Sono contento che il dibattito stia prendendo forma, pur se con diverse opinioni contrastanti. L'argomento "ancoraggi carenti" spesso determina danni rilevanti alle cose ed alle persone, perchè non viene correttamente affrontato dagli addetti preposti, sia tecnici che operativi. Se avete piacere di aprire una discussione apposita, sarò ben felice di esaminare i diversi aspetti della questione, con chiunque volesse approfondire la materia, sulla quale ho una buona preparazione.
http://www.metalscreen.it/Portals/0/sch ... rciale.pdf
http://www.metalscreen.it/Portals/0/sch ... 20sale.pdf
Questi sono solo due esempi di crollo di controsoffitto in cartongesso, ma state tranquilli che crollano anche gli altri, ulteriori episodi di crollo li potete trovare sul sito
http://www.metalscreen.it . L'ultimo di questi due, quello di Cagliari, lo conosco nel dettaglio perchè fui incaricato a suo tempo dalla concessionaria locale della Lafarge Gessi, di studiare una soluzione per gli ancoraggi in fase di offerta, ma la committenza ci disse che eravamo cari, e preferì una soluzione più economica.
Questo per dimostrare che i controsoffitti crollano anche in assenza di sisma, e se questi sono resistenti al fuoco, quindi a doppia lastra, e se come spesso accade sulla struttura vengono caricate lampade, tubi corrugati, sensori, ventilatori, decori vari ecc ecc, si incorre nei problemi di cui sopra in conseguenza delle sollecitazioni indotte.
Lo studio della Lafarge Gessi andrebbe letto con attenzione, anche perchè mi risulta essere l'unico documento a riguardo disponibile in Italia. Gli elementi costruttivi descritti (pareti, contropareti e controsoffitti), sono diversi da quelli realizzati usualmente, in quanto sono flottanti, possono cioè scorrere all'interno di guide appositamente create, senza rompersi e senza trasferire carichi, nè statici e nè inerziali, alle strutture sulle quali sono installati. Sono inoltre in grado di apportare intense azioni di natura dissipativa, particolarmente utili in occasione di manifestazioni sismiche. Le realizzazioni classiche, pur essendo meno critiche di quelle realizzate in laterizio, non hanno lo stesso comportamento di quelle descritte nello studio citato, quindi non è possibile assimilarne le prestazioni.
Comprendo lo scetticismo degli altri utenti del forum, ma il fatto che io mi occupi quasi esclusivamente di danni, errori e difetti di costruzione, mi porta ad avere una casistica completamente diversa dalla loro, diciamo che mentre loro operano su lavori fatti bene, io quasi sempre ho a che fare con lavori fatti male. Mentre per loro il crollo rappresenta un'eccezione, per me rappresenta la regola.
Saluti