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Illuminazione per parete bordeaux

#1
Ho una richiesta un po' strana.
Il mio studio (parola elegante per definire un grande ripostiglio) e' tinteggiato con un bordeaux abbastanza chiaro.
Con la luce naturale ci piace molto ma con l'artificiale e' terribile.
Con le lampade ad incandescenza sembra un grigio chiaro.
Con le fluorescenti fredde e' terribile, di un colore indefinibile ma inguardabile.
Con le flourescenti calde e' sempre un grigiastro.

Visto che non abbiamo ancora la lampada (a soffitto), avete dei suggerimenti per un'accoppiata lampadario/lampadina che renda giustizia al colore delle pareti?

Grazie per ogni idea

#3
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E se una bella Miconos soffitto, di Artemide..? :roll:
Questo tipo di sospensione, essendo però molto vicina al soffitto, dovrebbe generare un'emissione più neutra ed efficace possibile, con una luce bianca, quella appunto del vicino soffitto..

#4
In tema, ma l'alternativa è più costosa di Iosa Ghini, Aria e Spore, entrambi per Muranodue, caratterizzate dalle sorgenti led, due vere e proprie sospensioni importanti. :roll:
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#5
lot ha scritto:
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E se una bella Miconos soffitto, di Artemide..? :roll:
Questo tipo di sospensione, essendo però molto vicina al soffitto, dovrebbe generare un'emissione più neutra ed efficace possibile, con una luce bianca, quella appunto del vicino soffitto..
Bella!
E come lampadina?
Ora ho solo il classico "filo che pende" e non ho ancora trovato una lampadina che faccia una luce decente.
Devo provare i led?

#7
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Io mi concentrerei sul modello di lampada da scegliere, visto che molto spesso la sorgente è intercambiabile, delle volte alogena, fluo, led..
Il classico di Gismondi Miconos con emissione diretta max da 150W con lampadina fluorescente globolux, credo fornisca un'illuminazione più che sufficiente per un grande ripostiglio; volendo per migliorare l'efficienza c'è la versione sospensione, per farla scendere un poco più in basso.. :roll:
Scheda e costo:
http://atcasa.corriere.it/catalogo/prod ... onos.shtml
http://www.edenilluminazione.org/ARTEMI ... OFFITTO/it

#8
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Altrimenti, con sorgente alogena da 250W la Gradi o MicroGradi di Cini&Nils, dall'aspetto essenziale ma efficiente.., come pure la Convivio, sia soffitto sia sospesa, caratterizzata da un'alogena meno potente da 75W, prodotta dalla stessa casa milanese.. :roll:
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#11
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Solito 'pasticcone' sull'analogia arte/design, un pò di pazienza, è.. Natale!! 8)
Sulla lampada Brera di Achille Castiglioni, progetto del 1962 ma messa in produzione dalla casa bresciana solo trent'anni dopo, nel 1992, come lampada a sospensione, da soffitto, da tavolo, da parete e da terra.
Geniale l'invenzione del maestro della luce, Achille, che la individua dall'uovo sospeso 'idea' del rinascimento, presente nella mitica Pala di Brera (1474, immagine in fondo, sotto) di Piero della Francesca, appunto, nella Pinacoteca milanese di Brera.
Interessanti queste righe sulla lampada tratte dal sito di Achille Castiglioni:
..L’apparecchio illuminante, inizialmente progettato come lampada a sospensione, è costituito da un attacco a soffitto, da una corda d’acciaio, da due sottili cavi di alimentazione, da un portalampade (E27) e da una superficie ovoidale realizzata in vetro soffiato acidato. La continuità della luminosità è assicurata dalla scomposizione di due parti degli elementi di diffusione, che permettono un facile raffreddamento del portalampade e della virola della sorgente luminosa. La particolare unione delle parti ha dato la possibilità di poter invertire la posizione di fissaggio del vetro verso il basso o verso l’alto. Questa caratteristica ha permesso di poter applicare il diffusore ad altre tipologie di apparecchi: da tavolo, da parete e da terra con tre altezze diverse (134, 178 e 197 cm). Questi apparecchi hanno quindi in comune un unico componente principale di progettazione: il diffusore, facilmente scomponibile mediante un’apposita ghiera, per un’eventuale sostituzione della sorgente luminosa. L’aerazione che si sviluppa internamente permette sorgenti luminose ad incandescenza fino a 100W e sorgenti a basso consumo di energia fino a 120W). Il risultato formale del diffusore, che ricorda per analogia l’uovo dipinto da Piero della Francesca nella Pala dei Montefeltro presente alla Pinacoteca di Brera di Milano, ha suggerito di identificare con il nome Brera questa serie di lampade.
Il dipinto di Piero ebbe per le sorti della futura scuola pittorica rinascimentale lombarda un esito cruciale, come in qualche modo, chiaramente con le dovute debite proporzioni, l'attività di Castiglioni per i designers delle generazioni successive a Milano e in Italia..

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