Filtra i risultati

La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

- 22 novembre 2016

La pavimentazione tessile o moquette: i luoghi comuni da sfatare, i vantaggi, le caratteristiche.

Caratteristiche della moquette 

Esiste da secoli, è conosciuta nonché utilizzata in tutto il mondo e non passa mai di moda, anche se oggi viene utilizzata più spesso negli hotel che nelle abitazioni private: ci riferiamo alla moquette.  È una pavimentazione tessile da interni; il termine è di origine francese e la traduzione in italiano è “tappeto”, perché sostanzialmente di questo si tratta. La differenza rispetto ai tappeti veri e propri è che la moquette copre l’intera superficie di una stanza anziché una parte.

Possiede numerosi pregi. Offre un elevato grado di isolamento acustico e termico, è morbida e confortevole, quindi da una parte attutisce notevolmente il rumore dei passi e dei rumori in generale e dall’altra permette di camminare a piedi scalzi avvertendo piacevoli sensazioni.

È l’ideale per chi ha figli piccoli, in quanto permette loro di sdraiarsi e giocare a terra in tutta comodità e sicurezza. Rende la stanza più accogliente, più calorosa anche per quanto concerne l’estetica. Sollecita il senso tattile così come quello visivo.

Può essere utilizzata per coprire pavimenti ormai vecchi e usurati, contenendo quindi la spesa, e per rivestire gradini, in virtù delle sue proprietà anti scivolo e anti grip. A proposito di spesa, si fa anche presente che, garantendo un buon livello di isolamento termico, aiuta a fare un uso più morigerato dei sistemi di riscaldamento durante l’inverno e quindi a risparmiare.

Le varie tipologie

Esistono diverse tipologie di moquette. Innanzi tutto il supporto può essere realizzato con materiali differenti, per esempio la juta, il cotone, il lattice di gomma. Per la cosiddetta felpa, cioè la parte visibile e calpestabile, si utilizzano fibre naturali (in primis lana e sisal), fibre artificiali (piuttosto gettonato è il nylon) e fibre sintetiche (citiamo l’acrilico).

Tante sono le opzioni relative ai filati, alle tessiture, alla lavorazione. Per semplificare, si possono individuare 3 macrocategorie: moquette bouclé, velour e agugliata. La prima, composta da ciuffi ricurvi, è la più morbida e cedevole ma anche la meno resistente e quella che più patisce l’usura, di conseguenza è indicata per luoghi in cui il passaggio è molto limitato.

La moquette velour è invece molto robusta, composta da fibre naturali o sintetiche a ciuffi dritti di vario spessore. Risulta anche durevole ma, essendo più rigida della bouclé, trattiene maggiormente lo sporco e quindi richiede una manutenzione più impegnativa.

Infine la agugliata è assai resistente ma al contempo soffice ed elastica. Non presenta sottofondo e di contro il pelo è molto corto, in alcuni casi rasato. Questo tipo di moquette è perfetto negli ambienti di frequente passaggio, quindi anche per uffici e negozi.

Quanto ai formati, si sceglie fra moquette a rotoli e moquette a quadrelle o quadrotti. I rotoli rappresentano la scelta più diffusa, per la posa si usa un’apposita colla o ci si limita ad appoggiarli sul pavimento fermandoli poi con un nastro biadesivo. Le quadrelle sono più indicate per chi voglia posare da solo la moquette ma non abbia grande esperienza: non c’è infatti bisogno di prendere le misure e tagliare, semplicemente si distribuiscono le mattonelle ed è possibile cambiarne anche una soltanto, all’occorrenza.

Si fa anche presente che ogni moquette è identificata da una classe di utilizzo che ne indica la resistenza e dà un’informazione precisa circa l’area di applicazione (anche distinguendo fra sedi domestiche, commerciali e industriali). Per fare qualche esempio, le moquette in classe 21 sono adatte alla camera da letto, quelle in classe 23 all’ingresso, al corridoio e allo studio e quelle in classe 31 alle camere d’albergo.

La manutenzione

La moquette ha un solo difetto, se così possiamo definirlo: trattiene lo sporco e la polvere, così come i peli degli animali. Di conseguenza deve essere pulita quotidianamente con un aspirapolvere o un battitappeto, ma è importante anche lavarla almeno una volta ogni sei mesi.

Per il lavaggio e l’igienizzazione bisogna usare un macchinario apposito, il lavamoquette, che opera tramite acqua calda e detergenti specifici e/o sfruttando l’efficacia del vapore. Poiché questo apparecchio si usa di rado, anziché acquistarlo è possibile noleggiarlo e si fa anche presente che diverse aziende svolgono proprio l’attività di pulizia delle pavimentazioni tessili, per cui si può affidare a una di loro l’incarico in questione.

Per eliminare eventuali macchie è possibile ricorrere allo stesso puliscimoquette oppure a polveri che agiscono a secco; anche il semplice bicarbonato di sodio funziona. Le alternative sono diverse: smacchiatori spray ad hoc, acqua frizzante e sapone neutro, acqua naturale e aceto bianco.

Pro e contro della moquette

La moquette non è soltanto un tipo di pavimentazione, è anche un vero e proprio elemento di arredo. Inoltre è fonoassorbente, assicura un ottimo isolamento sia termico che acustico, è morbida, offre un elevato livello di comfort, è antiscivolo e spesso anche ignifuga. In più, vasta è la scelta relativa non solo alle tipologie strutturali ma anche ai colori e alle fantasie.

Per quanto riguarda i contro, è vero che trattiene la polvere e che può risultare non molto adatta a chi soffre di allergie, ma è anche vero che, proprio perché cattura la polvere, impedisce che quest’ultima “viaggi” nell’aria. Quindi sono in tanti a non considerare questa sua caratteristica un difetto bensì un pregio.

Per il resto, indubbiamente richiede cura e costanza relative alla pulizia e alla manutenzione, quindi chi dispone di poco tempo libero non si sente incoraggiato nella scelta, anche perché trascurare la questione significherebbe agevolare la proliferazione di muffe e microrganismi, nonché favorire ristagni di umidità alla base del rivestimento.

Passando al discorso macchie, confermiamo che se non si interviene in modo tempestivo, eliminarle diventa poi un problema o perlomeno una grande fatica. Infine, c’è da far presente che fino a qualche tempo fa la moquette presentava un’alta carica elettrostatica, ma adesso la questione è risolta perché sul pelo vengono applicate piccole percentuali di fili conduttori e in produzione si usano particolari prodotti con effetto antistatico.