Poco più di due anni fa, dopo aver cercato invano per tanto tempo una nuova casa che incontrasse i nostri requisiti, e quindi deciso di tenerci la nostra, stavamo valutando se far mettere qualche toppa alle magagne che c’erano, oppure se rifarla completamente cucendocela su misura. Una volta optata per la seconda opzione, la valutazione di come trasformarla è stata una lunga e difficile trattativa con la consorte.

Come a talvolta capita, l’evolversi delle cose della vita ci ha più volte fatto accantonare e ritardare il progetto. L’aspetto positivo è stato quello di poterlo rivedere e affinare continuamente, sino ad arrivare a un punto in cui tutti i compromessi sono stati valutati discussi e definiti. A dire il vero, se avessimo fatto più fretta il progetto sarebbe nato con alcune pecche. Intendiamoci, non è che ora sia perfetto, ma incontra quasi tutte le nostre esigenze. A parte avere qualche metro quadro in più e spostare il condominio, ma qui non si poteva fare nulla…

Fase 1, il progetto.
Questo lo stato di fatto: circa 80 mq di appartamento in condominio di città.


E questo qui il progetto finale.


Come dicevo, siamo stati fortemente ispirati dalla proposta di Ola che ci ha aperto la mente (lo trovate qui viewtopic.php?f=3&t=146885), ma adattato alle nostre specifiche esigenze. Riassumendo in modo grezzo, cucina (che ora è a vista sul living) e seconda camera si sono scambiate di posto, il bagno padronale è stato ingrandito e ora alloggia anche lavatrice e asciugatrice, lasciando posto per un doppio lavandino, il microbagno l’abbiamo tenuto ma ora risulta più appartato dalla zona giorno, e inoltre serve bene la seconda camera/studio. L’ingresso è ribassato per un ripostiglio in quota, in corridoio trovano posto scarpe, vuotatasche e guardaroba per cappotti, e lo stesso mobile prosegue nel living diventando libreria e mobile per TV e impianto HiFi (quest’ultimo per me fondamentale). L’antibagno funge anche da cabina armadio, e tra i due armadi a 135° lo spazio chiuso da una “finta anta” di uguale fattura (ne stiamo aspettando l’installazione, grazie CoViD) funge da ripostiglio. Per la delizia di qualcuno, oltre ad alcune pareti a 45° il divano è a centro stanza.

Questi invece sono i render.
Non fate troppo caso allo stile del mobilio, HomeStyler è buono nel rendering (per essere free) ma la scelta dell’arredo è limitata e forse un po’ “americana”. Tuttavia rende abbastanza l’idea di ciò che volevamo.

Ingresso


Living vista 1


Living vista 2


Camera padronale


Bagno padronale


Camera 2 (qui poi abbiamo scelto un divano-letto anziché un armadio-letto)


E ora i colori di base. Definito che il pavimento sarebbe stato parquet di rovere (spazzolato e verniciato naturale) abbiamo accostato gli altri colori (e relative sfumature) che abbiamo fatto girare un po’ in tutta la casa ad eccezione di un divano-letto vivace in camera studio, e della biancheria da bagno e da letto.


Continua...

che bello, vedo già dei colori che mi piacciono molto ! attendiamo il seguito !

Mi piacerebbe mostrare già foto finali, ma ancora devo riordinarle. Eh, lo so, sono leeeento...
Dai andiamo con gradi, e soprattutto con quello che ho al momento

Fase 2, pronti via.
E così, nonostante tutto, a settembre dello scorso anno siamo riusciti a svuotare casa riponendo le nostre cose in un magazzino temporaneo, e a trasferirci temporaneamente in un micro-bilocale mansardato. Ecco, questo è stato quasi un vero trasloco, con in più la difficoltà di selezionare gli indumenti autunnali e invernali ai quali poter accedere per fare il cambio di stagione.

D’ora in poi, quando voglio augurare qualcosa di brutto a qualcuno gli auguro di dover fare un bel trasloco.

La mansarda era ottima, sia come posizione (10 minuti a piedi da casa), sia come altezze interne (mai inferiori a 2,10), così in breve tempo ci siamo abituati allo spazio ridotto, e anche il Mato dopo la prima notte insonne se ne è fatto una ragione, pure alla carenza di sole. Si, perché nonostante i 14 metri di balcone il parapetto era molto alto, e impediva al sole di raggiungerlo se non per un paio d’ore verso sera. Ecco, il lavoro del Mato consisteva nel rincorrere il sole, prima in camera e poi fuori in balcone.

Scusate l’OT: ma chi è il Mato? Eccolo in balcone alla ricerca del sole.

Fase 3, work in progress.
L’impresa alla quale abbiamo affidato i lavori si è quindi ritrovata una casa vuota, da distruggere e ricostruire. Al termine della demolizione restò in piedi un solo muro. Ecco una vista generale…


Entrare in casa e vedere quello mostrato in questa immagine provocava una sensazione insieme di meraviglia e di preoccupazione. Preoccupazione successivamente trasformata in vera angoscia il giorno del tracciamento dei muri. Alfons è stato comprensivo con me, mi ha rassicurato e consigliato bene, ma la paura di sbagliare era tanta. E i muratori col forato in mano che mi chiedevano “Dove? Qui?” e ancora “Ah, ma io un angolo di 135° non so mica come si deve fare. Tu mi devi dire dove iniziare e dove fermarmi” e io lì a verificare e calcolare, col fiato sul collo del muratore che alla tal ora doveva aver finito per rientrare a Bergamo. Che poi 135° non sono altro che 90 più metà di 90, ma vai a spiegarglielo. Ecco, qui è stato quando mi chiedevo chi mai me l’avesse fatto fare.

Un consiglio non richiesto? Affidate a gente capace progettazione, controllo e validazione delle opere, quantomeno quelle basiche. Vi costerà qualcosina, ma ne guadagnerete in salute (forse…).

Beh, la cosa andò bene, lo scostamento max dal progetto è stato di 1 cm, uno e mezzo vah (dai, fatemi un complimento). Piuttosto i muri non è che siano usciti tutti perfettamente a piombo, ma qui io non c’entro. Giuro.

Questi alcuni muri creati. Al tempo, a vederli dal vivo, grezzi, sembrava proprio che restringessero tanto le stanze. Che ansia.



Tuttavia, una volta gessati e col controsoffitto cotruito, quell’impressione è svanita, con grande sollievo. Anche della moglie, che dopo aver visto quanto buio e chiuso sembrasse, decise di non tornare più in cantiere.


To be continued...

4. Finiture e allestimento (notare l’omissione di “fase” che sa tanto di lock-down di recente memoria)
Gente, qui mi si è aperto un mondo. Ho passato delle mezze giornate a visitare i fornitori. Ogni volta scoprivo qualcosa di nuovo, ci sono dei materiali bellissimi e tante favolose soluzioni. Dopo un primo giro a vuoto, discussi in anticipo con la moglie che cosa avrebbe voluto e andai in avanscoperta, scremando insieme al commerciale le possibilità di scelta. Devo dire di aver incontrato una persona squisita, molto impegnata ma attenta e capace nell'offrire il giusto suggerimento senza imporre nulla, e soprattutto con tanto buon gusto. Ne uscì una scelta pronta al 90%, e la moglie (notoriamente assente di pazienza) ha “solo” dovuto dare una approvazione finale ad alcune alternative che le avevo proposto. Insomma, fatte le dovute proporzioni, e con il dovuto rispetto per chi lo fa di lavoro, come se fossi stato il suo architetto.

Non sto a tediarvi con la scelta dei materiali, ma se vedete qualcosa che stuzzica e volete sapere di più, chiedete.
Nel tempo ho fatto un po’ di foto, sono sparse qua e là e ho cercato di recuperarle, altre le ho fatte al volo di recente. Sono tutte un po’mischiate e tali ve le propongo. Le ho solo suddivise per stanza.

“Ma insommaaaaa... basta chiacchiere! Vuoi iniziare con le foto o nooooo?“

Scusate, inizio con l’ingresso (per tutto ho dovuto accettare dei compromessi, qui molto evidenti. Sic…)



Verso il living

La libreria durante l’installazione e oggi


Alcuni particolari







Un paio di viste generali.
Verso la cucina
https://www.flickr.com/gp/189393895@N03/dFi780

Verso la libreria. In realtà i vecchi divani in foto non hanno un colore così acceso come appaiono (abbiamo comunque programmato la loro sostituzione e al proposito si accettano suggerimenti). Ricordo come l'allestimento sia risultato di una dura trattativa, la copertura del tavolino tra i divani ne è un esempio.
https://www.flickr.com/gp/189393895@N03/7K0A3n

Il Mignon, ovvero il (micro)bagno per gli ospiti
https://www.flickr.com/gp/189393895@N03/tB51e6
https://www.flickr.com/gp/189393895@N03/8806FV

Continua, continua...

Casse acustiche troppo addossate al muro e il mobile in mezzo che non aiuta...
Lavello troppo "spigoloso" per i miei gusti, spero non sia tu a doverlo pulire.
Servono molte, molte foto in più dei tappeti (anche dettagli dei nodi a rovescio please) non sembrano male.

che bello, mi piace tutto !
le sospensioni in cucina bellissime
mi piace molto il mobile ingresso che prosegue nel living, c'è anche un vano a giorno?

per i divani una utente del forum (rossodicina) consigli i divani samoa, lei ha il modello upper twist, se vuoi dare un'occhiata
viewtopic.php?f=5&t=161021&p=2748563&hi ... a#p2748563

p.s. quanto è bello il micio

mamma santina ha scritto: ↑

27/07/20 19:38

Casse acustiche troppo addossate al muro e il mobile in mezzo che non aiuta...

Vero, per ascolti "impegnati" ho sperimentato che basta estrarli una ventina di centimetri e già si guadagna in profondità, in ogni caso anche a lasciarle lì non sono esaltate le note gravi. Non si vede, ma ho rivestito di insonorizzante piramidale il retro della TV, per togliere quel poco di inscatolamento (di più non mi è stato concesso)

Lavello troppo "spigoloso" per i miei gusti, spero non sia tu a doverlo pulire.

Eh, talvolta tocca anche a me... Tuttavia la cosa che scoccia non sono gli angoli, ma è che sul nero vedi tutto, specie il tantissimo calcare di queste parti.

Servono molte, molte foto in più dei tappeti (anche dettagli dei nodi a rovescio please) non sembrano male.

Davvero o scherzi?

gina ha scritto: ↑

28/07/20 11:17

che bello, mi piace tutto !
le sospensioni in cucina bellissime
mi piace molto il mobile ingresso che prosegue nel living, c'è anche un vano a giorno?

per i divani una utente del forum (rossodicina) consigli i divani samoa, lei ha il modello upper twist, se vuoi dare un'occhiata
viewtopic.php?f=5&t=161021&p=2748563&hi ... a#p2748563

p.s. quanto è bello il micio

Ma grazie!
Le sospensioni si chiamano Beba di Sforzin, il loro limite è l'attacco delle lampadine, che non permette tanta scelta.
Si, il mobile all'ingresso prevede un vano a giorno che usiamo come vuotatasche, per il resto contiene scarpe e funge da guardaroba per ospiti.

Dei divani stavamo valutando proprio Samoa, la serie Living. L'upper Twist ci piaceva tanto, ma so come andrebbe a finire: schienale sempre su vale a dire come avere un muro in mezzo alla stanza. E poi non ne ho trovato uno in esposizione da queste parti (per me il divano deve essere provato).
Il Mato ringrazia...

Il microbagno non è piaciuto...

Il microbagno non è piaciuto...

ma scherzi? sto prendendo appunti perchè spero che prima o poi mi ci possa cimentare anche io...sulle pareti è microcemento?

Sphynx ha scritto: ↑

28/07/20 14:08

Davvero o scherzi?

Perché dovrei scherzare? Se sono bei tappeti è buona cosa vedere il rovescio.

mamma santina ha scritto: ↑

28/07/20 16:12

Perché dovrei scherzare? Se sono bei tappeti è buona cosa vedere il rovescio.

Provvedo

gina ha scritto: ↑

28/07/20 15:48

Il microbagno non è piaciuto...

ma scherzi? sto prendendo appunti perchè spero che prima o poi mi ci possa cimentare anche io...sulle pareti è microcemento?

Se ti riferisci alla parte bassa lato lavabo si tratta di una lastra da 6 mm del catalogo Flowtech di Florim (col. Aged Bronze). La parte sopra è a gesso tirato a filo della lastra e poi smaltato. Gesso smaltato anche nel resto del mignon, incluso dietro il WC e lì penso di aver fatto un errore. Non avevo ancora le idee chiare di cosa fare lì dietro (la nicchia), ho deciso tardi e non volevo bloccare il procedere dei lavori per ordinare e attendere una ceramica.

Errore che invece non ho fatto in cucina (paraschizzi o comesichiama), dove fortunatamente ho fatto posare due lastre di Kerlite ultrawhite di Cotto d'Este. Anche qui ho chiesto di livellare col gesso dove visibile affinché si notasse il meno possibile.

bell'ambiente. elegante ma non asettico, accogliente ma non banale (difficile, data la planimetria)
ti invidio tanto la libreria... e rimpiango i due scatoloni di libri che sono rimasti senza posto in casa mia.
non mi convince molto l'abbinamento del rovere con il tappeto blu.
però, perdonami... ma la roba che hai messo all'ingresso per me è inguardabile

Dave, se ti riferisci al tris panchetta-specchio-stampa_con_angioletti, beh non posso che darti ragione. Tu l'avresti chiamato imposizione della nazi, io compromesso. Però se la moglie è contenta, ho motivo di esserlo anch'io.
A nostra scusante, fanno parte del vecchio arredamento in parte regali. Troppi ricordi (per lei), io li avrei buttat.. ehm rivalorizzati altrove.

Parentesi tappeti
@mammasantina Pensa che mio fratello era consulente di case d’asta proprio specializzato in tappeti antichi, oltre che contributing editor per Hali (una rivista del settore). Di tanto in tanto quando vedeva qualche pezzo interessante se lo comprava per la sua collezione personale. Niente di che, non era ricco, quindi antichi ma, salvo qualche eccezione, in cattivo stato oppure frammenti. Successivamente allargò le competenze ai tessuti antichi, prevalentemente giapponesi.

Purtroppo se ne andò giovane, così questi beni passarono a me aprendomi un mondo. Di questi, l’unico che sto usando è il cinese visto in foto più sopra, non un gran valore ma è in ottime condizioni con un bel vello, e poi ci piaceva l’aspetto molto grafico (meno il colore come ha notato Dave, ma nell'insieme non è male).
Lo vedi qui per intero, ma non a casa nostra Gli esemplari che invece ritengo più interessanti per disegno e condizioni, ma che non posso usare a casa mia, sono questi
Un Kilim 340x197

Un Gandje 298x117 datato 1830 circa

Se gradisci approfondire puoi mandarmi un PM. No problem.

Dal canto nostro, causa felini che girano per casa i tappeti che usiamo non sono poi un gran che, oltretutto sono stati anche tarmati nel primo mese di stoccaggio al magazzino (me ne sono accorto una volta portati al lavaggio). Quindi un minimo di restauro proporzionato al valore e via.

In ingresso abbiamo uno Yalameh lana su cotone, questo

In camera un Kizil, piuttosto usurato ma al quale sono legato in quanto un vecchio regalo di mio fratello. E che comunque io trovo giusto come ambientazione. Questo qui
Cioè, se ne vede un pezzo...

Foto! Foto! Foto!
Allora, dal living si attraversa un antibagno/guardaroba che ha una difficoltà realizzativa, l’angolo irregolare di 135° tra le due pareti. Abbiamo organizzato gli spazi in modo da lasciare un’apertura tra i due armadi (uso ripostiglio) che deve ancora essere chiusa da una anta della stessa fattura degli armadi. Purtroppo, le losche vicende di un mobiliere ci hanno lasciato col lavoro a metà e ancora abbiamo da ricominciare altrove. Se va bene risolveremo ad autunno inoltrato.


La luce generale è data da tre faretti LED da 5W/3000°K, coadiuvata da quelle all’interno degli armadi, ma dal lato verso la camera abbiamo posto un segnapasso con accensione automatica e temporizzata. Comodo specie se ci si alza la notte, un po’ meno di giorno perché si attiva troppo spesso, d’altro canto non c’era spazio nella scatola del Living Now per il doppio slot della versione con interruttore.


Della camera metto due foto, una subito dopo il trasloco, con solo il letto e gli scatoloni, l’altra che mostra ancora armadi, oltre a uno dei tanti scatoloni che dai tempi del trasloco ancora vivono di vita propria nella nostra camera. E questo è il motivo per il quale, almeno per ora, mi vergogno a postarne altre.


Il bagno necessita di un po’ di tempo, ne parlerò nel prossimo post

Sphynx ha scritto: ↑

31/07/20 18:39

Dave, se ti riferisci al tris panchetta-specchio-stampa_con_angioletti,

eh, si.... quelli.

Tu l'avresti chiamato imposizione della nazi, io compromesso.

capisco... e non insisto.

Però se la moglie è contenta, ho motivo di esserlo anch'io.

Sei un uomo migliore di quanto io sia, sphynx (e chapeau anticipato a chi coglie la citazione )

dave4mame ha scritto: ↑

31/07/20 22:11

Sphynx ha scritto: ↑

31/07/20 18:39

Dave, se ti riferisci al tris panchetta-specchio-stampa_con_angioletti,

eh, si.... quelli.

Tu l'avresti chiamato imposizione della nazi, io compromesso.

capisco... e non insisto.

“Ciao, mi chiamo Sphynx, e anch’io sono vittima del regime totalitario nazionalsocialista casalingo…”

A dire il vero, tenendo conto anche della suocera non convivente, che io comunque ignoro, le nazi sarebbero due. Nonostante le avessi intimato di non farlo, la figlia le presentò il progetto e la sua reazione fu “Dov’è il colore? Colore! Colore! VOGLIO IL COLORE!!!”. Io che ero presente, temendo che la frase potesse avere una qualche subliminale influenza sulle scelte della moglie, con un guizzo di orgoglio personale osai “Il colore c’è, se ne vuole tanto, colori casa sua, oltre che pensare a come riempire quei 4 centimetri quadri di pareti che ancora ha lasciato scoperte”. La presi in contropiede e non aggiunse più nulla.

Ovviamente la reazione mi costò sette sere di punizione in ginocchio sui ceci, ma ne valse la pena perché la moglie abbandonò le vistose idee prospettate dalla kapò.

Sei un uomo migliore di quanto io sia, sphynx (e chapeau anticipato a chi coglie la citazione )

Non conoscevo la citazione, ma sono andato a cercarmela.
Non credere che non ci siano state conversazioni animate, l'ultima sulla definizione delle tende. Ancora oggi, ogni volta che le vedo mi viene il mal di pancia. Fortunatamente però una bella corsetta al parco mi fa scaricare le frustrazioni, e stamane, con l'afa che c'è, mi sono fatto una bella sudata.

Ad ogni modo, il peggior compromesso che ho dovuto mandare giù è stato il non poter cambiare casa. Ne avevo trovata una strepitosa, bel contesto, metratura giusta, taglio giusto, esposizione perfetta, piano alto, terrazzo, tanto verde, silenzio... e invece no, perché "stare dentro la città è troppo comodo" (era a 5-10 minuti di bus dal metrò ). Mi sono battuto fino alla morte, ma essendo il divorzio l'unica alternativa ho dovuto cedere.
E non hai idea di quanti giorni di corsa ci sono voluti per farmela passare. Anzi non è ancora passata. Ogni volta che ci penso mi rattristo, peccato, sarebbe uscita bellissima.

Ma tanto posso sempre andare a correre, a correre, a correre...