Mi stavo perdendo questa bella discussione
Purtroppo per certi aspetti è il solito piagnucolare italiano; in natura chi non si adatta muore, perché dovrebbe essere diverso nella quotidianità?
Se ogni volta, prima di fare scelte lungimiranti ci preoccupiamo di qualcuno, saremmo rimasti all'età della pietra!
Nel mondo del serramento quindi, o ci si adatta al cambiamento o...AMEN!
Non entro nel merito delle statistiche perché poco m'interessano, ma sicuramente sarei curioso, come Salvo, di capire come l'alluminio/legno rientri in certe zone, ma pazienza, le solite cose all'italiana, così come c'è gente che ha sostituito il portone d'ingresso, qualche m2 di superficie e abbia portato in detrazione oltre 5.000 €, perché magari apre la porta con un fischio, al pari di chi ha sostituito i serramenti in un appartamento, ma con più m2 di superficie; da un punto di vista del contenimento dei consumi e delle emissioni parliamo di volumi diversi. Non entro nel merito della normativa, perché sarebbe solo chiacchiericcio, essendo noi comuni mortali che non hanno voci in capitolo, ma come è stato già sottolineato, sarebbe bastato poco per fare davvero efficienza...Ma come sempre, le solite cose all'italiana.
Ah, sul serramento in alluminio, non serve mica la luna per stare intorno a 1,5 W/m2K...se continuiamo a proporre il 50 taglio termico, allora il limite più grande è nelle nostre menti. Altra puntualizzazione... Se l'involucro è progettato con cognizione di causa, funziona bene anche d'estate, quindi sfatiamo il mito che lungo la costa non serve coibentare...Serve, ancor di più che in montagna. Non servirà il triplo vetro, ma il minimo sindacabile dovrebbe essere un selettivo, così come nel resto d'Italia il basso emissivo.
Ovviamente per il serramento mi preoccuperò della schermatura, o come dice Salvo il DPR 59/09 nessuno l'hai mai sentito nominare?!
Se solo si rispettassero le norme il CT metallico piuttosto che il davanzale passante scomparirebbero...eppure ogni qual volta accenno a queste pecche genero sgomento tra i più!
Se solo si rispettassero le norme molte soluzioni dovrebbero scomparire, vedi il cassonetto per l'acustica e/o per la tenuta all'aria.
Come vedete tutto sarebbe già possibile da domani, ma spesso i professionisti peccano di presunzione, e progettano come si è sempre fatto. Ora, se è vero che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, già la messa in opera di un buon progetto sappiamo bene come va a finire, immaginate la messa in opera di un progetto fatto alla ca**o di cane; e...
Io credo che basterebbe poco per fare le cose come già si fanno altrove, in Austria o Germania come già detto, ma anche in Alto Adige.
Basterebbe che chi legifera sia preparato;
Che chi progetta sia all'altezza;
Che chi mette in opera sia qualificato;
E infine un terzo che controlli a campione.
E se qualcuno ha sbagliato?! PAGA! Ma paga per davvero, non all'italiana.
È davvero così difficile?
Altra considerazione...dove s'è mai visto che chi riqualifica ha parametri più stringenti di chi realizza ex-novo? Ma che po***ata è questa?
Per quanto i valori siano larghi, ma qual è la logica in questo?
E infine, anche in Alto Adige i falegnami di fronte all'obbligo di parametri stringenti erano sicuri che di li a poco avrebbero chiuso...altro che chiusi! Oggi vivono in un altra realtà, talmente tranquilli che nemmeno si preoccupano di andare oltre provincia a lavorare!
Il discorso non è semplice, richiederebbe davvero una giornata per essere trattato, ma credo che ognuno di noi sia artefice del proprio destino...non sempre cambiare significa migliorare, ma per migliorare bisogna necessariamente cambiare!
Ho risposto in disordine, non me ne volete
Ps Da me il 65% non è proprio recepito. Sono felice perché vuol dire che non stiamo lavorando per il 50-65%, ma preoccupato perché questa è mancanza di liquidità...
Alessandro, mi spieghi meglio la storia del PVC?!
Le finestre non sono MORTADELLA.
Le finestre non si comprano al Kilogrammo.
Le finestre risolvono un tuo specifico problema.
La posa in opera incide per il 75% sulla risoluzione.