ciao a tutti
ho in previsione una ristrutturazione totale dell'appartamento, compreso il cambio di pavimentazione
Ero partito con l'idea di usare un SPC (di qualità, circa 40-50 euro al metro) effetto rovere naturale, ma avendone
poi montato uno nell'abitazione di mio fratello (stessa fascia di prezzo, Skema Barcellona Star.K), ho iniziato ad avere qualche dubbio. (nonostante visivamente sia molto molto bello)

Al netto della stabilità dimensionale, che non conosco (è stato montato qualche mese fa, troppo presto per notare eventuali
variazioni dimensionali (si stringe o si allarga), ciò che mi perplime maggiormente è che nonostante abbia un tappetino insonorizzante integrato, se il fondo non è PERFETTAMENTE livellato, ogni minima imperfezione si trasforma in suono sordo (ed orrendo) al calpestio, tipico di una doga che non tocca totalmente sul pavimento sottostante. Un vero e proprio ciock, che non ci sarebbe, se non altro non a questo livello, con un LVT classico, essendo più morbido.
Per sottofondo non livellato intendo una piastrella con uno spigolo più in alto rispetto alle altre, che quindi "alza" l'eventuale doga SPC. Andrebbero rasate tutte le piastrelle, un lavoraccio. (a meno che non esistano, da noleggiare, levigatrici automatiche, tipo la macchina per la cera del parquet, ne noleggio una, e spiano tutte le imperfezioni in una giornata)

Sarà la maxidoga (180cm) ad amplificare il problema ? Doghe più corte sono preferibili ?

Questo mi fa pensare che forse un parquet (3mm, il 4 costerebbe almeno 2.5 in più rispetto l'SPC), parquet vero, non un laminato, con posa INCOLLATA non avrebbe di questi problemi ?
Escludo un parquet flottante per il medesimo motivo: se il sottofondo non è perfettamente in piano, ci sarebbe il rumore sordo della doga che non tocca.

Idee ? Suggerimenti ? Nel caso di posa flottante (SPC o parquet), nei cambi di stanza è obbligatorio mettere il giunto di separazione sotto la porta o posso fare un unico enorme ambiente ? Perchè il giunto mi fa schifo.

Ciao, hai scelto?
Ho il tuo stesso dilemma