youngfire ha scritto:
io sono dell'idea (e so già che solleverò un vespaio) che, facendo un discorso accademico, 30 anni per sposarsi sono tanti, forse troppi.
A trent'anni si è già adulti da un bel po'... solo in Italia c'è questa tendenza a sposarsi così tardi, che è legata con doppio filo alla tendenza a non andarsene da casa, e, a mio parere, a non volersi prendere le responsabilità.
Come non si vuole fare il passo di staccarsi dalla famiglia e dover vivere con i propri (pochi o tanti) soldi, lo stesso si fa per il matrimonio accampando a se stessi e alla società alibi in cui nessuno crede: se una cosa la si vuole fare la si fa.
PUNTO
chiaro che costerà sacrifici, gli stessi sacrifici che tutte le famiglie (e i nostri genitori) hanno fatto ( i miei dopo il matrimonio non avevano più un centesimo), ma che hanno permesso loro di vivere e crescere assieme, costruire una famiglia, ed arrivare a 55 anni ad avere figli di 30 anni (o poco meno), che dovrebbero già averli resi nonni.
Fare figli (specie il primo) dopo una certa età non è salutare, e crescerli quando si è più vicini ai 40 che ai 20 è faticoso.
Se attendiamo che TUTTO sia perfetto (casa, lavoro, umore, clima, ecc, ecc) rimanderemo per sempre: alle volte bisogna prendere anche un rischio calcolato. Ma i casi in cui due persone che si amano (oneste), davvero non possono decidere di vivere assieme per la vita sono molto pochi.
Quoto youngfire! è ovvio che poi ci sono casi e casi: metter su famiglia senza uno stipendio non sarebbe il "rischio calcolato" di cui parla youngfire, sarebbe un lancio nel vuoto!
però penso che spesso la società, la situazione lavorativa, i prezzi che crescono, l'università che ci ruba interi anni di vita, etc etc. vengono usati per nascondere la paura di prendersi le proprie responsabilità... se uno non è pronto per il matrimonio, per sue
personalissime ragioni personali, va benissimo, ma non diamo la colpa al mondo intorno a noi! e il fatto che NOI non siamo pronti a impegnarci, non vuol dire che chi se la sente a 20 anni sia uno stupido romantico che non sa cosa sia il mondo reale!
Anch'io avevo dei "traguardi immaginari" da piccola: volevo sposarmi intorno ai 25 anni e avere 2 o3 figli entro i 30... eppure eccomi qui, a 28 che ancora non convivo (beh in attesa della casa
), con nessun progetto di matrimonio in vista per almeno un paio d'anni, e chissà quando arriveranno i figli... perchè? perchè NON ME LA SENTO, perchè la vita mi ha portato in altre direzioni strada facendo, perchè fa meno paura andarci con i piedi di piombo e convivere per un paio d'anni prima di incamminarsi verso l'altare.
Ma TUTTO è personale... la mia migliore amica è nata per fare la donna di casa, lo sapeva da quando aveva 12 anni, si è sposata a 23 anni e oggi, a 28 anni, ha 2 figli. Chi ha fatto meglio tra di noi? Sfido chiunque a dirlo.
Per molti versi io la invidio, ma IO non avrei MAI potuto fare le sue scelte. E non credo assolutamente che lei si sia sposata in preda all'incoscienza! credo che il segreto sia sapere quali sono le proprie priorità in quel momento della vita e impegnarsi per realizzarle - sapendo però che c'è un prezzo, perchè qualsiasi scelta comporta la rinuncia ad altre strade: io ho un buon lavoro, ho vissuto all'estero e ho un ottimo stipendio, ma non sarò una giovane mamma come lei; lei sarà ancora giovane quando i figli andranno all'università, ma odia il suo lavoro e non ha avuto la possibilità di viaggiare e vivere da sola. Eppure eccoci qui, tutt'e due felici delle scelte fatte, consapevoli che abbiamo rinunciato a qualcosa eppure serene nelle nostre decisioni.