiti: la protezione contro i contatti diretti e indiretti, il salvavita, il sezionamento e la protezione contro le sovracorrenti. La data ultima di adeguamento degli impianti preesistenti è stata il 31 dicembre 1997, per i locali ad uso commerciale, ed il 31 dicembre 1998 per le abitazioni e gli stabili in generale.
Tre tipi di messa a terra
Si chiamano dispersori quei tubi (solitamente in ferro zincato) sui quali viene “scaricata” la corrente. Essi sono lunghi circa 2 metri ed hanno un diametro che varia tra 4 e 10 millimetri. Hanno ad un’estremità un cono chiuso che viene infisso nel terreno per scaricare appunto “a terra”. Solitamente vengono costruiti all’interno di muri in mattoni o in cemento in modo che sia poi facile effettuare i controlli di routine.
Si chiamano conduttori di collegamento i fili che attraversano tutto lo stabile per raggiungere il dispersore in terra e si fermano all’ingresso di ogni abitazione. Da qui, poi, si collegano ai conduttori di protezione, cioè i fili che percorrono tutto l'appartamento e che sono immediatamente riconoscibili perché spesso sono di colore giallo e verde. Comunemente vengono anche chiamati i "fili di terra".
Ricordati che chi viene a casa vostra a realizzare un impianto elettrico o a fare delle modifiche sostanziali, deve obbligatoriamente rilasciarvi un certificato di conformità alle normative vigenti. Sono esonerati da quest’obbligo soltanto le manutenzioni ordinarie, come la sostituzione di prese o pulsanti, di fili usurati o di protezioni guaste con altri del tutto uguali.
Dispositivi di sicurezza
Si tratta di tre particolari dispositivi che assicurano l’incolumità delle persone qualora si verifichi un sovraccarico di corrente o un contatto accidentale con i fili, le prese o qualsiasi punto luce della casa. Ci sono i conduttori di protezione, fili di terra che collegano l’impianto elettrico dell’appartamento alla messa a terra dello stabile, i dispositivi limitatori di corrente, che fanno immediatamente scattare il contatore in caso di sovraccarichi e infine i dispositivi differenziali, detti più comunemente salvavita, che staccano automaticamente la corrente. Questi ultimi sono obbligatori in ogni caso, anche in caso di impianto non adeguato alle nuove normative, e vanno controllati periodicamente. Si tratta di dispositivi estremamente efficaci ed importanti per l’incolumità personale. Se, ad esempio, c’è un contatto accidentale con fonti di corrente, questi dispositivi interrompono il flusso di corrente immediatamente o al massimo entro 2-3 secondi. Il loro stesso nome, salvavita, è garanzia di efficacia.
Gli elettrodomestici
Gli elettrodomestici sono anch’essi parte dell’impianto elettrico perché ne costituiscono "l'utenza" finale. Con il D.P.R. del 24 luglio 1996, gli elettrodomestici devono obbligatoriamente avere un marchio CE che ne certifichi la conformità alle normative vigenti. I fabbricanti di elettrodomestici, pertanto, sono obbligati a verificare che questi abbiano tutti i requisiti per poter ottenere il marchio di garanzia. Quando acquistate un nuovo elettrodomestico, quindi, fate molta attenzione a verificare l’esistenza di questo marchio e, in caso non ci sia, fatevi sottoscrivere dal commerciante un attestato di conformità.
anche se adesso è difficile trovare apparecchi che non lo sono.
ciao
antonella