Ok, la telenovela casa DA&GC continua... e oggi si arricchisce del capitolo cucina.
quasi per caso, tornando verso casa ci siamo andati da un negoziante che rimane sulla strada, completamente impreparati (non avevo manco la piantina; poco male visto che ormai la conosco a memoria).

abbiamo scoperto che è praticamente un monomarca; tratta ALNO (che conosco bene) e la relativa sottomarca, WELLMANN (che, francamente, non ho mai sentito)

l'impressione del venditore è stata senz'altro buona; ci ha ascoltato per una buona mezz'ora, ci ha fatto un paio di domande per aggiustare il tiro, ci ha fatto fatto fare il giro dell'esposizione non fine a se stessa ma per capire tipologia ed esigenze e alla fine ci ha fatto un'ipotesi di composizione e chiesto un budget di spesa, chiedendo poi di ripassare tra una settimana per la proposta.

ora al di là dell'impressione sul venditore (che senz'altro è importante, ma non è quello che compro...) mi rimangono un po' di domande

- la prima, scontata, è sulla marca. qualcuno la conosce?
- la struttura della cucina è tutta in truciolare, e fin qui mi sta bene; fare i cassoni in multistrato costa un botto. rimango un po' perplesso sulla scelta del laminato per le ante. avevamo specificato che la cifra che avevamo indicato poteva essere sforata se ne fosse valsa la pena... ma il venditore ha ribadito che - secondo lui - il laminato era il materiale meno pregiato ma più "di sostanza" e che, volendo privilegiare questo aspetto, sarebbe stato meglio allocare extra budget a elettrodomestici e al piano di lavoro
- in assoluto mi sembra che il preventivo di massima su cui ci siamo allocati sia relativamente bassino.
12.000 euro per 5 metri di basi, 3 di pensili e due colonne (forno e dispensa) non sono un po' pochini per una cosa di buona qualità?

dave4mame ha scritto: ma il venditore ha ribadito che - secondo lui - il laminato era il materiale meno pregiato ma più "di sostanza" e che, volendo privilegiare questo aspetto, sarebbe stato meglio allocare extra budget a elettrodomestici e al piano di lavoro
- in assoluto mi sembra che il preventivo di massima su cui ci siamo allocati sia relativamente bassino.
12.000 euro per 5 metri di basi, 3 di pensili e due colonne (forno e dispensa) non sono un po' pochini per una cosa di buona qualità?

mi trovo abbastanza daccordo. Ma deve soddisfare le tue esigenze. Se le tue esigenze sono di avere un'anta che resista piuttosto bene alla luce, detergenti, vapore, graffi il laminato (che probabilmente in realtà è un melamminico con barriera ma non soffermiamoci) potrebbe essere la scelta più corretta. Devi comunque primariamente vedere l'anta se ti piace e ti soddisfa perchè se non ti appaga esteticamente non è la cucina per te. Comunque pure io sono dell'idea di "spostare" l'asticella verso magari degli elettrodomestici che ti aiutino nel quotidiano... addirittura se servisse valuterei anche il top.
La seconda frase sembra un po' la pubblicità della scoda. Premesso che le cucine non si comprano a metro lineare e che non ha senso senza un preventivo più che dettagliato parlare di prezzi totali ci sono dei prodotti che costano di più ma non sono per forza "migliori" in senso assoluto ma magari appagano l'estetica, l'occhio, il design.
Una ragazza del forum una volta ha fatto un buon paragone che non ricordo bene ma era simile a questo: la seta è un tessuto molto costoso. Non è per forza adatto ad ogni situazione per il fatto che sia costoso anzi è notoriamente delicato e non tiene molto caldo: se devi andare in montagna meglio un maglione in lana, ma se devi andare a cerimonia magari ti serve la seta... un po succede simile con le cucine.

qsecofr ha scritto:

dave4mame ha scritto: ma il venditore ha ribadito che - secondo lui - il laminato era il materiale meno pregiato ma più "di sostanza" e che, volendo privilegiare questo aspetto, sarebbe stato meglio allocare extra budget a elettrodomestici e al piano di lavoro
- in assoluto mi sembra che il preventivo di massima su cui ci siamo allocati sia relativamente bassino.
12.000 euro per 5 metri di basi, 3 di pensili e due colonne (forno e dispensa) non sono un po' pochini per una cosa di buona qualità?

mi trovo abbastanza daccordo. Ma deve soddisfare le tue esigenze. Se le tue esigenze sono di avere un'anta che resista piuttosto bene alla luce, detergenti, vapore, graffi il laminato (che probabilmente in realtà è un melamminico con barriera ma non soffermiamoci) potrebbe essere la scelta più corretta. Devi comunque primariamente vedere l'anta se ti piace e ti soddisfa perchè se non ti appaga esteticamente non è la cucina per te. Comunque pure io sono dell'idea di "spostare" l'asticella verso magari degli elettrodomestici che ti aiutino nel quotidiano... addirittura se servisse valuterei anche il top.
La seconda frase sembra un po' la pubblicità della scoda. Premesso che le cucine non si comprano a metro lineare e che non ha senso senza un preventivo più che dettagliato parlare di prezzi totali ci sono dei prodotti che costano di più ma non sono per forza "migliori" in senso assoluto ma magari appagano l'estetica, l'occhio, il design.
Una ragazza del forum una volta ha fatto un buon paragone che non ricordo bene ma era simile a questo: la seta è un tessuto molto costoso. Non è per forza adatto ad ogni situazione per il fatto che sia costoso anzi è notoriamente delicato e non tiene molto caldo: se devi andare in montagna meglio un maglione in lana, ma se devi andare a cerimonia magari ti serve la seta... un po succede simile con le cucine.

Per piacere, soffermati pure sul "melamminico con barriera", visto che buona parte delle ante che vengono descritte come laminato, nella scheda tecnica sono riportate come fogli di carta melamminica.

... solo che se avevo detto di non soffermarsi significava che io non avevo voglia di soffermarmi perchè l'argomento è considerato dai più abbastanza palloso (e poi le differenze tecniche pur presenti ai fini pratici non sono enormi a livello di anta almeno). Tra l'altro l'ho scritto mille volte: solo che obiettivamente manca una guida definitiva ed una ricerca diventa impegnativa.

Fen così:
https://drive.google.com/file/d/0B0uruY ... sp=sharing

Questo è un estratto di una piccola guida ai materiali scritta per "Walter"
Spero si capisca.... è abbastanza alla "Bignami".

anzitutto grazie per i chiarimenti.
diciamo che, essendo approdato in terra veneta da qualche annetto ormai davo per scontato di rivolgermi a un produttore italiano... sono rimasto un po' spiazzato
tuttavia, dei 4-5 modelli che ho visto di questa marca hanno fatto un'ottima impressione, molto... teutonica; linee pulite, poco spazio alla carinerie.

circa i materiali... beh.
la soluzioni che abbiamo visto (cassoni e pensili bianchi opachi, basi effetto rovere una, faggio l'altra), unitamente alle linee pulite ci sono sembrate assai gradevoli.
ovvio che non sono sono un esperto, ma per rendersi conto che non è legno bisogna toccarlo.
il mio dubbio era più che altro sulla "durata"... ma, se ho ben capito, ovvero che dura tanto quanto il legno e che è più facile da pulire, allora beh.. è la scelta giusta per noi.

sulla skoda... assegni involontariamente un altro punto al venditore.
noi pensavamo anche di non prendere tutti i 5 metri di lunghezza (e i 2.70 dell'altra parete) ma è stato lui per primo a dirci che aino (e wellmann) non vendono al metro.
poi sia ben chiaro; non è che "voglio pagare di più" . diciamo che preferirei evitare di pagare poco e ottenere poco.
per intenderci; preventivi (per la verità abbastanza generici) di altri produttori erano stati un tantinello più alti.


a, dimenticavo.
un altro punto su cui ci sono crollate le (poche) certezze è il piano di lavoro.
davamo per scontato di spendere qualcosa di più per quello, ma non avevamo le idee ben chiare.
avuta conferma che il corian non faceva per noi (bellissimo ma non così resistente), pensavamo di puntare o al fenix se non all'okite (o similare).
ci è stato invee proposto un "materiale di derivazione industriale", (di cui, ovviamente, mi sono scordato il nome) che ha bene o male le stesse caratteristiche, ma con un costo più basso.
può essere?

per essere chiari il mercato Italiano non ha bisogno di alcun produttore tedesco ne per inseguire il prezzo ne per inseguire il top di gamma come peraltro in Germania si capovolge la situazione. Ci sono dei rivenditori italiani di cucine tedesche, pochi appunto, va bene: ma non è il fatto di vendere un marchio tedesco che da la "forza": se il rivenditore è bravo sarà bravo con i marchi italiani come con le ditte tedesche e viceversa.

Top. Sostanzialmente il laminato costa poco, poco di più costa il Fenix, poi si entra nell'ambito dei quarzi: qui ce ne sono anche di molto bassi di prezzo ma più che altro sono prezzi legati a promozioni in ogni caso spesso su questi materiali il rivenditore riesce a servirsi localmente dal marmista con un qualche risparmio comunque sostanzialmente si va da poco più di un laminato al quadruplo. Ecco: il grosso (percentualmente) del mercato si chiude pressochè qua: in "nicchia di mercato ma in crescita" ci sono materiali imho anche più performanti (se lavorati bene) del quarzo ma costano un botto (...sto pensando alle mille ceramiche che si affacciano sul mercato ultimamente) però si sale a più infinito. Di prezzo similare mediamente al quarzo ci sono gli stratificati HPL: esteticamente imho sono molto belli ma comunque alla fine resistono come un HPL normale (...che non è per nulla male peraltro... però l'hpl sottile costa decisamente meno). Poi che incide moltissimo sul costo del top sono le lavorazioni: se prendi un laminam/kerlite che va supportato e risvoltato oppure se ti fai fare un lavello integrato in fenix o in corian chiaramente i prezzi salgono e di molto.

dave4mame ha scritto: noi pensavamo anche di non prendere tutti i 5 metri di lunghezza (e i 2.70 dell'altra parete) ma è stato lui per primo a dirci che aino (e wellmann) non vendono al metro.

nessuno vende al metro. Per questo si va malissimo a fare paragoni. Dipende da cosa uno ti mette dentro sulla cucina. Magari "l'italiano" s'è tenuto figo con i cestoni ergonomici ed il tedesco t'ha messo 2 ante e con quello che gli avanzava t'ha dato n'altro metro di cucina. Comunque la bravura del rivenditore consiste anche nell'immedesimarsi nelle esigenze della coppia che sta acquistando la cucina e nel capire se alla coppia interessa di più un dato impatto estetico oppure magari è interessato ad avere 10 dispense. Fossi io venditore per esempio non riuscirei a venderne una di cucina perchè trovo il 90% delle penisole comprate dagli italiani degli ingombranti trespoli per pappagalli....ed invece vanno alla grande e piacciono una cifra.

qsecofr ha scritto:... solo che se avevo detto di non soffermarsi significava che io non avevo voglia di soffermarmi perchè l'argomento è considerato dai più abbastanza palloso (e poi le differenze tecniche pur presenti ai fini pratici non sono enormi a livello di anta almeno). Tra l'altro l'ho scritto mille volte: solo che obiettivamente manca una guida definitiva ed una ricerca diventa impegnativa.

Fen così:
https://drive.google.com/file/d/0B0uruY ... sp=sharing

Questo è un estratto di una piccola guida ai materiali scritta per "Walter"
Spero si capisca.... è abbastanza alla "Bignami".

Grazie.

qsecofr ha scritto:per essere chiari il mercato Italiano non ha bisogno di alcun produttore tedesco ne per inseguire il prezzo ne per inseguire il top di gamma come peraltro in Germania si capovolge la situazione. Ci sono dei rivenditori italiani di cucine tedesche, pochi appunto, va bene: ma non è il fatto di vendere un marchio tedesco che da la "forza": se il rivenditore è bravo sarà bravo con i marchi italiani come con le ditte tedesche e viceversa.

no, non fraintendermi.
una grossa fetta delle cucine vendute in italia è prodotta nel triveneto; vivendoci davo per scontato che ne avrei comprata una "a zero chilometri"; questa qui è stato il classico "imprevisto" (anche perchè, a essere sinceri, avevamo un mente linee abbastanza diverse)

Top. Sostanzialmente il laminato costa poco, poco di più costa il Fenix, poi si entra nell'ambito dei quarzi: qui ce ne sono anche di molto bassi di prezzo ma più che altro sono prezzi legati a promozioni in ogni caso spesso su questi materiali il rivenditore riesce a servirsi localmente dal marmista con un qualche risparmio comunque sostanzialmente si va da poco più di un laminato al quadruplo. Ecco: il grosso (percentualmente) del mercato si chiude pressochè qua: in "nicchia di mercato ma in crescita" ci sono materiali imho anche più performanti (se lavorati bene) del quarzo ma costano un botto (...sto pensando alle mille ceramiche che si affacciano sul mercato ultimamente) però si sale a più infinito. Di prezzo similare mediamente al quarzo ci sono gli stratificati HPL: esteticamente imho sono molto belli ma comunque alla fine resistono come un HPL normale (...che non è per nulla male peraltro... però l'hpl sottile costa decisamente meno). Poi che incide moltissimo sul costo del top sono le lavorazioni: se prendi un laminam/kerlite che va supportato e risvoltato oppure se ti fai fare un lavello integrato in fenix o in corian chiaramente i prezzi salgono e di molto.

no, niente di tutto questo; pensavamo al classico lavello in acciao, di buona marca (franke è a un tiro di schioppo da dove abito...), montato in modo tradizionale.
non volevo però scendere a (troppi) compromessi sul top; avevo in mente kerlite o uno dei mille cloni... e invece mi ha prospettato sto..."coso" di cui non ricordo nemmeno il nome

kerlite costa non poco. tanto per il materiale ma tantissimo per la lavorazione non facile.
in ogni caso fatti dire cosa è perchè si fanno tante chiacchere e pensieri su sti top.

So che vi farò inc@cchiare, ma la pubblicità di cui discutete da stamattina.. non è della skoda.

https://www.youtube.com/watch?v=PQMxs6AkWh4

Però questo fa ancora più meditare sul pensiero di Q per le marche

qsecofr ha scritto: Comunque la bravura del rivenditore consiste anche nell'immedesimarsi nelle esigenze della coppia che sta acquistando la cucina e nel capire se alla coppia interessa di più un dato impatto estetico oppure magari è interessato ad avere 10 dispense. Fossi io venditore per esempio non riuscirei a venderne una di cucina perchè trovo il 90% delle penisole comprate dagli italiani degli ingombranti trespoli per pappagalli....ed invece vanno alla grande e piacciono una cifra.

OT:
Ahah!!! Mitico Q!!! Io ho "discusso" anche ieri con l'arredatrice perché, problemini di disposizione a parte, la penisola lunga 180cm su parete larga 288 proprio non mi va giù (sarò di gusti tradizionali ma in realtà non la vorrei proprio, soprattutto lì dov'è.. e poi mi piacciono le cucine che sembrano cucine )... e invece alla fine ha convinto il mio compagno a lasciare la disposizione così com'è "corrompendolo" con l'inserimento di un elettrodomestico più tecnologico (che pagheremo salato!).
Trovandomi in minoranza mi sono arresa ma non sono affatto convinta.

qsecofr ha scritto:kerlite costa non poco. tanto per il materiale ma tantissimo per la lavorazione non facile.
in ogni caso fatti dire cosa è perchè si fanno tante chiacchere e pensieri su sti top.

è quello che ci ha detto subito il tipo... evidentemente avevamo la faccia da barboni. lo sapevo che non sarei dovuto andare in jeans e felpona

in realtà io ho sparato kerlite perchè era l'unico prodotto sintetico che conoscevo.
sapevo dei costi di lavorazione, ma partivo dal presupposto - evidentemente errato - che non volendo il lavello a filotop sarebbero stati relativamente bassi... mi pare di capire che non ho le idee ben chiare.
quello che a me sarebbe "bastato" è una superficie resistente, magari senza giunture (poi sa dio come possono fare a passare un piano da 4 metri e 40 dalle scale.); se possibile fredda al tatto.
che alternative avrei?

Posso chiederti perché hai scartato il corian? Che non costa certo meno della kerlite.. ma è davvero senza giunture (se hai più di 3 metri di piano anche nella kerlite vedi la giuntura.. nel corian no, viene trasportato a pezzi e lavorato in loco).

formen ha scritto:So che vi farò inc@cchiare, ma la pubblicità di cui discutete da stamattina.. non è della skoda.

https://www.youtube.com/watch?v=PQMxs6AkWh4

Però questo fa ancora più meditare sul pensiero di Q per le marche

penso avessimo in mente tutti quella
in realtà non è che io "voglia spendere di più"; men che meno penso che valga il concetto per cui "costa di più -> vale di più" (a riprova la discussione feroce con i venditore di materassi).
diciamo però che ci sono oggettivamente dei limiti sotto i quali è impossibile andare senza scendere a compromessi con la qualità.
che ci può anche stare, beninteso; basta capire quali sono i limiti e quali i compromessi.