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Pubblicità e passaparola aziende cucina

#1
Abbiamo più volte detto che il bravo mobiliere lo si riconosce per la serietà ma soprattutto per il nome che si è fatto in città attraverso il passaparola di amici e conoscenti. Come è stato detto da qualcuno quelli che rimangono a galla in periodo di crisi sono quelli che si sono fatti una reputazione per la loro bravura e serietà.
Lo stesso discorso non si potrebbe trasferire alle aziende di cucine ?
E' vero che per vendere una certa quantità di pubblicità su riviste, giornali internet devono pur farla, ma mi chiedo se come per i mobilieri per durare negli anni non conta di più la soddisfazione ed il passaparola della gente. Se mi sono trovata bene con una marca di cucine posso dirlo a tanti amici e conoscenti. Questo passaparola rappresenta una forte pubblicità. Oggi poi via internet il passaparola è notevolmente amplificato, per cui sui vari siti si può diffondere se la gente al di la delle belle immagini patinate da rivista, si sia trovata bene veramente con un marchio di cucine o ha avuto un mucchio di problemi.
In definitiva la pubblicità fa vendere nell'immediato ma il passaparola positivo ( anche via internet) fa vendere di più nel tempo. Cioè una pubblicità azzeccata fa vendere subito ma nel tempo non conta di più il riscontro del prodotto anche da un punto di vista qualitativo e funzionale.
Oppure gli italiani per un acquisto così importante si lasciano incantare solo dalla bella immagina o dalla bella donna che cucina?
Vorrei sapere cosa ne pensate?

#2
...nella visione mobiliere centrica, forse quella reale, questo non vale.
Io sento parlare bene di una marca , vado dal rivenditore della mia zona (se esiste) e risulta essere un emerito c*glione, oppure quel giorno gira storto, oppure... Risultato, non compro quella marca seppur consigliata!
Proprio oggi parlavo con 2 colleghi che stanno prendendo casa come me.
Uno a preso la cucina da un mobiliere perché ha trovato il marito (in gamba). L'altra, per sfiga, 2 visite su 2 ha trovato la moglie (stordita, a detta della mia collega) e ha comprato da un'altra parte.

#3
sono daccordo con te ma dal punto di vista delle cucine secondo me è diverso
una cucina la puoi valutare a distanza di alcuni anni ma nel frattempo le cose cambiano ( politiche aziendali, vendita del marchio, ecc) quindi non è detto che una cucina (es. la mia euromobil del 1992 ancora in ottimo stato anche dopo 2 traslochi ) comprata oggi ( aparte che non la fanno più) sia come era
non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace

#4
La vendita della cucina e' molto legata a chi si trova "in prima linea" come i rivenditori che devono gestire il contatto con il pubblico.
Nel settore auto, alta moda o quello alimentare, anche se trovi il commesso-venditore non proprio simpatico, di solito e' il marchio che conta piu' del rapporto, nel nostro settore funziona tutto al contrario.
Le stade sono comunque tante, anche se il branding e' ancora lontano!!
Vediamo un breve corso esplicativo :D :D !!!!

http://www.youtube.com/watch?v=k31VYpcjpuo

#6
Frankie il tuo post sembra una barzelletta :lol: :lol: Mi ha fatto morire dal ridere
Ma non si può confondere marchio di cucine con mobiliere . Dovrebbe essere la stessa azienda ad evitare che il proprio marchio scada andando in mani sbagliate.Se un'azienda riceve troppi reclami dai clienti serviti da un certo mobiliere, è chiaro che dovrà sostituirlo.
Questo discorso mobiliere da noi ha portato al fatto che un mobiliere ha la maggior parte dei marchi alti e buona parte dei medi.Molti senza esposizione. Insomma una sola persona vende la maggior parte delle ditte più note e/ di moda. Questo non è un bene nè per l'azienda nè per il cliente

#7
stephanenkov ha scritto:La vendita della cucina e' molto legata a chi si trova "in prima linea" come i rivenditori che devono gestire il contatto con il pubblico.
Nel settore auto, alta moda o quello alimentare, anche se trovi il commesso-venditore non proprio simpatico, di solito e' il marchio che conta piu' del rapporto, nel nostro settore funziona tutto al contrario.
Le stade sono comunque tante, anche se il branding e' ancora lontano!!
Vediamo un breve corso esplicativo :D :D !!!!

http://www.youtube.com/watch?v=k31VYpcjpuo

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
talvolta mi chiedo perché debba cambiare casa ogni 10 anni

#8
mah, spesso + che far pubblicità al marchio da amici/conoscenti ho sentito fare pubblicità al "mobiliere di fiducia", nonostante magari avesse totalmente cambiato i marchi trattati rispetto a quando loro avevano acquistato li...

#9
Solaria ha scritto:Questo discorso mobiliere da noi ha portato al fatto che un mobiliere ha la maggior parte dei marchi alti e buona parte dei medi.Molti senza esposizione. Insomma una sola persona vende la maggior parte delle ditte più note e/ di moda. Questo non è un bene nè per l'azienda nè per il cliente
Solaria ciò che è bene per un produttore di cucine sono gli €€€€€€.

Il mobiliere può anche non avere le cucine in negozio ma se fa un fatturato da paura all'azienda stai pur sicura che l'azienda stessa ne è ben contenta. :wink:
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

Re: Pubblicità e passaparola aziende cucina

#10
Solaria ha scritto:Abbiamo più volte detto che il bravo mobiliere lo si riconosce per la serietà ma soprattutto per il nome che si è fatto in città attraverso il passaparola di amici e conoscenti. Come è stato detto da qualcuno quelli che rimangono a galla in periodo di crisi sono quelli che si sono fatti una reputazione per la loro bravura e serietà.
Lo stesso discorso non si potrebbe trasferire alle aziende di cucine ?
E' vero che per vendere una certa quantità di pubblicità su riviste, giornali internet devono pur farla, ma mi chiedo se come per i mobilieri per durare negli anni non conta di più la soddisfazione ed il passaparola della gente. Se mi sono trovata bene con una marca di cucine posso dirlo a tanti amici e conoscenti. Questo passaparola rappresenta una forte pubblicità. Oggi poi via internet il passaparola è notevolmente amplificato, per cui sui vari siti si può diffondere se la gente al di la delle belle immagini patinate da rivista, si sia trovata bene veramente con un marchio di cucine o ha avuto un mucchio di problemi.
In definitiva la pubblicità fa vendere nell'immediato ma il passaparola positivo ( anche via internet) fa vendere di più nel tempo. Cioè una pubblicità azzeccata fa vendere subito ma nel tempo non conta di più il riscontro del prodotto anche da un punto di vista qualitativo e funzionale.
Oppure gli italiani per un acquisto così importante si lasciano incantare solo dalla bella immagina o dalla bella donna che cucina?
Vorrei sapere cosa ne pensate?
stai impostando uno studio di marketing per venderlo alle aziende? :D

Re: Pubblicità e passaparola aziende cucina

#11
Solaria ha scritto:.........
Vorrei sapere cosa ne pensate?

In realtà penso che o non hai nulla da fare o che sei piena di se..e mentali !!!!

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
I have climbed highest mountain
I have run through the fields
Only to be with you
Only to be with you
I have run I have crawled
I have scaled these city walls
Only to be with you
But I still haven't found
What I'm looking for

#12
a parte che non capisco in effetti cosa vuoi desumere da queste considerazioni (come diceva Gene Gnocchi in una mitica trasmissione degli anni '80 cui prodest? :lol:), sinceramente reputare che chi è rimasto a galla dopo un periodo di crisi è perchè è bravo e serio è una visione molto romantica di come funziona un mercato e non mi limito a considerare il settore mobili/cucine ma in generale. in secondo luogo dimentichi l'X factor, ovvero il prezzo che sia nel passaparola che nella soddisfazione sull'acquisto incidono molto. vedi i discorsi nell'altro topic sull'ikea: compri cassette della frutta ma le paghi poco quindi grande soddisfazione e passaparola a go-go :wink:

in definitiva cadono tutte le tue premesse...

#14
bayeen ha scritto: sinceramente reputare che chi è rimasto a galla dopo un periodo di crisi è perchè è bravo e serio è una visione molto romantica di come funziona un mercato e non mi limito a considerare il settore mobili/cucine ma in generale. in secondo luogo dimentichi l'X factor, ovvero il prezzo che sia nel passaparola che nella soddisfazione sull'acquisto incidono molto. vedi i discorsi nell'altro topic sull'ikea: compri cassette della frutta ma le paghi poco quindi grande soddisfazione e passaparola a go-go :wink:

in definitiva cadono tutte le tue premesse...
è si... in effetti solaria purtroppo il mercato è regolato da ben altre regole... la prima regola è quella che diceva kik: gli euri... per il mercato non è bravo chi ti da una cucina bella a pochi soldi ma a chi rimangono attaccati i soldi vendendoti cucine (sia belle che brutte). Inoltre un bel modello dura per una ditta una decina d'anni al massimo poi declina mentre a casa del cliente per esprimere un giudizio di "durata pura" devono passare almeno 15 anni... anche qui non tornano i conti.... inoltre ci sono ditte che conoscono magari 5 anni di gloria per poi cadere nell'abbandono per altri 5 anni, per poi fallire, per poi riaprire, per poi... eccetera eccetera...

ps: solaria...grazie...

#15
anche se il branding e' ancora lontano!!

Peccato alla fine il marchio dovrebbe avere importanza nella valutazione

Il mobiliere può anche non avere le cucine in negozio ma se fa un fatturato da paura all'azienda stai pur sicura che l'azienda stessa ne è ben contenta


Certo il fatturato non dovrebbe essere l'unico criterio di scelta del mobiliere a meno che non si tratta di segmenti molto bassi di mercato
sinceramente reputare che chi è rimasto a galla dopo un periodo di crisi è perchè è bravo e serio è una visione molto romantica di come funziona un mercato e non mi limito a considerare il settore mobili/cucine ma in generale.
Non è una mia opinione ma è quella di alcuni mobilieri del forum

Inoltre un bel modello dura per una ditta una decina d'anni al massimo poi declina mentre a casa del cliente per esprimere un giudizio di "durata pura" devono passare almeno 15 anni... anche qui non tornano i conti.... inoltre ci sono ditte che conoscono magari 5 anni di gloria per poi cadere nell'abbandono per altri 5 anni, per poi fallire, per poi riaprire, per poi... eccetera eccetera...
In effetti non mi riferivo al giudizio di un singolo modello ma a quello generale sulla ditta. Un modello può essere sostituito ma un giudizio positivo o negativo su una ditta rimane. Poi ci sono delle cucine dove i problemi si verificano subito e questo può costituire un passaparola negativo. Mi riferivo anche a ditte storiche che spendono tantissimo in pubblicità. Allora può succedere che la gente dica beh l'azienda X non è più quella di una volta perchè ho saputo che... ecc ecc. Allora credo che chi spenda tanti soldi di pubblicità senza dare una qualità decente potrebbe essere destinato al declino qundo con il tempo l'effetto positivo sulle vendite della pubblicità lascia il posto al feedback negativo della gente. Sono solo delle riflessioni di una persona esterna
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Certo ogni discorso è relativo ad una fascia di prezzo e di mercato. E' chiaro che benetton quando fa pubblicità non vuole competere con Armani. Ma se con il tempo la gente si accorge che i maglioni di benetton pagati a quel prezzo si sfonfano nei gomiti dopo 6 mesi, scoloriscono troppo presto nel lavaggio comincerebbe a riflettere se acquistarli o meno anche se la pubblicità ,i colori , le fantasie ed il prezzo sono molto accattivanti