rosdev ha scritto:Il buon gusto a mio avviso, prescinde dallo stile e una casa, un ambiente può dirsi riuscito quando asseconda la personalità di chi lo vive,quando ne riflette l'identità, quando risulta chiaro che le scelte compiute sono frutto di una ricerca consapevole e non di una moda del momento o di appartenenza ad uno stile.Ecco perchè,secondo me, risulta tanto più apprezzabile una casa che si distingue e che si afferma prepotentemente per la sua diversità
Rosdev grazie
mi fai arrossire
Ma ti assicuro che non sono così brava! Non vorrei creare troppe aspettative
Anzi, la cosa che mi è mancata di più è stata la guida di una mano sicura, un professionista. Sono piena di mille dubbi e ho sempre paura di esagerare. Il confine tra chic e kich spesso è sottile, e io non sempre mi rendo conto di dove sia
Infatti qualche cavolata credo di averla fatta... ma alla fine va bene lo stesso! Però devo dirti che il parquet lo avrò anche io, nella zona notte!
Sul discorso del distinguersi dalla media, io non ho niente contro le case che qui vengono definite standard, anzi. E poi bisognerebbe capire cosa significa standard. Io ad esempio amo da morire il tulip, e la taccia, e la arco. Sono standard? Molti risponderebbero di si. Anche la mia casa,se ci pensi, corrisponde ad un clichè. Forse il fatto è che, per degli appassionati come noi, il vero sogno sarebbe poterli realizzare tutti questi clichè
Un super attico a NY , una casa al mare con tanto bianco azzurro e legno sbiancato, una casa chianti style sulle colline (sogno a lungo e inutilmente rincorso ), una baita di montagna con tanto legno, camino enorme e sauna finlandese...