guarda......
intervenire su una residneza in montagna è quanto di più delicato ci possa essere e, certamente, molto più di quanto si possa immaginare.
In montagna il legno la fa da padrone col rischio sempre in agguato di ottenere risultati pesanti e - spesso- kitsch, a causa di progettisti che la montagna la vedono solo nei giornali o in televisione: manca la sensibilità, manca il profumo del legno, mancano gli abbinamenti.
Il quesito che hai sollevato è determinante anche se per alcuni non ha senso...
Il legno è legno! direbbero
Sì, ma a parte il colore, la venatura è differente ed è da quella che si riconosce, non certo dal colore!
Sicchè abbinare rovere a larice è azzardato, non tanto per la venatura quanto per il colore a meno che non pensiate di tingerlo.
E' per questo motivo che, spesso, nelle abitazioni di montagna, nelle baite, non nelle case di città trasportate in montagna, prevedo pavimenti in abete ma non listelli, planche o altro: tavoloni!!!!
Hai presente quelle tavole da cantiere?
Ecco: si va in segheria e si scelgono le tavole più belle che poi andranno posate.
L'abete, come saprai, è un legno morbido che non si può nemmeno paragonare al rovere ma ha di bello che questi tavoloni sono da 3 cm e lì.... hai voglia a levigare!
Gli si passa una mano di cera liquida - esattamente quella che mettevano i nostri genitori sul parquet- in modo che venga assorbita e funga da "antimacchia" e poi via! con scarpe, scarponi, stivali da pioggia, pantofole.
Nessun problema per anni e anni.
Poi quando si ritiene che si sia rovinato o scurito troppo, una levigata e torna nuovo.
Abbi cura, per quanto riguarda controsoffitti e rivestimenti, di non verniciarli perchè assumerebbero immediatamente quel tocco da "città" tanto caro a taluni progettisti più a loro agio in un cantiere a Milano che a Cortina.
Per ciò che riguarda i rivestimenti, se vuoi un tocco rustico, fai piallare le tavole perchè così appaiono più calde, più coccole.
E, se vuoi il profumo del legno 12 mesi l'anno, usa il cirmolo.
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