Chi leggesse la risoluzione n.25/e dell'agenzia delle entrate del 6/3/2015 potrebbe pensare che il titolo del post sia ironico: invece non è cosi.
Si devono prima digerire le quattro pagine di geroglifici e di contorsionismi, ma, alla fine, viene chiaramente espresso che il valore dei beni significativi, nel caso dei serramenti COMPRENDE la manodopera di produzione e non si limita al solo costo delle materie prime, come invece buona parte dei produttori di serramenti ha sin qui inteso, al fine di assoggettare l'intera fornitura all'aliquota agevolata.
Si mette pertanto uno stop alla assurda situazione per la quale il trattamento IVA dello stesso bene, venduto allo stesso soggetto e per lo stesso tipo di lavoro edile, era differente a seconda che lo si comprasse da un produttore (che applicava l'IVA agevolata su tutta la fornitura, ritenendo il valore del bene significativo limitato alla componente 'materie prime') o da un rivenditore (il quale, applicando la doppia aliquota e in presenza di una fattura di acquisto del produttore, si trovava a dover applicare anche una quota di IVA al 22%).

Ovviamente, se questa risoluzione verrà adottata nel caso di controlli sulle dichiarazioni IVA pregresse, c'è il rischio che si aprano un bel po' di contenziosi.

confermano quello che ho sempre sostenuto.