PROVOCAZIONE!
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere.

L’arredamento di design è bello e affascinante, ma costa spesso una fortuna!

E’ possibile che uno debba sborsare tanti quattrini per un oggetto che è simile a tanti altri, ma perché è stato disegnato da un bravo designer sia giustificato pagarlo il doppio, il triplo o forse anche più?

Oltretutto se quest’oggetto è fabbricato in paesi dove produrre costa poco, perché devo pagarlo così?
Chi ci straguadagna sulle mie spalle?

Io la soluzione l’avevo trovata!: rinunciare al negozio tradizionale fatto di affitti, d’insegne divoratrici di kilowatt e kilowatt di energia, di magazzini con deposito di merce da pagare in anticipo.. e aprire un sito di e-commerce per vendere arredamento di design!

Certo non è una soluzione completamente priva di spese, ma di sicuro MOLTO meno dispendiosa di un negozio tradizionale.

Mi sono detto: bene! Posso girare ai clienti il risparmio dei costi fissi che non ho più! (io ho avuto per 30 anni un negozio fisico).

Quindi, alla giovane età di 54 anni, ho iniziato la mia attività di e-commerce http://www.soloaltodesign.it.

Ma dopo un po’ ecco che i fornitori dai quali compro la merce hanno cominciato a fare le bizze.

Cioè mi dicono che faccio dei prezzi che danno “fastidio” alla rete commerciale tradizionale (i negozi).

M’impongono quindi di vendere ai prezzi che loro suggeriscono.

Ma come, replico io, noi possiamo permetterci di fare questi sconti e comunque guadagnarci un po’ e voi ce lo impedite?
Ci imponete dei prezzi? Ma in che paese viviamo? Ma non dovremmo vivere in una democrazia? Ancora un’altra casta?

Lo vogliamo capire o no che bisogna cambiare atteggiamento, prospettiva, modo di concepire il business?

Secondo voi è giusto che un fornitore ci imponga prezzi al pubblico quando noi potremmo tranquillamente scontarli?

Aiutatemi per favore ad uscirne fuori.

Qualcuno di voi può commentare questo mio sfogo?
Ovviamente sono graditissimi suggerimenti su come risolvere il problema.

ATTENDO FEEDBACK!
GRAZIE

Il problema del NOSTRO settore è che ognuno fa quello che vuole senza regole, se tu sfrutti i marchi, devi anche prenderti delle responsabilità e giustamente devi rispondere senza "sputtanare" il mercato in questo modo. Se vuoi fare quello che stai facendo prova a farlo con aziende anonime e vediamo come va?
Anche io ho tre negozi che mi dissanguano, ma non puoi fare quello che vuoi con sfruttando i marchi e basta.

Ethos.

Grazie Ethos della tua sincera e schietta risposta.
Ma ancora una volta ribadisco che non trovo utile bloccare i prezzi ad un rivenditore, mentre sono d'accordo con te che, esponendo un marchio di qualcun'altro, è doveroso non sputtanarlo.
Allora la discussione si sposta su: cosa intendiamo per sputtanamento?
Se rispetto il nome del produttore, rispetto il nome del designer, rispetto la collocazione del prodotto in un contesto adeguato perchè non posso scontare del 20% un prodotto quando il negozio "tradizionale" lo fà tranquillamente?
Perchè tutto questo astio sul negozio virtuale?
Forse perchè si ha sempre paura di quello che non si conosce a fondo.
Ritengo che internet sia un nuovo modo di vendere e di comprare che può convivere con la distribuzione classica, ma non credo che la via del protezionismo vinca, anzi è sconfitta sicura.

sfondi una porta aperta su questo, io ormai compro tutto su internet ma veramente tutto.
come vedrai più sotto ho aperto un sito di consulenza gratuita, quindi gli arredatori d'interni (tanti anche improvvisati) dovrebbero farmi fuori?? il fatto è che ho messo me stesso e non un marchio, ti do ragione sai non pensare l'incontrario, è che questo è solo un gioco allo sfascio, guarda per gli elettrodomestici dove siamo andati a finire, se presto uno più grosso di te decide di mangiarti lo farà in secondo, e quindi tu dovrai abbassare ancora i tuoi margini, e poi quindi che lavoro andremo a fare?

"perchè non posso scontare del 20% un prodotto quando il negozio "tradizionale" lo fà tranquillamente?"

Caro Marco,
ti ringrazio per questo TOPIC molto interessante e assolutamente trasparente. Credo che la domanda alla quale si deve rispondere è proprio quella. Perchè esiste ancora, in ITALIA e ribadisco in ITALIA, la differenza fra tradizionale e non?

Perchè siamo l'unico paese nel globo all'interno del quale il merito professionale conta come una "caccola" e per questo cerchiamo di tutelare ogni cosa attraverso le caste. Il resto del mondo ci guarda, ci osserva e fa del mercato online, libero come ogni tipo di mercato, uno dei sistemi di vendita più forti ed in evoluzione.

Noi invece siamo ancora costretti a leggere lettere come quelle che ti avranno mandato i rivenditori senza alcuna regola di democrazione commerciale.

Che dire?
NO COMMENT!!!

Grazie Dott_Zivago della tua solidarietà in questa lotta che non mi vede rassegnato a relegarla ad una lotta contro i mulini a vento.
Voglio andare a fondo, voglio capire se vedo la cosa da un punto di vista sbaglaito o meno.
Qualcuno può suggerirmi la piattaforma più adatta dove lanciare questa mia provocazione?
Avete qulche idea su come affrontare il problema?
Attenzione! Non dico aggirare, dico affrontare!
Sono stanco di dover cercare scorciatoie e furberie varie per dare ai miei clienti/amici una possibilità di risparmio.
Fatevi sotto, fatevi sentire, non rimanete spettatori passivi per favore.
Impariamo a fare cose diverse, forse otterremo risultati diversi.
Le cose non cambiano da sole, bisogna spingere: TU SEI PRONTO?

Vi aspetto non deludetemi
Grazie
http://www.facebook.com/marco.soloaltod ... AltoDesign

Marco Manferdini

allora secondo me il punto è uno, vuoi fare un sito tanto per vivacchiare qualche anno o una cosa duratura?
se vuoi fare risparmiare qualche soldo perchè non inventarsi una cosa alla "i__a"?
secondo te svendere un marchio in tal modo ti darà da vivere?
anche io vendo parecchi marchi che usi tu.... lo sai che tre quarti di quelli nel giro di due anni metteranno un paio di persone dentro l'azienda per vendere direttamente loro online??? e da li che farai??
Penso che ti gireranno le scatole anche a te.....

con questa lotta di svendere i marchi ci guadagnano solo le aziende ed i privati finali....

ripeto se vuoi aiutare i tuoi amici ..... a questo punto trovati inventati o costruisci o vai alla ricerca di prodotti no name di altissimo livello qualitativo, estetico, e perchè tecnologico...

per me il futuro è questo... online sicuramente.... ma questo....

Ciao Marco!
Ho letto poco fà il tuo "messaggio" e vorrei fare alcune considerazioni sulle problematiche da te poste!
Ti premetto che sono titolare di un piccolo centro cucine di Roma con prodotti di target medio alto-alto e come tale "sento" il costo quotidiano della mia seppur piccola struttura commerciale e non solo,poichè ho anche i costi dei prodotti esposti in mostra,costi piuttosto pesanti che sono dei veri e propri investimenti!Investimenti che alcucne volte occorre anche un anno e più per ammortizzarli salvo poi "rinnovarli" e così di seguito...Ora io parto dal presupposto che il mio cliente/visitatore che sia,voglia vedere il prodotto che intende acquistare,toccarlo,provarlo,avere dei consigli;nei casi di mobili componibili ci sono servizi di progettazione,rilievi....montaggio e successiva assistenza anche in tempi lunghi.Ora tornando al tuo post la domanda che voglio farti é questa:i prodotti che tu proponi non pensi che il tuo cliente li abbia visti,scelti,provati in un punto vendita tradizionale,ad esempio come il mio?
Ebbene io penso di sì perchè é quello che farei anch'io,ed é quello che vedo avvenire quotidianamente nel mio negozio dove anche la vendita su catalogo é sempre molto difficile!!!Perchè il cliente vuole vedere il prodotto!
Ti faccio un esempio:ho visto che tu proponi 2 aziende che trattavo anch'io,Kartell e Magis!
Lo sai perchè ho scritto "trattavo"?Perchè per avere il brand mi chiedevono una campionatura di diverse miglia di euro!!!Condizione a cui non ho voluto "sottostare" pertanto mi sono guardato intorno e,anche se a malincuore perchè a me piacevono,ne ho dovuti trovare altri!Evidentemente a te in qualche modo, è già "concesso" quello che a me non mi é permesso !
Ora ,te lo chiedo serenamente e senza voler polemizzare,non darebbe fastidio anche a te se ti trovassi al mio posto ciò avere un'esposizione di prodotti con tutto ciò che vuol dire e di cui ti ho già accennato all'inizio,e "prestarla" a chi vende on line per poter fare il suo businnes?
attendo una tua sincera risposta!
ciao
cla56

Approfitto della risposta di Ethos per chiedere: secondo voi, vendere con uno sconto del 15%/20% e lasciarsi un margine netto del 15% è svendere?
Sono peraltro d'accordo con lui quando dice che un fornitore prima o poi si metterà a vendere direttamente online, quando questo accadrà probabilmente dovremo cambiare modello di business, ma un negozio on line ha più flessibilità nell'adattarsi.
Vendere prodotti noname è sicuramente una strategia interessante, bisogna ovviamente costruirsi un proprio brand.
Rimane ancora in piedi la mia domanda: è giusto o no che un fornitore mi obblighi a vendere al prezzo che vuole lui?

Vorrei chiedere ad Ethos che tipo di business ha in essere in questo momento?
Mi piacerebbe approfondire le sue idee che intuisco dalle sue parole essere ben chiare.

Grazie Ethos

Quoto al 100% cla, internet può essere un ottimo strumento di vendita da affiancare ai tradizionali metodi di vendita, ma non può essere sfruttato come scorciatoia sul lavoro degli altri. Trovo quindi corretto che i marchi più prestigiosi facciano ostracismo, mentre per i NO NAME non ci troverei nulla di male se incentivassero questi metodi.

Ciao Cla56

Accolgo con serenità il tuo appello, io ero esattamente dalla tua parte qualche anno fa.
Fermiamoci un attimo a riflettere: siamo veramente convinti che chi è abituato a toccare, vedere, annusare poi vada su internet a comprare?
Forse qualcuno lo farà, ma la maggior parte non riuscirà a fare a meno di utilizzare tutti i sensi che madre natura gli ha fornito, nel senso che chi va in un negozio fisico probabilmente comprerà anche in un negozio fisico.
Altra riflessione: non mi dire che quando un cliente viene da te non gli fai uno sconto del 15%? o anche del 20%?. (se mi dici che hai i prezzi fissi non ti credo).
Se ad un cliente io gli chiedo di comprare "su catalogo" (le vetrina web è una sorta di catalogo), di pagare in anticipo, ed aspettare qualche giorno prima di vedere quello che ha comprato chiedendogli di fidarsi, non pensi che dovrebbe almeno pagarlo un poco meno? Non dico svenderlo come giustamente ci fa notare l'amico Ethos, ma un poco meno si!
Lavora sul valore aggiunto che puoi dare ai tuoi clienti: servizio, consulenza, esclusiva, customer care, upselling, downselling, affiliazioni, comarketing... perdona le parole inglesi ma in Italiano non sono facili da tradurre.
Capisco che in questi momenti economici complicati non sia facile far quadrare i conti, ma attenzione a addossare colpe ad una presunta concorrenza sleale del canale internet.
Concorrenza si, ma sleale no.
Cosa dovrebbero dire le agenzie di viaggio?
Solo chi ha saputo modificare il proprio modello di vendita dei viaggi è sopravvissuto.
Vogliamo per questo dire che expedia o edreams o booking.com facciano concorrenza sleale?
Felicissimo di fare 4 chiacchere con te Cla56 in merito.

Marco

Bene bene, vedo che cominciate a scaldarvi. Ottimo.
Che la discussione abbia inizio.

Mi piacerebbe sentire anche il parere di un utente finale e non solo quello di rivenditori.
Rispetto la tua posizione peppezi anche se non la condivido.
Ancora una volta: fare il 15%/20% di sconto su internet è sfruttare?
Spiegaci cosa intendi quando affermi che >...internet va bene per affiancare i tradizionali metodi di vendita...< per favore.

Forza massacratemi, aspetto le vostre risposte.

Marco

Non ti preoccupare che arriveranno a "massacrarti" ....chiaramente scherzo!
Comunque visto che sei nuovo del forum evidentemente non hai avuto ancora modo di leggere tutto ciò che é stato già detto su questo tema:acquistare on line....ci sono pagine e pagine nelle varie sezioni!!!
Certo che non vendo a prezzi di listino!Magari
E' normale che ci sia una trattativa tra il rivenditore e il cliente!Non parlo di pecentuali perchè non ci potrebbe essere nulla di più fuorviante nel farlo!!!Come dico sempre (sò che é banale!):ciò che conta é solo ciò che compro e quanto lo pago e chiaramente il servizio che mi viene offerto!!!!
Essendo tu un mio "ex" collega mi meraviglio che ti sia già dimenticato di cosa vuol dire far vedere provare,scegliere un prodotto nel punto vendita fossanche per una sedia o un carrello da cucina (dico anche le cose più banali!) alcune volte il visitatore nonostante abbia avuto modo di vedere provare il prodotto,la sedia,magari non acquista perchè non vede il "suo" colore!!
E comunque secondo te,ripeto,soprattutto con le persone che hanno maggior dimestichezza con la rete,(che sono sempre di più!!) se trovano in un punto vendita il prodotto che stanno cercando,non gli "scatta" la curiosità di andare a vedere se possono trovarlo a qualche cosa in meno su qualche sito di vendita online?
Non lo faresti tu?Probabilmente é quello che già fai !!!!
Io posso dirti questo,che se trovassi in rete "qualcuno" che vende dei prodotti da me trattati e proposti in mostra,con costi evidentemente più bassi di quelli che sarebbe giusto/equo proporre,la prima cosa che farei é chiamare l'azienda e dirgli di venirsi a riprendere i suoi prodotti esposti con relativi listini e cataloghi perchè troverei la "cosa" molto scorretta!!!
Pertanto chi vuole vendere in rete,parlo delle aziende,o fornire chi lo vuol fare,liberissimo di farlo ma a questo punto.....fuori dai negozi!!!!....Oppure si rivedano le condizioni commerciali che a questi ultimi vengono proposte!!!
cla56

intanto "cla ha le p!"
mi piace come scrivi! iscriviti nel mio forum ancora vuoto ti nomino come moderatore!

per quanto riguarda il resto... come la vedo io....
online vivrà chi si accontenta di qualche euro di margine per qualche oggetto particolare....
insomma l'arredamento di certo non tira con gli ipad, e già la hanno margini di centesimi oramai sulle vendite online....

son sincero il mercato del mobile cosi come sta non ha futuro ( per come sono impostati i negozi di arredamento medio alti- alti) a meno che non apri qualcosa di 250mq e hai a tua disposizione aziende, officine, marmisti, ecc rigorosamente non di marca nel senso che vendi solo il tuo nome.

insomma tu il direttore d'orchestra che mette insieme tante cose materiali, idee, e taaaanta professionalità, attenzione però solo una persona ci vivrà benino con quel negozio, quindi: niente dipendenti e squadre di montatori interni.

l'online sarà solo di servizio per questo settore (per comuni mortali) i--a quando venderà online si mangerà tutti! il tuo sito e anche kartell e company.

io sto provando solo con il servizio di consulenza http://www.homestudy.it come strada da sperimentare ( ricordo che ho tre negozi di alto livello).
ma ripeto sto sperimentando ...... anche se in fondo in fondo.... conosco già il rovescio di tutte queste medaglie ....... e se tutto va bene fra un mese faccio il botto con una idea strabiliante!!!

Grazie ethos,
Mi stai offrendo del lavoro?
Progetto interessante HomeStudy, belle parole, belle immagini, poco rappresentativo della tua credibilità e troppo geolocalizzato per me.
Parliamone.

Tornando a bomba, permettimi però di concentrarmi sulle soluzioni e non sui problemi che hai molto chiaramente enunciato.
I problemi li conosciamo, ma le soluzioni?
Meglio lasciar perdere perchè è una battaglia persa in partenza?
Non mi piace rinunciare senza combattere.
Buon WE a tutti.