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Problema con architetto

#1
Buonasera,
se posso, volevo chiedere un consiglio per una situazione che non riesco a risolvere!
Non capisco quanto devo corrispondere all’architetto in caso di revoca.
Nel contratto è indicato che, in caso di revoca per causa non imputabile al professionista, devo corrispondere importo per opere sin qui svolte, senza menzione di maggiorazioni varie

Leggevo che c’è il discorso della maggiorazione del 25% in caso di revoca per legge, ma non capisco se questa disposizione sia ancora attuale , se viene applicata anche se non è menzionato nel contratto e soprattutto su che cifra viene applicato, 25% di cosa? Opere sin qui svolte? Opere totali preventivate?
Purtroppo il motivo della revoca è dato dal fatto che siamo fermi da più di un anno con il progetto senza ancora iniziare i lavori, non ci segue , e io vorrei appunto revocare l’incarico considerandolo purtroppo inadempiente!
In questo caso dunque cosa sono tenuta a pagare visto che il motivo della revoca ( certo da provare) è il suo inadempimento?
Grazie a chiunque vorrà dedicarmi qualche minuto per chiarire i miei dubbi!

Re: Problema con architetto

#2
In questi casi è molto complicato aprire cause, consiglierei di parlare francamente all'archietetto.
"Non riesci a seguirmi in maniera adeguata e non stiamo andando da nessuna parte, dimmi quanto ti devo per i lavori portati avanti fino a questo momento e chiudiamo qui il rapporto". Una cosa del genere così.
Dopodichè, se lui non ascolta, chiama un avvocato. ma spenderai comunque dei soldi e l'esito è lungo, e incerto.
Mio parere, non da esperto.
Sei incorreggibile. Sallo.

Re: Problema con architetto

#3
ahi ahi ahi......
come ben sai gli Ordini sono a tutela degli iscritti (una lobby, in pratica) e quindi comunicare all'Ordine la deplorevole condotta del professionista, ritengo porterebbe a ben pochi risultati.

La maggiorazione del 25%: non sempre dev'essere riconosciuta!
Ovvero: se per colpa mia (e in questo caso, sembra evidente in base a quanto riferisci) il progetto non va avanti, tu non devi assolutamente nulla al progettista proprio perchè è sua responsabilità. Però dev'essere provata.

Se invece vi sono situazioni "tecniche" ingarbugliate (metti p.es. un Comune che trattenga la pratica per 3, 4, 5 , 6 mesi) e quindi non vi sia responsabilità oggettiva del progettista (a meno che la pratica non sia trattenuta a causa della mancanza di documenti, progetti ecc) al progettista va pagato quanto già fatto ma anche quanto già predisposto.
P.es. ancora non è iniziato lo scavo ma sono già pronti gli esecutivi per i mobili che il falegname dovrà fare. In questo caso dovranno esser pagati anche quelli.......

Quindi: non fasciarti la testa!
procurati prove su prove (mail, raccomandate, messaggi uozzap :lol: e quanto altro tu riesca a trovare, in modo che tu possa provare senza ombra di dubbio che la responsabilità dei ritardi sia solo ed esclusivamente sua.

Poi gli scrivi una pec (non uozzap, non mail normali) comunicandogli che, visti i ritardi
1. i lavori dovevano iniziare entro il giorno.....
2. i lavori dovevano terminare entro il giorno...
3. il deposito del progetto presso gli uffici tecnici comunali doveva avvenire entro il giorno....
4. visti i solleciti in data......
gli comunichi che hai intenzione di revocare l'incarico.