Un locale dedicato esclusivamente al bucato, alla stenditura e alla stiratura dei panni, si trova generalmente nelle case indipendenti e negli appartamenti di grandi dimensioni. In realtà un’area deputata al lavaggio è presente in ogni abitazione, ma per avere zona davvero funzionale occorre valutare e sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, anche gli angoli. Una lavanderia in casa, infatti, può essere realizzata non solo in bagno o in cucina, zone peraltro già dotate di impianto elettrico e di impianto idraulico, ma anche in un sottoscala e talvolta in un corridoio. In un bagno di dimensioni abbastanza contenute in genere si colloca la lavatrice, se possibile a fianco del wc, e si montano degli scaffali per appoggiare i detersivi oppure, si crea una colonna, ad esempio impilando lavatrice ed asciugatrice. Una lavanderia può essere realizzata anche in cucina, lontana dal piano di cottura, inserendo gli elettrodomestici in un mobile o in un vano in cartongesso da chiudere con un’anta uguale a quella degli arredi già presenti. Belle e funzionali le soluzioni proposte dall’azienda friulana Arblu. L’ampia gamma di prodotti comprende, tra l’altro, strutture a ponte da ancorare al muro disponibili in diverse dimensioni, basi e colonne per lavatrice e asciugatrice, kit portabiancheria. Il lavabo in Ocritec, in particolare, caratterizzato da linee semplici e pulite, può essere dotato di pianale con superficie liscia o con scanalature.
Una lavanderia in casa può essere ricavata anche in uno spazio ridotto, un antibagno, un ripostiglio, un sottoscala o addirittura chiudendo il fondo di un corridoio con una porta per realizzare un vano da dedicare al bucato. In questi casi devono essere realizzati sia l’impianto idrico, sia quello elettrico e, data la mancanza di una finestra, vanno installate delle prese d’aria per eliminare l’umidità che inevitabilmente si forma durante le operazioni di lavaggio e che con il tempo porta alla creazione di muffa. La porta, se scorrevole o a soffietto, non ingombra e facilita il passaggio. A meno che non si tratti di una mansarda, quando la distanza tra il pavimento e il soffitto è almeno di tre metri può essere utile costruire un soppalco su cui poggiare scaffali e mobiletti. Se la zona bucato è outdoor, ad esempio su un terrazzo, deve essere protetta con estrema cura dagli agenti atmosferici; in taluni casi, posizionando un lavatoio di design, magari con decorazioni in pietra, quest’area della casa può diventare un angolo molto suggestivo. In foto Soluzione per la zona lavanderia Spazio time di Idea Group. L’ambiente, estremamente funzionale, viene ridefinito e caratterizzato grazie all’estetica, all’originalità e all’innovazione
Organizzare una lavanderia in casa è piuttosto semplice; in commercio, infatti, si trovano sia mobili freestanding, sia soluzioni modulari. I mobili componibili, in genere poco ingombranti, adattabili a qualsiasi spazio ed estremamente personalizzabili, permettono di incassare gli elettrodomestici e di contenere tutto ciò che occorre per il bucato. I mobili lavanderia a colonna sono dotati di ripiani e/o di vani attrezzati; la larghezza varia in funzione del modello, mediamente 35, 50 e 70 centimetri; quelli destinati ad ospitare solo la lavatrice e l’asciugatrice sono generalmente senza fondo. Gli arredi sottolavabo possono essere dotati di cassetti o cestoni. Una parete attrezzata con scaffali, mensole e mobiletti pensili, si adatta perfettamente ad una lavanderia di piccole dimensioni. Generalmente per i mobili destinati agli spazi interni viene utilizzato il legno, mentre per lavanderie outdoor si impiegano materiali sintetici, leggeri, solidi, estremamente resistenti alle intemperie. In foto Aquo di Scavolini moderno arredo destinato al Laundry Space per creare un’area operativa non solo funzionale, ma anche elegante e ricercata.
Una lavanderia in casa funzionale comprende armadietti bassi e pensili, scaffali e ripiani per riporre ordinatamente detersivi e accessori, nonché un’area, provvista di attacchi per l’acqua e bocca per lo scarico, dedicata agli elettrodomestici. Indispensabile anche un lavatoio utile, a prescindere dalla dimensione, per lavare, ad esempio, capi delicati e biancheria intima senza necessariamente ricorrere alla lavatrice. Naturalmente la rubinetteria deve essere adeguata; i rubinetti collocati sopra i lavatoi, infatti, agevolano le operazioni d pulizia dei capi. La scelta degli elettrodomestici, deve tener conto delle esigenze personali e, in ogni caso, degli aspetti strutturali, della sicurezza, della funzionalità, della praticità d’uso e della classe energetica di appartenenza. Un coprilavatrice adeguato permette di avere un piano di lavoro aggiuntivo e quindi di ottimizzare lo spazio a disposizione. Un cesto, ad esempio in vimini, in plastica o in tela, serve per raccogliere la biancheria sporca; se dotato di coperchio dovrebbe avere dei fori ai lati per consentire un’adeguata aerazione ai panni. Alcuni contenitori possono essere appesi al muro, altri, richiudibili, quando non vengono utilizzati occupano poco spazio. Valido anche un cestino dove riporre i panni lavati e pronti da stirare. Se non si dispone di un’asciugatrice, diventa fondamentale avere uno stendibiancheria. In commercio esistono modelli verticali, a torre, a cavalletto, in acciaio, in alluminio o in plastica. Quelli da 40 a 60 metri di stenditura, ad esempio, servono mediamente per appendere i panni di tre lavatrici. In ambienti di piccole dimensioni, piani di lavoro estraibili, scorrevoli o a scomparsa, come ad esempio l’asse da stiro, rappresentano eccellenti soluzioni salvaspazio. In foto lavabo-lavatoio Tino di Colavene disponibile in due versioni, con e senza strofinatoio. Profondo 30 centimetri, agganciabile al muro o da appoggiare su tavoli in legno massello, precisamente in frassino, può essere collocato in diversi ambienti della casa, anche nella zona lavanderia.