Vico Magistretti, una mostra a Milano

- 26 marzo 2016

Vico Magistretti mostra

E’ stata inaugurata a Milano il 24 marzo 2016 e resterà aperta fino al 18 febbraio 2017 “Interni milanesi – Architetture domestiche”, mostra dedicata al celebre architetto Vico Magistretti e allestita proprio presso la Fondazione studio museo che porta il suo nome. L’ingresso è in via Vincenzo Bellini 1, il biglietto costa 5 euro e questi sono gli orari: martedì 10/18, giovedì 14/20, sabato su prenotazione. Un evento da non perdere, che svela uno degli aspetti inediti del lavoro di Magistretti ovvero la progettazione di ambienti domestici tipicamente milanesi per appartamenti già esistenti, trasformati sia sul piano dell’arredo che tramite una minuta opera di cesellatura con elementi spaziali ricorrenti nel suo linguaggio fra cui le scale, i camini, le aperture sagomate. I 9 appartamenti esposti verranno presentati in tre diverse fasi, dando vita ad un’esposizione in divenire: ciò è possibile grazie alla grande mole di materiale conservato dall’archivio Studio Magistretti; centinaia di schizzi a mano libera dell’architetto e numerose immagini d’epoca scattate da importanti fotografi italiani. Il pubblico, così, potrà comprendere pienamente il modus operandi di uno fra gli indiscussi maestri del design italiano.

Vico Magistretti design

Milanese, nato nel 1920 e laureatosi in Architettura nel 1945, Magistretti fece presto a mostrare il suo talento e a diventare uno dei più brillanti esponenti della cosiddetta “terza generazione”. Ha realizzato alcuni fra gli edifici più noti di Milano, citiamo la torre al Parco in via Revere (1953-56, con Franco Longoni), il palazzo per uffici in Corso Europa (1955-57), le torri di Piazzale Aquileia. I suoi interventi hanno riguardato anche altre città: fra gli ultimi ricordiamo il progetto di una villa a Epalinges (Losanna CH) e l’ampliamento degli uffici dell’ex lanificio Cerruti a Biella (2005). Magistretti, però, è sempre stato molto attratto dal tema della casa e dell’abitare; a partire dagli anni Sessanta la sua attività di architetto e designer si è concentrata proprio su tale tema, portandolo a definire uno stile estremamente espressivo e riconoscibile che l’ha reso uno dei protagonisti della cultura architettonica lombarda. Cinquant’anni di attività progettuale nel segno del rigore e della semplicità: “ La semplicità – sosteneva Magistretti - è la cosa più complicata da ottenere perché nel buon design come nell’architettura bisogna togliere, togliere, togliere”. Il suo primo pezzo di design fu Carimate, celeberrima sedie in legno e paglia disegnata per la Club House di Carimate, che divenne poi un simbolo della swinging London perché piaceva ai Beatles. Di sedie, in seguito, Magistretti ne creò tante: possiamo definirla una sua passione. Fra le altre divenute note in tutto il mondo, Carimate per Cassina, la Maui per Kartell, migliaia di esemplari venduti, e la splendida Silver per DePadova. Per Cassina ha firmato anche il divano rivoluzionario Maralunga, la libreria Nuvola Rossa (1977) e il letto Sinbad. Per DePadova, anche il tavolo di legno e cristallo Vidun, la poltrona Louisiana con il pouf e 9 divani. Per Schiffini, invece, le cucine. Bestsellers, quasi tutti ancora in produzione. Del resto, Magistretti lo diceva: “Un oggetto di buon design deve durare a lungo, 50 o anche 100 anni”.

Vico Magistretti Eclisse

Non solo sedie, poltrone, divani, tavoli, pouf. Vico Magistretti ha disegnato anche lampade. La più famosa è Eclisse, progettata nel 1965 per Artemide e premiata con il Compasso d’oro nel 1967. E’ fra i prodotti di disegno industriale più rilevanti del XX secolo, un simbolo del design italiano nel mondo. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano, della collezione permanente del MoMA di New York ed è stata esposta in numerosi musei. Eclisse è una lampada da comodino decisamente particolare. Piccola, formata da due mezze sfere che scorrono una dentro l’altra; con la lampadina accesa, si può regolare il flusso luminoso a proprio piacimento fino ad oscurarlo del tutto: proprio come il fenomeno da cui prende il nome. Eclisse è ancora in produzione, anche se nei modelli attuali è stata inserita una rotella nera per regolare il fascio di luce senza toccare direttamente la calotta interna. Non si rischia, così, di scottarsi. Fra le altre lampade da tavolo di Magistretti ricordiamo anche Sonora e Atollo.

Vico Magistretti Fondazione

La mostra “Interni milanesi – Architetture domestiche”, come abbiamo detto, è organizzata dalla Fondazione studio museo Vico Magistretti, nata nel 2010 e presieduta da Susanna, la figlia di Vico Magistretti. Aderiscono alla Fondazione, in qualità di fondatore istituzionale, il Triennale Design Museum di Milano e, con la carica di fondatori, Artemide, De Padova, Flou, Oluce e Schiffini. Lo scopo di questa istituzione è tutelare e valorizzare l’archivio e dunque il lavoro del maestro, ma anche contribuire allo sviluppo della società e compiere ricerche “sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente”; acquisirle, conservarle, valorizzarle, comunicarle ed esporle “a fini di studio, di educazione e di diletto”, rispettando così la definizione di museo fissata dall’International Council of Museums (ICOM). Più specificamente, la Fondazione intende mettersi al servizio del pubblico mostrando non solo gli artefatti progettati dall’architetto ma anche l’iter progettuale ad essi relativo, attraverso i documenti d’archivio. Infine il museo si propone di promuovere, a livello nazionale e internazionale, l’architettura e il design italiani, interagendo con altre strutture del circuito milanese, prima tra tutte La Triennale di Milano. La sede è in via Conservatorio, nel centro storico di Milano, dove Magistretti ha lavorato praticamente per tutta la vita.

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