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Re: Trattative in corso

#62
la russia fa testo a parte perchè solitamente fanno ritiro diretto ed ha anche dazi e comunque cambiano al rublo quindi il prezzo di listino da noi stampato gli risulta (come dovrebbe essere anche in italia francamente) un puro "numero" di partenza al fine di fare dei calcoli che portano a....
In francia un prezzo diremo "Sicilia" viene applicato dagli oltralpe pieno + tasse + trasporto + montaggio (solo trasporto dal negozio a casa acquirente) ma in zone tipo parigi eccetera: Dio vi scampi...
Scontato che il cliente possa comprendere che ci sono spese di trasporto dal rivenditore a casa sua ma altrettanto scontato che il costo che ha il rivenditore deve essere comprensivo di spese dal fornitore al negozio...Io capisco che il rivenditore potrebbe calcolare eccetera eccetera ma dal dire al fare...
Ripeto non è che sono convinto che questo sia il metodo migliore ma è quello che il mercato ha scelto a fronte di n motivazioni che spesso al privato sfuggono o vogliono farsi sfuggire.
piccolopepecuccioloeroico ha scritto:@Qsecofr
Non sono propriamente d'accordo, ma confrontarsi è sempre un piacere.
Certamente in un'ottica di trasporto nazionale e via terra è assolutamente corretto che aumentando la distanza, considerando località disagiate e camion dedicati, le spese aumentino, ma non così tanto (il 10% mi sembra parecchio) sicuramente anche la variazione repentina del fuel è un fattore rilevante... contemporaneamente però questa mi sembra un'ottica "limitata" (di quanto dovrebbe aumentare dunque se vendessi in Russia o in Australia?)... le spese di trasporto non possono essere un fattore giustificativo di politiche di prezzo così differenti anche tra rivenditori che distano poche decine di km.
Il secondo problema è che tali costi sono calcolabili a prescindere e non dovrebbero far parte del prezzo del prodotto che si acquista, né tanto meno essere considerati nel calcolo del margine del rivenditore... o meglio io ipotetico rivenditore potrei semplicemente inserirli nei costi di trasporto verso il cliente (se non voglio diminuire il mio guadagno), ma non ha alcun senso sostenere che il prodotto in sé costi di più... non è il prodotto a cambiare valore.
Ovvio che se io rivenditore siculo decido di vendere cucine friulane, dovrò considerare in partenza che quel prodotto specifico a me potrebbe costare di più, ma fa parte del rischio d'impresa...
Non so se sono riuscita a spiegarmi tanto bene, ma ho il marito che pressa e dobbiamo andare.
Buona giornata a tutti
Cristina
Pax tibi Marce

Re: Trattative in corso

#63
Comunque Qusecofr il tuo discorso non c'entra molto. Qui parliamo di listini trasparenti e non di altro. Se fosse necessario, ma non credo sinceramente, si potrebbe fare un listino per il nord, uno per il centro ed uno per il sud ( o un unico listino con coefficienti diversi) purchè sia TRASPARENTE
Concordo con chi dice che il servizio possa avere costi diversi a discrezione del rivenditore
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Trattative in corso

#64
Mettiamola così... tutti i rivenditori siculi di cucine friulane dovrebbero avere la stessa incidenza di costo di trasporto... idem i francesi (distinti tra aree metropolitane ed aree rurali)... per cui una soluzione potrebbe essere ad esempio avere listini differenziati in base all'area geografica (anche se, se ad esempio si prende la Lombardia, un conto è consegnare a Milano un conto è consegnare a Livigno), un'altra potrebbe essere quella dello scorporo dei costi non propriamente collegati al prodotto (anche se il costo di produzione ed il costo di vendita al rivenditore possono non combaciare ad esempio in base ai quantitativi ordinati... ma in quel caso dovrebbero incidere in maniera minore i costi di trasporto :wink: ). Insomma qualcosa che non quadra alla fine rimane e purtroppo l'ottimo economico non si raggiunge praticamente mai... e non si capisce per colpa di chi (cliente, rivenditore, distributore, produttore)... anche se indubbiamente una maggior trasparenza e comunicazione sarebbe auspicabile da parte di tutti (vedi dilemma del prigioniero).
Buona notte
Cristina

Re: Trattative in corso

#65
Mamma mia che trattato sui listini. Ma ammesso che ci siano i famosi listini trasparenti per tutto Italia, quanti accetterebbero di sentirsi chiedere:
- soldi per la progettazione
- soldi per il rilievo preliminare
- soldi per il progetto elettrico
- soldi per il progetto idraulico
- soldi per il progetto dei rivestimenti
- soldi per il rendering
- soldi per il trasporto
- soldi per il montaggio dei mobili
- soldi per il montaggio degli eldom
- soldi per il montaggio dei top
- soldi per lo smaltimento dei rifiuti
- soldi per la regolazione e registrazione delle ante dopo l'assestamento tipico

A me sembra una stupidaggine colossale. Significa spostare l'asse del sospetto sui servizi. Tanto per citare un esempio, il corrispettivo per il montaggio come lo calcoli? A ore, a capacità, a cottimo, a spanne, a metro cubo? Ho visto montare cucine da 4 metri lineari in due ore quando i miei eccellenti montatori non riescono mai a stare sotto le 6 ore quando non ci sono problemi. Ma mi hanno sempre assicurato che basta chiedere e in due ore riescono anche loro, ovviamente senza poi rispondere dell'operato. E sapete quanto risparmierei io?
Magari giusto quel margine in meno che vi ha messo il venditore scorretto e trasparente che a tanti piace.
A me il vecchio metodo del confronto tra più punti vendita facendo poi una media pesata al netto della competenza e professionalità sembra sempre il metodo per eccellenza per non prendere fregature. Che poi, per inciso, visti i tempi, che ci siano venditori che applichino grosse marginazioni rischiando di perdere faccia e cliente, ho seri dubbi.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: Trattative in corso

#66
Solaria ha scritto:Comunque Qusecofr il tuo discorso non c'entra molto. Qui parliamo di listini trasparenti e non di altro. Se fosse necessario, ma non credo sinceramente, si potrebbe fare un listino per il nord, uno per il centro ed uno per il sud ( o un unico listino con coefficienti diversi) purchè sia TRASPARENTE
Concordo con chi dice che il servizio possa avere costi diversi a discrezione del rivenditore
è quello che si fa... ci sono ditte che hanno 2 listini, ditte che ne hanno 5... a questo punto mettiamo anche pure ditte con 1 listino ma che ripeto sono rare. perchè non sono pubblici? perchè non è giusto che siano pubblici prima di tutto, perchè dietro un calcolo di un prezzo per un top di arredo3 ci sono conti ed accordi che stosa non ha diritto di sapere altrimenti appena arredo3 pubbica un prezzo 100 stosa esce con 99,9 (nomi di fantasia)... e non sono pubblici anche per il motivo che riibadivo prima dei rivenditori. Mi chiedo inoltre che senso abbia avere un prezzo di listino dove avresti comunque da valutare tutti i punti elencati da peppezi ... poi non è comunque che puoi fare una "cortina di ferro" dividendo l'italia in due e nella zona di passaggio di listino comunque avresti un 2-3% di sconto verso il rivenditore da dover modulare.
Pax tibi Marce

Re: Trattative in corso

#67
Non credo che un' azienda se vuole non possa conoscere i listini dell'altra azienda, Come credo che qualsiasi rivenditore in una citta ad esempio scavolini( tanto per fare un nome a caso) non sappia esattamente che prezzi faccia la concorrenza al pubblico.Tutti i servizi che elencava Peppezi ( tranne trasporto e montaggio) c'è chi li fa gratis e bene perchè vuole vendere molto ed ha personale qualificato, c'è chi invece li lascia a personale incompetente pur dandoli gratis. C'è poi chi ha personale qualificato ma vende anche molto fumo e questo fumo lo fa pagare carissimo. Insomma ci sono tutte le tipologie possibili. Ma credo che alla base ci sia un timore della concorrenza sul merito sia da parte delle aziende che da parte dei rivenditori. Lasciando però tutta questa cortina fumogena di prezzi e servizi il cliente è disorientato e vincerà sempre il più furbo.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Trattative in corso

#68
Solaria ha scritto:Non credo che un' azienda se vuole non possa conoscere i listini dell'altra azienda, Come credo che qualsiasi rivenditore in una citta ad esempio scavolini( tanto per fare un nome a caso) non sappia esattamente che prezzi faccia la concorrenza al pubblico.
si lo sanno ma per vie traverse: è più spionaggio industriale che un chiedere e vi sarà dato.
E... dubito che peppe sappia esattamente che prezzi fa la concorrenza tutte le volte anche perchè la concorrenza come lui stesso modula il prezzo in base al cliente che ha di fronte ed al momento di mercato. Peppezi ha solo notizia di quando prende o perde un lavoro
Pax tibi Marce

Re: Trattative in corso

#69
Infattamente. Oltretutto io vorrei proprio vedere i clienti tipo districarsi dalle paludi dei listini di cucine. Stosa ad esempio ha listini di migliaia di pagine fatti molto bene, ma per capirne i meccanismi ho dovuto faticare diversi mesi, col software è tutto più semplice. Tanto per citare alcune variabili in grado di raddoppiare il costo di un componente, porto l'esempio di una cassettiera:
- misura 30-45-60-90cm
- profondità
- tipo di guida
- tipo di sponda
- tipo di fondo
- maggiorazione per fianco finitura
- tipo finitura
- maggiorazione uso penisola o isola
- scelta accessori interni
- maggiorazioni fuori misura
- maggiorazioni aperture push/pull
- maggiorazione maniglia non standard

Moltiplicate ogni pezzo per le variabili (che ovviamente dovreste conoscere leggendo tutto il listino) e capite a quanto poco possa servire un listino trasparente al pubblico medio. Continuo a pensare che sostanzialmente è assolutamente non paragonabile l'esempio flou o Calligaris con il mondo delle cucine.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
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Re: Trattative in corso

#70
Questo conferma quanto dico io
Peppezi ha portato 3 variabili di una cassettiera:
tipo di guida
- tipo di sponda
- tipo di fondo
Molto spesso occulte per l'acquirente che quando compara i preventivi di 2 negozi uno sembra più caro.Poi magari c'è il furbo che ci ha messo il fondo, la guida, la sponda più economiche( tanto non si vede) e fa sembrare il preventivo più economico. In realta lui non ha fatto prezzi più bassi ma ha messo questi dettagli OCCULTI più economici facendo quindi il FURBO e magari accaparrandosi la vendita.
Il fatto che il listino dettagliato sia online non vuol dire che uno debba leggerselo tutto.E' un po' come i bilanci condominiali, mica uno se li legge tutti, ma quando c'è quello che vuole andare fino in fondo riesce a sgamare i furbi
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Trattative in corso

#71
inizio a convincermi che tutti abbiano ragione. Le questioni sollevate dagli operatori del settore sono sensate, però forse manca la parte loro la comprensione di cosa voglioni i clienti che scrivono qui (alcuni clienti, perchè se le cose stanno come stanno è perchè a qualcuno piaceranno pure).
Chiaro che un utente medio non si fa niente del listino dettagliato di un prodotto complicato come una cucina, poi magari ci sono pure scale sconti e rebates vari che cambiano di parecchio la situazione.
Rimane comunque il fatto che il meccanismo che porta al prezzo che si paga per una cucina è alchemico, e spesso chi vende getta fumo negli occhi; così si genera nell'acquirente stressato la paura di aver preso cantonate e l'idea (veritiera o meno poco importa) di avere la possibilità di accedere a prezzi vantaggiosi muovendo bene le sue carte.
Le cazzatine le conosciamo tutti e si sprecano: sconti farlocchi, lavstoviglie in regalo pagando tutto il resto un botto, prezzi bassi su alcune cose compensati da prezzi gonfiati su altri dettagli, preventivi apparentemente uguali e più bassi di altri ma differenti nella sostanza, uso di montatori sottopagati e incapaci.

Il tutto è amplificato dal fatto che almeno nelle zone dove l'industra del mobile è molto presente (brianza, veneto ecc.) la possibilità di accedere a forti risparmi (questa volta veri) è in effetti reale: show room aziendali (vedi tisettanta), indisers che possono procurare sconti, artigiani terzisti di grandi marchi che arrotondano vendendo sottobanco e/o in nero al dettaglio prodotti famosi, laboratori in grado di copiare divani e poltrone di design. Quando queste cose saltano fuori l'idea che chi vende mobili abbia margini sontuosi da cui è possibile erodere qualche bella fetta ne esce rafforzata, quasi che tra vendere una cucina direttamente dalla propria fabbrichetta fatturando 1500€ e montandola a tempo perso il sabato pomeriggio e tenere in piedi un negozio non corresse alcuna differenza (non fatevi strane idee, la mia veneta è stata acquistata da Viganò e C. a Como, con regolare scontrino :wink: ).

L'impressione che mi sono fatto dopo 15000 preventivi e tanto parlare con amici e parenti che stanno arredando casa è che bene o male i prezzi sono livellati: a parte qualche negozio che non tratta molto quello che cerchi e quindi ti spara il listino con 0 ribasso o quasi (vedi cercare di acquistare una lavatrice assieme alla cucina o mobili moderni in un posto che tratta quasi solo arte povera :) ) tutti i preventivi per la stessa cosa si vanno a collocare in un range di +- 10%, di grosse sorprese non se ne trovano.
Quello che varia tantissimo è il "percorso" che porta a un prezzo: c'è chi ti offre il montaggio gratis, chi un elettrodomestico, chi favoleggia sconti a doppia cira, chi ti promette in sposa la figlia, alla fine si tratta di prese in giro che non cambiano di molto la sostanza.

Il vero problema, a mio avviso, è proprio questo: il prezzo che si deve pagare è bene o male stabilito, ma prima di potersene rendere conto bisogna passare qualche mese a farsi prendere in giro, inseguire chimere, scatenare flame sul forum e confrontare febbrilmente preventivi e proposte che farebbero impallidire una sibilla.