Se hai deciso di allestire una zona dining nel giardino o comunque nell’area outdoor della tua casa, molto probabilmente ti stai chiedendo quale tipologia di tavolo scegliere. L’offerta in commercio è ampia, ma qui vogliamo focalizzarci sui tavoli in legno, elencando subito i motivi per cui rappresentano una scelta vincente:
C’è da far presente, però, che non tutte le essenze sono uguali e adatte all’utilizzo negli spazi esterni. Bisogna scegliere tavoli realizzati con legni duri quali l’acero, l’olmo, il rovere. L’optimum è però rappresentato dal teak, che in quanto a resistenza supera gli altri; inoltre è compatto e presenta un colore tenue e delicato che mette tutti d’accordo.
Il teak è fra i migliori materiali utilizzati per la produzione di arredamento outdoor. Ciò vale, naturalmente, anche per quanto riguarda i tavoli. Si tratta di un legno ricavato dalla pianta della Tectona, reperibile in Africa e Asia; è assai resistente, anche gli urti, e non si lascia danneggiare né dalle intemperie né dagli insetti.
È pregiato e molto bello, con il suo color miele e le sue sottili venature; facciamo però presente che esistono anche varietà più scure o tendenti al bruno e ciò rende la scelta più ampia. Possiede importanti caratteristiche di impermeabilità e non tutti sanno, inoltre, che alcune tipologie asiatiche contengono una resina oleosa che consente di evitare trattamenti protettivi.
Alla luce di tutto ciò, diventa semplice capire perché i tavoli da giardino in teak riscuotano tanto successo. Ricca e variegata è la scelta relativa alle dimensioni, alle forme, alle lavorazioni: si va dai modelli con piani a doghe a quelli con piani lisci, dai tavoli rotondi a quelli ovali, quadrati e rettangolari; dai tavoli fissi a quelli allungabili.
Il trend del momento coincide con i mix materici. Il teak, cioè, viene accostato ad altri materiali quali l’alluminio, il laminato, la pietra naturale.
Doverosa premessa: in molti casi le aziende specializzate nella produzione di arredamento outdoor propongono set composti da tavolo e sedie, per cui il problema dell’abbinamento non si pone. Ragionando più in generale sull’argomento, c’è però da sottolineare che se da una parte legno-legno rappresenta l’accostamento tradizionale, da cui deriva la certezza di non sbagliare, dall’altra il mix&match consente di ottenere risultati molto interessanti dal punto di vista estetico.
Andando più nel concreto, questo significa in primis che il tavolo da giardino in legno si abbina egregiamente a sedie realizzate – ad esempio – in rattan naturale oppure in metallo; ma significa anche che una mossa vincente può coincidere con la scelta di sedie realizzate in legno e in altri materiali. Quelle con la seduta in tessuto tecnico o in corda intrecciata, per fare altri esempi, sono attualmente molto in voga.
La cosa importante è i colori si sposino bene, anche nei casi in cui si decida di optare per un contrasto cromatico deciso. Così come consigliabile è che ci sia un fil rouge con gli altri elementi presenti nello spazio outdoor in questione.
Per preservare la bellezza e la lucentezza, nonché il colore naturale del tavolo da giardino in legno, bisogna avere costanza e procedere nel modo corretto. Per la pulizia ordinaria, quindi per rimuovere la polvere e in generale lo sporco superficiale, si consiglia di utilizzare un detergente neutro e un panno morbido, per poi risciacquare con cura.
Due o tre volte all’anno, invece, sarebbe opportuno trattare la superficie del tavolo con delle carta vetrata fine, senza metterci troppa energia e compiendo movimenti che assecondino l’andamento delle venature, e successivamente procedere con l’applicazione di un olio specifico di finitura lucidante e impregnante: in commercio ne esistono diversi ed è facile reperirli.
Di tanto in tanto, buona norma è anche utilizzare una cera protettiva ad hoc, perché esercita un’azione nutriente e ostacola la formazione di macchie; essendo impermeabilizzante, inoltre, contrasta la crescita di muffe e protegge dall’umidità.