Mi risulta che, per l'alogeno, abbiano mediamente maggiore efficienza i GU5.3 (che ovviamente necessitano di trasformatore). Corretto?
Si, è corretto perché il filamento del 12V essendo molto maggiore in diametro sopporta meglio una maggiore temperatura per cui produce una luce più bianca (3000°K), questa distinzione è insignificante nella tecnologia led che vede la versione 12V solo più scomoda e costosa per la presenza di un trasformatore più o meno elettronico.
La versione a 12V sia in alogeno che a led è richiesta per esigenze di responsabilità civile dalle assicurazioni per l'impiego in locali pubblici.
L'uso di faretti alogeni in generale consiglia la predisposizione di una agevole procedura di sostituzione per la relativamente breve durata degli stessi.
Nel caso di GU5.3 è necessario avere un trasformatore per ogni faretto o ne basta uno per tutto l'impianto (circa 6-8 faretti)?
Dipende dal tipo di "trasformatore".
Nel caso di un tradizionale trasformatore elettromagnetico in alternata ne occorre uno per ogni faretto perché, se uno più grande ne alimentasse di più in parallelo, quando si brucia (interrompe) un faretto gli altri avrebbero una tensione maggiore innescando così una reazione a catena che brucerebbe sempre più rapidamente tutti gli altri.
Con un moderno alimentatore in continua "switching" stabilizzato (del tipo usato sui PC) è possibile invece applicare contemporaneamente un certo numero di faretti fino al limite di corrente consentito dal dispositivo: la tensione fornita resterà la stessa indipendentemente dal carico (numero faretti applicati).
Quanto detto... in teoria, perché non ho mai cercato prodotti commerciali destinati a questo impiego e non ho mai usato faretti alogeni a bassa tensione.