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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#46
il medico della casa ha scritto: Quindi l'umidità del terreno, passa sotto il massetto e lambisce il muro, attivando nello stesso dei fenomeni localizzati di risalita (detta appunto secondaria) che determinano le menifestazioni lamentate. La responsabilità è del costruttore senza possibilità di appello, e la correzione si attua isolando il passaggio dell'acqua attraverso il massetto.
Quindi se ho capito bene il costruttore dovrebbe togliere la pavimentazione, togliere una striscia di massetto vicino al muro, mattere dell'isolante a contatto del muro, rifare il massetto e ripavimentare.
Giusto?
Se ho frainteso chiedo perdono, le mie conoscenze edilizie sono nulle.

Mi sa che sara' un lavoraccio.
Sicuro sicuro che non me la cavo con un po' di onde? :lol:

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#47
Ciao darti.it, hai centrato perfettamente la soluzione. Accertati che vengano utilizzati i materiali corretti per l'impermeabilizzazione, oppure sei di nuovo daccapo. Se hai bisogno ti indico io i prodotti reperibili su piazza. I sistemi elettrofisici, sia quelli attivi che quelli passivi (come Aquapol o similari) potrebbero funzionare ma potrebbero anche dare un risultato non soddisfacente nel tuo caso. Se l'apporto di acqua avviene con una certa pressione derivante da battente (come è possibile che sia), non si risolve con i sistemi fisici. Un'altra possibilità è quella di impregnare i supporti con prodotti a base silanica o silossanica, ma anche qui il risultato non è garantibile al 100%.
Tienimi aggiornato su ciò che decidi di fare.
Ciao
Il medico della casa
Milano


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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#48
il medico della casa ha scritto:Ciao darti.it, hai centrato perfettamente la soluzione.
Scusa la curiosità ma ti ripeto che sono assolutamente a digiuno del'argomento.

Ma l'umidità passa solo attraverso il massetto?
E non ne passa direttamente dal terreno?
Cioè se non è stato impermeabilizzato come si deve il pezzo sotto il massetto fra terreno e muro non rischio di avere lo stesso il problema?

Intanto cerco di ricontattare il costruttore e di farlo venire a fare un sopralluogo e relativo intervento.
Grazie ancora.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#49
darti.it ha scritto:Ma l'umidità passa solo attraverso il massetto?
E non ne passa direttamente dal terreno?
Cioè se non è stato impermeabilizzato come si deve il pezzo sotto il massetto fra terreno e muro non rischio di avere lo stesso il problema?
Gentile darti.it, dalle foto che hai postato e dalle tue descrizioni, l'ipotesi più plausibile è quella che la costruzione sia fondata su platea o su fondazione continua con l'interposizione di uno strato di guaina tagliamuro alla base delle murature. Se la presenza dell'acqua nel terreno fosse stata prossima alla superficie, avresti dovuto riscontrare manifestazioni diffuse su tutto il perimetro murario, in misura quasi uniforme, compresi i muri interni. Ritengo invece che il livello dell'acqua sul terreno (di falda o da precipitazioni) sia piuttosto basso. In questo caso gli apporti capaci di veicolare l'acqua sul muro devono necessariamente essere dotati di battente idraulico, ovvero devono provenire da una posizione più alta e giungere per caduta. Sempre a livello di ipotesi, ritengo che l'acqua piovana possa bagnare il pavimento, imbibire il massetto, e per differenza di altezza idraulica diffondersi sul muro. Un altro aspetto poco considerato riguarda la provenienza d'acqua laterale dal terreno. Quando piove, il pavimento piastrellato scarica la maggior parte dell'acqua verso il terreno, che in quel particolare punto di contatto, si troverà a non riuscire ad evacuare la pioggia con facilità. Localmente si avrà un livello liquido verosimilmente pari o di poco inferiore a quello del pavimento piastrellato, che a sua volta è più alto del basamento (platea o fondazione continua). Questa situazione così descritta spiega l'esistenza di un piccolo battente idraulico, comunque capace di apportare anche rilevanti quantitativi d'acqua attraverso un materiale molto poroso come il massetto. In altri casi diversi dal tuo, su terreni poco permeabili possono inoltre verificarsi ulteriori fenomeni anche più intensi. Puoi verificare le mie ipotesi controllando se il massetto a contatto del muro è umido oppure no. Se fosse asciutto, dobbiamo riformulare e correggere la diagnosi.
Ciao
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#50
il medico della casa ha scritto:Gentile darti.it, dalle foto che hai postato e dalle tue descrizioni, l'ipotesi più plausibile è quella che la costruzione sia fondata su platea o su fondazione continua con l'interposizione di uno strato di guaina tagliamuro alla base delle murature.
Innanzitutto lasciami esprimere il mio stupore: da una foto, anche un po' bruttarella, hai tratto delle conclusioni per me "magiche".
Andando a riguardare delle foto scattate in cantiere durante la costruzione ne ho ritrovata una, che io avevo fatto per la presenza dei papaveri :oops: , in cui mi pare di riconoscere la tua descrizione:
Immagine


Non e' la stessa parte del muro ma penso la costruzione sia stata fatta tutta nello stesso modo.
All'altezza della fine della guaina c'e' l'attuale marciapiede come si vede da queste foto degli attacchi del condizionatore:
Immagine

Immagine



In effetti nella zona vicino all'umidita' sono anche presenti tre tubi del gas che entrano nella pavimentazione e che, a riguardarli ora, non paiono molto ben sigillati. Anche questi probabilmente potrebbero essere causa di infiltrazioni nel massetto.

Un ultima domanda: quando dici:
il medico della casa ha scritto: Puoi verificare le mie ipotesi controllando se il massetto a contatto del muro è umido oppure no. Se fosse asciutto, dobbiamo riformulare e correggere la diagnosi.
intendi che devo comunque togliere la pavimentazione giusto? O c'e' un modo per accorgermene senza intervenire?

Ah, oltre che complimentarmi per la competenza, voglio anche ringraziarti per la disponibilita' e la pazienza. Grazie davvero!

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#51
Ciao darti.it, dalle altre foto risulta tutto molto più chiaro. Sulla prima appare evidente che l'intonaco è stato realizzato prima del camminamento esterno. Quei ferri piegati e ritorti che vedi sporgere dal muro, sono la connessione della pavimentazione esterna alla muratura in cemento armato della casa, e corrispondono come quota alla mezzeria dello strato resistente che dovrebbe essere di circa 10 cm. Su questo strato è stato poi posizionato il massetto, verosimilmente anche lui da 10 cm, ed altrettanto verosimilmente non isolato dal muro intonacato. Questa è la prima causa di ingresso dell'acqua in casa. Come giustamente affermi, anche i passaggi degli impianti sono spesso realizzati in maniera non adeguata e costituiscono un punto problematico per quanto riguarda la veicolazione facilitata dell'acqua attraverso le pareti. Un ultimo aspetto che mi permetto di far presente è l'impiego della guaina bituminosa nelle opere interrate. Personalmente la sconsiglio, e suggerisco altre soluzioni più affidabili e meno problematiche.
Per l'umidità ti servirebbe un igrometro capacitivo, ma puoi anche usare il metodo della nonna. Fai un piccolo foro sul pavimento fino ad intercettare il massetto, molto vicino alla muratura. Sul foro fai entrare un fiammifero e tienilo in sede per 2 o 3 minuti. Se dopo riesci ad accenderlo, il supporto è asciutto, oppure è umido.
Ciao
Il medico della casa
Milano


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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#52
Ciao a tutti e complimenti per la passione e disponibilità che mettete per provare a risolvere le questioni trattate.
Anch’io ho scoperto di essere afflitto dalla “malattia” chiamata umidità.
Abito da 4 anni in una villetta su tre elevazioni fuori terra senza cantina. La casa è nuova ed io ho visto tutti i lavori che sono stati fatti a partire dal rustico.
Sul massetto esterno di circa 180 cm di larghezza (segue prato) non è stata messa alcuna guaina perché l’impresa ha ritenuto che non servisse visto che era un corpo staccato dal resto dell’edificio e che lo stesso era impermeabilizzato con guaina bituminosa fino a sotto lo zoccoletto del massetto.
Come detto dopo circa due anni il muro perimetrale esterno si è gonfiato e staccato fino all’altezza variabile tra i 25 e i 50 cm sopra il massetto con la classica barbetta bianca. Dopo poco tempo lo stesso è accaduto anche all’interno ma solo in corrispondenza dei pilastri e nella porzione di muro a ridosso degli infissi.
Ho fatto fare un sopraluogo a un tecnico di fiducia che mi ha parlato di “umidità di risalita” e proposto lavori di rifacimento del solo intonaco esterno (per un metro circa di altezza) con un sistema “traspirante” ma lo stesso mi ha detto che ciò non avrebbe fermato l’umidita ma solo permesso una maggiore evaporazione all’esterno. Per questo mi sono messo a cercare il modo per bloccare la risalita e mi sono imbattuto in Aquapol. Ho avuto la prima visita del tecnico per un parere e il preventivo. Questo mi ha confermato la diagnosi e rassicurato sul risultato certo. Mi ero quasi convinto quando ho letto l’illuminante post del “ilmedicodellacasa” è sono rimasto colpito dal messaggio preoccupante che “E' altresì accertato che se un apparato viene installato in maniera non corretta, questo emette delle onde elettromagnetiche”…. Pensare che io stavo optando per Aquapol proprio per evitare l’elettrosmog dei sistemi tipo Dromodry.
Volevo fare quindi qualche domanda a proposito.
le onde elettromagnetiche prodotte da un sistema aquapol mal istallato sono più nocive di quelle prodotte da un apparecchio come Dromodry o da un qualunque altro elettrodomestico?
Queste onde qualora prodotte non sono immediatamente percepite dalla strumentazione che i tecnici Aquapol utilizzano prima e dopo l’istallazione?
Un apparecchio Aquapol che produce queste onde elettromagnetiche non agisce contro la risalita?
Se avete anche qualche altro consiglio da darmi sarò felice di riceverlo.
Grazie
Ciao

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#53
Gentile Afflitto-da-Umidità,
la situazione che descrivi è chiaramente riconducibile a fenomeni di risalita secondaria derivante da apporto laterale. L'evento scatenante è l'acqua che attraversa il massetto e bagna il muro a contatto, mentre l'effetto secondario è la risalita di una parte di questa umidità attraverso il muro. Descrivere la patologia come risalita, in questo caso corrisponde a generalizzare, e non aiuta a risolvere il problema con la necessaria visione di insieme. La risoluzione efficace e definitiva della situazione prevede che tu interrompa il contatto fra massetto e muro, impedendo così nuovi apporti d'acqua. L'uso di intonaci traspiranti, da adottare successivamente allo sbarramento che ti ho descritto, sarà di ausilio per l'ottenimento di risultati ottimali. Mentre l'utilizzo di apparati elettrofisici, sia ad impulsi attivi, che autoalimentati potrebbe risultare inutile o superfluo.
Nella fattispecie in analisi, la metodologia Aquapol prevede senza deroghe che all'installazione del dispositivo debbano seguire le necessarie opere di accompagnamento, le quali opere nel tuo caso prevederebbero senza possibilità di appello, l'intervento di sbarramento che ti ho descritto. Gli altri dispositivi come Domodry e similari hanno esattamente gli stessi effetti, anche se il loro funzionamento è differente. Ritengo quindi più che probabile che anche loro ti richiedano di adottare gli stessi accorgimenti già descritti.
In merito invece alle domende che hai formulato, ti rispondo per quanto posso.
Per ciò che riguarda Aquapol, non si hanno notizie da parte del produttore, non è possibile avere un apparato da sottoporre a studi nei laboratori certificati per queste analisi, e come avrai notato, oltre a trincerarsi dietro le onde "gravomagnetiche", sanno solo dire che funziona. Cosa che sapevamo già.
Se l'antenna è installata correttamente, tutta l'energia che viene captata, si trasforma in segnale e non si hanno emissioni di alcun tipo. Se invece il montaggio non è stato corretto, oppure se nelle immediate vicinanze dell'antenna si trovano degli elementi di perturbazione, attivi o passivi, oppure se l'alimentazione di onde provenienti dal sottosuolo dovesse subire un'alterazione, gli effetti sulla risalita si annullano, e l'apparato si trova ad emettere delle onde, che come ti ripeto, non abbiamo avuto modo di classificare secondo il protocollo sperimentale previsto.
I dispositivi come Domodry e similari, sono distribuiti in Europa da circa 20 produttori diversi. Sono derivati da sperimentazioni russe del secolo scorso, sviluppate nel campo petrolifero, ed ora applicati alla risalita muraria. Sono necessariamente in regola con la normativa sui campi elettromagnetici e sono dotate di marchiatura obbligatoria CE. Quindi le emissioni sono comunque sotto i limiti di legge stabiliti dal Ministero della Sanità. Considera che sono fra 1/5 ed 1/20 delle emissioni prodotte da una lampada al neon.
Ti direi intanto di correggere il problema del contatto fra massetto e muratura, poi di aspettare i risultati. Credo che nel tuo caso non ci sia bisogno di altro.
Saluti
Il medico della casa
Milano


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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#54
Gentile medico della casa sto ristrutturando il mio appartamento e ho dei problemi di umidità, a mio avviso, di risalità.
Ho già contattato un tecnico che mi ha suggerito di isolare il pavimento con un telo in pvc, in alternativa agli igloo,e di trattare i muri umidi con la biocalce della kerakooll.
L'umidià non è presente in tutti i muri perimetrali della casa ma solo in alcuni,può lei confermare ciò che il tecnico mi ha suggerito o in alternativa darmi dei consigli.
Grazie e buona serata.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#55
Grazie medico della casa, per scrupolo preciso che tutto il muro perimetrale è rivestito da guaina bituminosa che sale fin sotto lo zoccoletto del massetto. Ritieni questa guaina insufficiente a separare massetto e muro? Come mi consigli di fare questa separazione?
Il massetto vicino al muro inoltre non è eccessivamente esposto alla pioggia visto che il balcone soprastante di cm 130 copre il massetto per tutta la lunghezza, è anche vero però che quando piove molto mi ritrovo il muro con chiazze bagnate proprio in corrispondenza delle tracce di umidità, io l'attribuivo alla risalita dell'acqua che inzuppa il prato.
Inoltre, tanto il mio tecnico che il tecnico aquapol hanno riscontrato nei tramezzi interni valori di umidità fuori norma.
Grazie ancora per la disponibilità

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#56
Gentile Afflitto_da_Umidità,
spesso la guaina bituminosa utilizzata in queste applicazioni, non viene sigillata di testa, e l'acqua si trova a passargli sotto. I risultati sono inequivocabilmente l'imbibizione del muro e la conseguente risalita.
Io ho avuto degli ottimi risultati asportando l'intonaco a contatto col massetto e realizzando uno strato di malta additivata con lattice acrilico (Sikalatex, Planicrete Mapei o similari) come barriera verticale. Poi dovrai ricostruire l'intonaco con idoneo rivestimento traspirante, e pittura possibilmente silossanica. Per ciò che riguarda i muri interni, è difficile dirlo senza avere dati alla mano. Potrebbero anche essere dei fenomeni di assorbimento igroscopico uniti ad elevati valori di umidità relativa ambientale, come le macchie che vedi subito dopo la pioggia. Praticamente avviene che i sali presenti sull'intonaco, e spesso anche i materiali che lo costituiscono, assorbono acqua dal vapore presente nell'aria. Esattamente come accade nella saliera dove il sale assorbe acqua atmosferica fino a bagnarsi. Come ho detto altre volte i fenomeni correlati sono molto complessi e di difficile interpretazione. Occorre quindi effettuare delle precise diagnosi strumentali ed elaborare i dati ottenuti con molta attenzione. Se mi fai avere delle foto, potrò essere più chiaro.
Saluti
Il medico della casa
Milano


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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#57
layne ha scritto:Gentile medico della casa sto ristrutturando il mio appartamento e ho dei problemi di umidità, a mio avviso, di risalità.
Ho già contattato un tecnico che mi ha suggerito di isolare il pavimento con un telo in pvc, in alternativa agli igloo,e di trattare i muri umidi con la biocalce della kerakooll.
L'umidià non è presente in tutti i muri perimetrali della casa ma solo in alcuni,può lei confermare ciò che il tecnico mi ha suggerito o in alternativa darmi dei consigli.
Grazie e buona serata.
Gentile layne,
la risalita muraria ha la caratteristica di manifestarsi in maniera quasi uniforme su tutti i muri della casa, dove raggiunge il suo livello massimo, detto "fronte di risalita" secondo una particolare forma geometrica frastagliata. Tale livello è il risultato di un equilibrio dinamico fra l'acqua che "sale" e l'umidità che evapora, ed in realtà segue un preciso andamento ciclico tendente ad aumentare la quota di equilibrio, con velocità decrescente (non lineare) in base al tempo. Quindi per salire da 0 ad 1 cm occorreranno poche ore, mentre per salire da 100 a 101 cm occorreranno alcuni anni, e per salire da 160 a 161 cm serviranno alcuni secoli.
Tralasciando le complesse elaborazioni matematiche relative, ecco spiegato perchè nelle costruzioni vecchie la risalita è sempre molto importante. Parimenti in una costruzione recente, la quota attesa del fronte di risalita dovrà necessariamente essere limitata, fatta salva la presenza di fenomeni secondari da assorbimento igroscopico o da condensazione superficiale. La presenza localizzata solo su alcuni muri, deve quindi far riflettere.
Sul telo in PVC, ti direi che è una buona idea, io preferisco materiali chimicamente più stabili come l'HDPE oppure l'EPDM. Potresti anche utilizzare una guaina bituminosa con interposto un foglio d'alluminio avente funzione di barriera antiradon. Purtroppo però, alcune regolamentazioni comunali impongono gli igloo. Gli accorgimenti citati, non sono in grado di ridurre o eliminare la risalita muraria, ma avranno degli effetti benefici sul pavimento. Per l'utilizzo della Biocalce Kerakoll, ti confermo che è un ottimo prodotto, capace di evacuare velocemente l'umidità del muro. Sappi che nel tempo, così come tutti i prodotti da rivestimento, tende ad intasarsi di sali provenienti dal sottosuolo fino a rendersi inattivo. Può inoltre verificarsi la circostanza in cui l'apporto di umidità dal sottosuolo, supera la capacità dell'intonaco di allontanarla. E saresti di nuovo daccapo. Alcuni produttori indicano come idoneo, uno spessore di 2 cm di intonaco traspirante, mentre altri (più prudentemente) suggeriscono uno spessore di 1 cm per ogni 10 cm di spessore murario. Se mi indichi dei dati più precisi, cerchiamo di affinare la diagnosi.
Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#58
Mi accodo a questo argomento perché sono veramente confusa e inizio anche a disperare... Debbo vendere il mio appartamento, formato da un piano terreno e una tavernetta al piano seminterrato, e purtroppo, proprio nella tavernetta, all'improvviso questo inverno hanno cominciato a manifestarsi evidentissimi segni di umidità di risalita. Faccio presente che la casa ha solo 6 anni ed è provvista di vespaio aerato, ma si trova in precollina (in una zona peraltro in cui sono presenti molti rii superficiali e sotterranei). La decorazione era stata realizzata sei anni fa a base di calce per lasciar respirare i muri, e ho sempre fatto molta attenzione ad aerare i locali (utilizzando anche un deumidificatore nei periodi di maggiore umidità). Nonostante le precauzioni il fenomeno, apparso all'improvviso, ha progredito in maniera allarmante su tutte le pareti del piano interrato, causando distacchi della decorazione (l'intonaco è ancora in buono stato) e presentando "aloni umidi" in diversi punti del muro. Ho consultato diversi tecnici che mi hanno confermato trattarsi di umidità di risalita e mi hanno proposto di tutto, dalle centraline elettrofisiche alle membrane per lasciar evaporare l'umidità a intonaci traspiranti. Quello che mi ha scoraggiato tantissimo però è che NESSUNO mi ha dato certezza dei risultati (anzi tutti mi hanno detto essere un problema irrisolvibile al 100%), e dovendo vendere l'appartamento non posso spendere decine di migliaia di euro per un intervento di risanamento che non è nemmeno garantito!
Nella disperazione più totale ho parlato con un muratore che mi ha detto che l'intonaco in sè è ancora molto resistente, che toglierlo per sostituirlo con uno traspirante sarebbe un lavoro terrificante, e mi ha consigliato di piastrellare le pareti come soluzione non definitiva (come le altre) ma in grado di contenere il problema umidità per lungo tempo. Questo stesso intervento mi era stato sconsigliato da una delle aziende consultate (poiché chiaramente non risolutivo), ma allo stesso tempo non ho MAI ricevuto garanzie in merito agli altri risultati. Vi prego di consigliarmi come posso affrontare questo problema in tempi brevi e con un buon risultato, visto che ho l'esigenza di vendere casa al più presto a causa di trasferimento imminente!
Grazie molte,
A.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#59
Gentile medico della casa capisco perfettamente che sia gli igloo che il telo non risolveranno il problema dei muri ma vorrei capire quale dei due lei mi consiglia di fare perchè anche se inesperto ho pensato che posizionando il telo in pvc non c è ricircolo di aria ed ho paura che l'umidità si concentri maggiormente sui muri.
Mi corregga se sbaglio.
Grazie ancora.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#60
Gentile layne,
non è così scontato, molti sono convinti che l'igloo sia in grado di attenuare fino ad eliminare la risalita muraria, salvo poi doversi ricredere dopo qualche tempo.
Dipende molto da quanto sei limitato dalle quote. Se hai abbastanza altezza, un igloo da 20 cm o più è senz'altro una buona soluzione, per l'umidità, per il radon e ti da anche un piccolo beneficio termico.
Come ho accennato in precedenza sempre più comuni italiani impongono tale soluzione sulle costruzioni nuove ed in occasione di lavori di ristrutturazione sui pavimenti, e le normative SOCOTEC francesi lo prevedono da tempo su tutte le opere (min 50 cm).
Se invece sei stretto con le misure, vai sul terreno con un foglio sintetico, sul quale stendi un pannello di XPS da almeno 5/6 cm, poi massetto armato e pavimento.
Sarebbe interessante vedere quanta umidità sotto forma di vapore proviene dal terreno. Fai una prova di questo tipo: prendi un foglio in plastica trasparente proteggitutto, hanno circa 4 m X 4m, e lo stendi sul terreno con dei sassi di zavorra sul perimetro. Dopo almeno 48h vedi quanta acqua si è accumulata fra terreno e plastica, e così avrai un'idea di ciò che arriva dal terreno.
Eventualmente poi tienimi aggiornato.
Saluti
Il medico della casa
Milano


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