Ciao,
sono nuovo di questo forum.
Vorrei raccogliere delle informazioni chiare su quanto concerne l'usufrutto.
In pratica ho due immobili a mio nome: in uno dei due ho la residenza e ci abito, nell'altro ha la residenza e ci abita mia madre.
Al momento dell'acquisto, Ottobre 2005, nessun dei due notai coinvolti nella compra-vendita ci ha consigliato di fare l'usufrutto sulla mia seconda casa che, di li a pochi giorni, sarebbe diventata residenza di mia madre.
(E' anche probabile che facemmo questo per degli sgravi fiscali, vincolando la casa per 5 anni o qualcosa del genere).
Comunque, ora ci siamo decisi a fare questo usufrutto in quanto il semplice comodato d'uso nel Comune di Ancona non sevre a evitare ICI (cosa per esempio valida in altri Comuni) ma solo ad avere una riduzione dell'aliquota sul pagamento per la seconda casa dal 9 al 4 per mille.
Ho fondamentalmente due dubbi:
1) l'atto dell'usufrutto è uan donazione? Due notai mi hanno detto così, ma a me suona ancora strana questa cosa. C'è una legge relativa che ne spiega il funzionamento?
2) è necessario rivolgersi ad un notaio per l'atto o basta depositare una scrittura privata autenticata (autenticata da chi?) presso l'ufficio del Catasto (o Conservatoria? sono la stessa cosa?)
Con la scrittura autenticata immagino si vadano a risparmiare bei soldoni.
Grazie per l'aiuto
Davide
Re: usufrutto: atto notarile o scrittura privata?
#2se la cessione del diritto di usufrutto è fatta a titolo gratuito si (art. 769 del codice civile). In quanto donazione va fatta necessariamente per atto pubblico a pena di nullità (art. 782 del codice civile).Elbravodelsolar ha scritto: 1) l'atto dell'usufrutto è uan donazione?
Se invece l'usufrutto fosse ceduto dietro pagamento di un prezzo non si tratterebbe di una donazione e in teoria sarebbe sufficiente la scrittura privata autenticata (sempre dal notaio of course ) ma l'atto sarebbe decisamente più oneroso dal punto di vista fiscale.
Re: usufrutto: atto notarile o scrittura privata?
#3Certamente, infatti se, come presumo, hai chiesto l'agevolazione prima casa ai fini dell'imposta di registro, nell'atto hai sicuramente dichiarato (cito da altro sito):Elbravodelsolar ha scritto:In pratica ho due immobili a mio nome: in uno dei due ho la residenza e ci abito, nell'altro ha la residenza e ci abita mia madre.
Al momento dell'acquisto, Ottobre 2005, nessun dei due notai coinvolti nella compra-vendita ci ha consigliato di fare l'usufrutto sulla mia seconda casa che, di li a pochi giorni, sarebbe diventata residenza di mia madre.
(E' anche probabile che facemmo questo per degli sgravi fiscali, vincolando la casa per 5 anni o qualcosa del genere).
•di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove sorge l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
Quindi presumo che i notai hanno correttamente operato in tuo favore
Per non perdere tale agevolazione sull'imposta di registro, ti sei anche impegnato nell'atto a non vendere o donare l'abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto; nel caso avessi alienato la proprietà in questi cinque anni, avresti dovuto, entro un anno da questa cessione, riacquistare un altro immobile da adibire a tua abitazione principale.
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)
Re: usufrutto: atto notarile o scrittura privata?
#4Grazie per le risposte.
E per quato riguarda il mio secondo dubbio?
Diciamo che la donazione di usufrutto verrebbe fatta da me (proprietario) a mia mamma (corrente residenziata / futura usufruttuaria). Non ho assolutamente intenzione di richiedere denaro a mia madre per donarle l'usufrutto: devo per forza passare tramite notaio (2500-3000 € di atto) o posso fare una scrittura privata autenticata da depositare all'agenzia del territorio (correggetemi se sbaglio)?
Che cosa si intende per "va fatta necessariamente per atto pubblico a pena di nullità (art. 782 del codice civile)."?
Grazie
Ciao
E per quato riguarda il mio secondo dubbio?
Diciamo che la donazione di usufrutto verrebbe fatta da me (proprietario) a mia mamma (corrente residenziata / futura usufruttuaria). Non ho assolutamente intenzione di richiedere denaro a mia madre per donarle l'usufrutto: devo per forza passare tramite notaio (2500-3000 € di atto) o posso fare una scrittura privata autenticata da depositare all'agenzia del territorio (correggetemi se sbaglio)?
Che cosa si intende per "va fatta necessariamente per atto pubblico a pena di nullità (art. 782 del codice civile)."?
Grazie
Ciao
Re: usufrutto: atto notarile o scrittura privata?
#5Allora, leggendo e rileggendo, quel che ho capito è che nel mio caso, e cioè donazione gratuita (non chiederei soldi a mia madre), devo agire tramite atto pubblico (e vallo a capire che "atto pubblico" è un termine di Diritto che implica un suo mondo!!) che va "redatto, con le prescritte formalità, da un funzionario pubblico o da un privato che esercita una funzione pubblica (ossia da quello che in certi ordinamenti è denominato pubblico ufficiale), al quale l'ordinamento ha attribuito la relativa potestà." (wikipedia)susi ha scritto:In quanto donazione va fatta necessariamente per atto pubblico a pena di nullità (art. 782 del codice civile).Elbravodelsolar ha scritto: 1) l'atto dell'usufrutto è uan donazione?
E' tutto esatto?
Ho scappatoie al notaio?
In un sito (http://www.vincenzobrancatisano.it/articoli/notaio.htm) leggo però che, secondo l'articolo 1350 del Codice Civile, "si fanno per atto pubblico o per scrittura privata i contratti che costituiscono, modificano o trasferiscono il diritto di usufrutto sui beni immobili".
Quindi? Atto pubblico (=notaio e spese) oppure scrittura privata (=meno spese? non notaio?)?
Grazie
Davide