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Differenze fra tipologie di parquet

#1
Frequentando siti, forum e rivenditori , mi sono accorto di una cosa che all'apparenza non mi spiego e vorrei comprenderne bene le differenze:
Ci sono aziende, assolutamente serie e qualificate, che offrono quasi tutta la loro gamma di prodotto (parliamo di parquet) su legno di rovere, dove la parte nobile del legno è poi trattata, verniciata, finita con la modalità voluta dal cliente (spazzolato, lucido,...). Questa tipologia di parquet di fatto è un "finto" naturale in quanto comunque la colorazione attribuita al rovere viene fatta attraverso verniciatura (più o meno in profondità del prodotto).
Quindi quando vado a comprare un teak o un merbau su questa tipologia, alla fine ho in casa un rovere verniciato e finito secondo gusto.

Non è un prodotto che costa meno rispetto a quello di altre aziende (a parità di provenienza e certificazioni) che offrono invece il loro prefinito nel quale la parte nobile del legno (dai 3 - 4 mm.) è "vero" teak, o altro legno che in tutta la sua profondità, immagino conservi le medesime caratteristiche.
Cioè se io prendo un prefinito in rovere verniciato e questo viene p.es scalfito in profondità, nei primi 2 mm., può essere che appaia la colorazione del rovere, mentre invece se io scalfisco un teak o altro legno "vero" questo dovrebbe mantenere la stessa tonalità....
Ma è solo un esempio...gli esperti potrebbero farne altri, p.es riguardo il fatto che nel secondo caso avrei un prodotto che ha migliori qualità "bio" rispetto al primo....

Posto che la fascia di prezzo per quelli che ho visto io, è la medesima ed ho visto, quale possono essere pro e contro delle due tipologie di prodotto ?

Re: Differenze fra tipologie di parquet

#2
Il rovere ha delle cartteristiche che lo rendono interessante anche per essere modificato e tinto. Ciò non toglie che se voglio il teak, prendo il teak. Un rovere tinto teak non è teak, cambiano le venature e le caratteristiche tecniche.
Non c'è azienda seria che ti venderebbe un rovere tinto in sostituzione di un legno naturale, è diverso e si vede.
Unica motivazione che potrebbe spingerti a fare una valutazione ad es. sul teak è che questo legno è più tenero del rovere e costa di più, ma per il resto non c'è confronto.
L'aspetto della bioedilizia è un discorso ancora diverso, meglio un naturale che un tinto, ma è anche meglio un legno di piantagione che un legno di foresta a crescita lenta senza un piano di riforestazione.
Saluti.
Enrico.
sempre un occhio alla natura e all'ambiente
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