Penisola cucina, la versatilità è innata

- 09 marzo 2016

Cucine con penisola

Per “penisola cucina” si intende il prolungamento del sistema cucina su uno dei 2 lati della struttura lineare. Prolungamento che generalmente viene utilizzato come bancone e angolo snack, ma che nelle proposte più originali e moderne può anche diventare la sede dei fornelli e del lavabo. Il principale piano di lavoro, insomma. La penisola cucina è espressione di un’interessante e strategica contraddizione in termini: da un lato, infatti, necessita di spazio; dall’altro consente di ottimizzare spazio. Spieghiamo meglio. Proprio per la sua conformazione, la cucina con penisola trova sempre posto nella zona living. Dunque in un ambiente caratterizzato da una metratura piuttosto ampia. Ma la zona living è anche una soluzione sempre più diffusa nelle case moderne, dove spesso manca la possibilità di operare una netta separazione dei locali e perciò bisogna ottimizzare il più possibile. Ecco, dunque, che la cucina non ha bisogno di pareti e si fonde con il soggiorno. Riuscendo ugualmente a conservare, tuttavia, la propria identità. Anche in assenza di muri si creano zone di confine dedicate a diverse attività. Nella foto, Forma Mentis di Valcucine. Fra le sue altre caratteristiche: piano inclinato e anta con profilo metallico salva-spigolo, scaturiscono dalla massima accuratezza nello studio degli accostamenti tra materiali; bordi inclinati micro rigati che permettono agevoli aperture di ante senza maniglia; piani proposti con spessori diversi e varianti di gole colorate, per poter realizzare ambientazioni personalizzate; canale attrezzato integrato al piano di lavoro e boiserie.

Cucine moderne con penisola

Le cucine moderne con penisola sono parte della zona living. La arricchiscono in termini di funzionalità e anche da un punto di vista estetico, diventando al contempo espressione del dinamismo che caratterizza l’epoca moderna. Prima dell’acquisto, però, è importante stabilire quale funzione debba avere la penisola. Perché soltanto dopo aver messo a fuoco questo aspetto si può procedere con la scelta, valutando bene anche tutte le misure e lo spazio disponibile. Si può optare per un modello attrezzato ovvero dotato di basi contenitive: vani chiusi, ripiani, mensole, cestoni, cassetti, anche armadietti. Si guadagna così spazio per la custodia di piatti, pentole e altri accessori indispensabili per la preparazione dei cibi. In alternativa la penisola cucina può essere utilizzata, come dicevamo, come bancone snack e/o tavolo da pranzo. E anche in tal caso significa puntare sull’ottimizzazione dello spazio perché potrebbe non esserci bisogno di un tavolo a sé stante (il che, fra l’altro, si tradurrebbe in un effetto di saturazione dell’ambiente). Se si sceglie questa seconda possibilità, però, diventa più difficile realizzare anche basi contenitive perché risulterebbe praticamente impossibile star comodi e muovere liberamente le gambe. Infine, c’è chi preferisce adibire la penisola a semplice piano di appoggio per gli oggetti più svariati. Dando prevalenza all’estetica. Nella foto, la cucina Bluna di Binova. Disponibile in diverse finiture e personalizzabile per quanto riguarda struttura e dimensioni.

Penisola per cucina

La penisola per cucina fa sempre parte di un sistema modulare e ormai quasi tutti i brand offrono ai clienti la possibilità di creare progetti ad hoc che soddisfino in toto sia i loro gusti che le concrete esigenze derivanti dallo spazio disponibile. Attenzione, però. C’è chi sostiene che le cucine con penisola possano essere realizzate anche in ambienti tutt’altro che grandi; questo è vero solo in parte, nel senso che con l’intervento di professionisti si creano – appunto – soluzioni in grado di sfruttare anche l’ultimo centimetro. Ma d’altra parte diciamolo con chiarezza: una cucina con penisola, se molto piccola… E’ brutta. Per quanto riguarda la forma, partiamo dal presupposto che la penisola è una sorta di appendice e deve essere più lunga che larga. La forma classica è rettangolare e forma una L con il resto del modulo. Tuttavia sono anche contemplate forme ovoidali oblunghe, irregolari a onde, o ancora basate su curve in continuità con gli altri elementi. Nella foto la cucina Etna di Rossana, design Rodolfo Dordoni, caratterizzata da un gioco di contrasti e negazioni tra tradizione e contemporaneità: ante a grande spessore in battuta sul top che risultano completamente a scomparsa, top ad invaso per il contenimento dei liquidi, “piani tecnici” in acciaio inox e sovrapposti ai piani incassati. L’anta ha una maniglia verticale a sezione ellittica, sulle pensilerie e sulle colonne in vetro sono riprodotti vasi trasparenti per un effetto decorativo di grande impatto.

Misure penisola cucina

Quali sono le misure della penisola cucina? Non può essere data una risposta univoca perché ci sono diverse variabili da considerare. Diciamo, però, che la profondità minima è pari a 65 cm e la lunghezza minima arriva a 180 cm. In media, la cucina con penisola ideale misura 85/95 cm in profondità (soprattutto nel caso in cui si scelga la penisola attrezzata) e 180/200 cm in lunghezza. E’ preferibile che l’altezza da terra del piano-penisola sia uguale a quella delle altri basi, dunque di 85-90 cm. Nella foto, una composizione appartenente al programma Velvet Profile I di GeD Cucine, caratterizzata da un’anta dal forte spessore (26 mm) e dalla gola piatta che definisce uno stile essenziale senza pregiudicare la funzionalità. La gola è in alluminio finitura semilucido, laccato bianco lucido, anodizzato nero o impiallacciato legno e l’apertura avviene grazie alla maniglia incassata per bordo retroanta che garantisce una presa ottimale in funzione dei modelli antropometrici.

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