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rimozione o taglio del controtelaio in ferro per nuovi infissi?

#1
Buongiorno a tutti, volevo un consiglio riguardo la mia situazione.
Devo ristrutturare interamente un appartamento in condominio , in zona climatica B (Catania, anche se il mio appartamento dal lato nord-ovest affaccia su un bosco, quindi può fare abbastanza freddo in inverno, ma sempre non meno di 7 gradi circa).
Voglio cambiare gli infissi attuali: anni 80, alluminio a taglio freddo su controtelaio metallico in ferro, con cassonetto integrato e "velina" all'esterno (una fascia in metallo abbastanza ampia che si vede in corrispondenza del cassonetto sul lato esterno, sopra l'avvolgibile).

Essendo in condominio a) devo mantenere il decoro architettonico e b) non posso intervenire facilmente sulle finestre dall'esterno, perché da un lato affacciano su strada condominiale, al secondo e ultimo piano (ma non vorrei dover ricorrere a un ponteggio) e dall'altro affacciano su giardini privati.

Mi sono fatto fare dei preventivi da tre ditte di serramenti (rivenditori finstral, oknoplast, korus; sembrano tutti esperti e affidabili): tutti mi dicono che è fattibile chiedere all'impresa (che devo ancora cercare) di tagliare il controtelaio metallico eliminando solo la parte interna e lasciando al suo posto quella esterna, per poi installare un nuovo monoblocco termico "in ristrutturazione" (quindi un mezzo controtelaio). Da quel che ho capito, questa sarebbe la soluzione ideale per eliminare il ponte termico del controtelaio metallico. Mi dicono che non tutte le imprese lo fanno, ma che hanno esperienza in questo tipo di lavoro che dovrebbe svolgersi senza problemi.

Su consiglio del mio tecnico, però, mi sono rivolto ad un serramentista artigiano che tratta serramenti in alluminio, per chiedergli un preventivo e chiedergli se lui si occupa in prima persona di questa operazione di rimozione del mezzo controtelaio. Lui mi dice che non se ne occupa e mi sconsiglia assolutamente questa operazione: mi dice che c'è un rischio molto alto di danneggiare anche la parte esterna e di dover poi intervenire dall'esterno con ponteggi e quant'altro per rimediare al danno. Mi dice che non si sa come sono stati murati con le zanche i controtelai e che tagliando la parte interna potrebbe venir via anche quella esterna. Mi dice che se provo a rimuovere il controtelaio "scateno la terza guerra mondiale" e mi propone invece di intervenire coibentando il cassonetto e con la messa in posa (parla di posaclima, dice di essere certificato) del nuovo telaio sul vecchio controtelaio, curando l'isolamento nelle giunzioni etc. Ammette che in questo modo rimane un ponte termico, e mi dice che si può rimediare coprendo all'interno il controtelaio con il cartongesso.

Dopo averci parlato, anche il mio tecnico (ingegnere edile) mi sconsiglia l'operazione (che ovunque però leggo essere la più consigliata, e sulla cui fattibilità le ditte di serramenti che ho consultato mi rassicurano). Mi sconsiglia di correre il rischio di danneggiare la facciata e di dover poi intervenire per rimediare al danno.

A chi mi devo affidare? A chi mi dice che l'operazione è fattibile o a chi mi mette in guardia dal rischio di danneggiare la facciata?

Aggiungo che la mia esigenza primaria è l'isolamento acustico (anche se al momento non ho problemi di rumore, perché la zona è silenziosa, ma sto scegliendo appositamente infissi con prestazioni acustiche elevate per prevenire qualsiasi problema futuro, ad esempio cani che abbaiano o vicini molesti).
Secondo voi, la riqualificazione del foro finestra (coibentazione del cassonetto e posa di un nuovo telaio sul vecchio controtelaio) rischia di vanificare le prestazioni acustiche dei serramenti? Oppure il problema è solo il ponte termico (che comunque, essendo in zona B, non dovrebbe essere elevato)?

Ho valutato anche la possibilità di intervenire con il taglio lungo il perimetro del controtelaio, senza rimozione, come da manuale posaclima, ma nel mio caso rimane comunque il cassonetto in lamiera collegato al controtelaio. Le ditte di serramenti mi dicono che posso chiedere all'impresa di fare il taglio ma che loro lo sconsigliano, dato che rimarrebbe comunque il cassonetto (non capisco se si può tagliare anche quello).

Allego foto dei serramenti attuali e della facciata.

Spero che mi possiate consigliare! Grazie mille in anticipo a chiunque avesse consigli o esperienza a riguardo.
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Re: rimozione o taglio del controtelaio in ferro per nuovi infissi?

#2
Ciao premetto che non sono un serramentista..

Gli infissi sembrano relativamente moderni non anni 80..

Nel mio alloggio ho provveduto personalmente alla sostituzione degli infissi, avevo vecchi infissi in ferro anni 70 con relativo telaio di ferro..

Vedo che come me hai i marmi fuori, probabilmente il telaio è in appoggio al marmo..

Nel mio caso e credo anche nel tuo non è possibile smurare le zanche o meglio si lo puoi fare ma oltre a farti un "censured" quanto una capanna, rischi con il demolitore di danneggiare i marmi, la cosa migliore è semplicemente tagliare i telai, lasciare le sacche, ed infine tagliarle a filo muro per quanto possibile, ali massimo con 2 mazzate le pieghi..

Ci ho messo più tempo a fare questa operazione che posare i 13 infissi, il problema che fai fuori un mucchio di dischi del flessibile..

Logicamente non è tanto il danno che fai fuori ma dentro, dovrai stuccare la spalletta che inevitabilmente salterà..

So per certo che esiste un attrezzo apposta per questa operazione, è semplicemente una fresa con disco del flessibile, il funzionamento è simile ad una biscottatrice per legno, strano che i serramentisti che hai sentito ne siano sprovvisti..

Spero di esserti stato utile