#33
insomma paprina per averlo capito io non è poi chissà che!
mobile basso 4 vetrine
2 vetrine ai alto con mensola
ma non lo so io!
c'ho azzecato almento
mobile basso 4 vetrine
2 vetrine ai alto con mensola
ma non lo so io!
c'ho azzecato almento
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011
Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette
Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette
#34
simile a questo
è visto di fronte non in 3d
http://giorno.outletarredamento.it/default.asp? ... &ID=NPL500
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#35
e che tutte ste discussioni mi hanno un po' rincoglionito...poi ci metto del mio!!!tidelady ha scritto:insomma paprina per averlo capito io non è poi chissà che!
mobile basso 4 vetrine
2 vetrine ai alto con mensola
ma non lo so io!
c'ho azzecato almento
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)
#37
provo anche io [img][img]http://img224.ImageShack/img224/7635/finiturecopiakp2.th.jpg[/img][/img]
Test aggiornamento profilo
#43Ricordo benissimo come fu che cessai di dipingere. Una sera, dopo essere stato otto ore di seguito nel mio studio, quando dipingendo per cinque, dieci minuti e quando gettandomi sul divano e restandoci disteso, con gli occhi al soffitto, una o due ore; tutto ad un tratto, come per un'ispirazione finalmente autentica dopo tanti fiacchi conati, schiacciai l'ultima sigaretta nel portacenere colmo di mozziconi spenti, spiccai un salto felino dalla poltrona nella quale mi ero accasciato, afferrai un coltellino radente di cui mi servivo qualche volta per raschiare i colori e, a colpi ripetuti, trinciai la tela che stavo dipingendo e non fui contento finché‚ non l'ebbi ridotta a brandelli. Poi tolsi da un angolo una tela pulita della stessa grandezza, gettai via la tela lacerata e misi quella nuova sul cavalletto. Subito dopo, però , mi accorsi che tutta la mia energia, come dire creatrice, si era completamente scaricata in quel furioso e, in fondo, razionale gesto di distruzione. Avevo lavorato a quella tela durante gli ultimi due mesi, senza tregua, con accanimento; lacerarla a colpi di coltello equivaleva, in fondo, ad averla compiuta, forse in maniera neattiva, quanto ai risultati esteriori che del resto mi interessavano poco, ma positivamente per quanto riguardava la mia ispirazione. Infatti: distruggere la tela voleva dire essere arrivato alla conclusione di un lungo discorso che tenevo con me stesso da chissà quanto tempo.