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Riscaldamento a pavimento Setting

#1
Ciao a tutti,
complimenti intanto per l'ottimo forum e per la competenza che mostrate in ogni vostro intervento.

Scrivo perché avrei bisogno di un aiuto per impostare al meglio il mio impianto di riscaldamento a pavimento, in modo da prepararmi per il prossimo inverno.
Parto già dall'esperienza della scora stagione in cui ho utilizzato per la prima volta il nuovo impianto di riscaldamento, cimentandomi in vari tentativi per la corretta calibrazione.
Mi sono basato per tutto l'inverno sul concetto base che, impostata la temperatura ideale, non bisognava più fare nulla poiché l'impianto avrebbe gestito autonomamente tutto col minimo consumo, grazie anche alla resistenza termica insita del riscaldamento a pavimento.
Tuttavia non sono molto soddisfatto né dei consumi, né del modo di riscaldare l'ambiente che, quando a temperatura, presentava il pavimento freddo (poco piacevole se si vuol godere del tepore sotto i piedi).

Cercherò brevemente di darvi tutte le indicazioni possibili riguardo il mio impianto e le mie perplessità.

Dettagli Impianto:
- riscaldamento a pavimento
- caldaia Hermann a condensazione da 26 kW
- open space + 2 camerette + camera da letto + bagno

ogni ambiente ha un suo termostato (bpt_ta 350) e la sua termovalvolta; l'edificio non è coibentato (a parte i cassonetti delle tapparelle); tuttavia le mura esterne sono abbastanza spesse (30 cm)

Problema

Non sono molto soddisfatto di come è "settato" l'impianto e quindi dei relativi consumi; vero è che l'edificio non è coibentato, tuttavia mi sembra impossibile che lo scorso inverno abbia pagato di più rispetto a quanto avevo un impianto a termosifoni accompagnato da una vecchia caldaia.

Casistiche:
1) Se imposto, per ogni singolo ambiente, la propria temperatura ottimale c'è un continuo sollecitamento della caldaia poiché ogni stanza ha un fabbisogno di calore differente dovuto sia alla metratura che all'esposizione verso l'esterno.
2) Inoltre, la presenza del solo termostato (e non cronotermostato), non mi permette di creare dei piani personalizzati automatici per l'impostazione delle temperature, es: impostare 18° la notte, 19° la mattina e 20° la sera!
3) Quando la temperatura della stanza è in linea con le impostazioni del termostato il pavimento, solitamente, è freddo; se, ad esempio, un giorno X di pieno inverno la mia temperatura ideale dell'ambiente è di 19°, la sensazione del pavimento freddo sotto i piedi peggiora notevolmente la percezione della temperatura tollerata.

Possibili soluzioni pensate:

1) acquistare un cronotermostato da installare nella stanza pricipale (open space) e rimuovere le termovalvole da tutti i collettori.
In questo modo potrei controllare l'intero impianto tramite un'unica sollecitazione da parte del cronotermostato, e irrogare i tubi dell'impianto allo stesso modo per ogni stanza.
Avrei sicuramente delle temperature differenti per ogni stanza rispetto a quella impostata dal cronotermostato principale, anche se molto dipenderà dalla temperatura di mandata dell'acqua e dalla regolazione dei collettori.

oppure

2) installare i cronotermostati in ogni stanza,
così da poter regolare meglio le temperature minime e massime nei vari momenti della giornata.


Spero di essere stato abbastanza chiaro, anche perché sono decisamente Niubbo sull'argomento e quindi mi scuso; spero nella vostra magnanimità.
Si accettano consigli e pareri.

Grazie mille in anticipo a tutti.
Ciao

Re: Riscaldamento a pavimento Setting

#2
Ciao!
Anch'io ho lo stesso problema nel mio attuale Appartamento. Non ho pagato di più in bolletta, ma comunque non ho visto tutto questo risparmio!
L'isolamento è quello che fa la differenza! Non hai proprio possibilità di fare un cappotto? (Un bel cappotto?)
In caso contrario, quoto la soluzione numero 2, perché la numero 1 è un rischio... Io ho anche 3 gradi di differenza tra la camera più grande e quella più fredda!
Il mio è un parere non tecnico però... Vediamo se ti risponde qualcuno migliore! :)