Ecco quì l'errore comune: il miraggio ikea del risparmio assoluto..Pippo02 ha scritto:Vi dirò...
Per un componibile Pax, alto 2,36, largo 2,50 e profondo 58 con tubi appendiabiti e cassetti/contenitori sono arrivato a circa 850 euro. Con meno dotazioni il prezzo si abbassa. La qualità (e la bellezza) non sarà quella di colombini, ma il prezzo non è assolutamente paragonabile! .
Ma come sarebbe a dire non è assolutamente paragonabile??
Guarda che un armadio colombini H 230, largo 270 (non 2,50)e profondo 57,3 costa 996 euro di listino. Mettici un 10% di sconto che bene o male fanno tutti ed arrivi a 900 euro. Tu quello dici che viene 850, ma correttamente dici che non è paragonabile come qualità e come estetica. Beh, a questo punto l'armadio ikea considerando la qualità e design è allora già fin troppo caro
Ovviamente di serie il colombini ha i bastoni come quello che dici tu (e mi pare il minimo che ci siano i bastoni di serie! ci mancherebbe), ed è così composto: 1 modulo da 90 con ante piccole in alto e ante lunghe sotto, un modulo con 4 cassetti e ante alte sopra, un altro modulo uguale al primo con ante piccole sopra e ante lunghe sotto, una disposizione funzionale insomma.
Adesso, fatto il confronto, vorrei capire: dov'è questo risparmio ikea?
Premesso per me risparmiare significa avere un prodotto simile ad un prezzo migliore, dove sta questo risparmio posto che la qualità ikea e colombini (o come altre marche economiche), come hai giustamente detto tu è ben diversa?
Se per qualcuno risparmiare significa spendere meno allora bè... non ha neanche senso discuterne.
Poi ognuno è libero di fare come crede, ma il discorso è sempre il medesimo: "il trattamento". Io ad esempio non prendo 1 euro per il trasporto e il montaggio, e penso di non essere l'unico tra i mobilieri (mercatoni a parte). Vado IO personalmente a fare le consegne, certo di poter dare così la massima cura nel montaggio.
Con ikea non mi pare che trasporto e montaggio sian gratuiti, spesso si affidano a dei personaggi della cui professionalità è meglio non parlare (e la nostra amica bonesprit ha riportato la sua pessima esperienza, cosa che con un mobiliere tradizionale è quasi impossibile che accada. Certo, anche lì può esserci la mela marcia... però questo può esserci in tutti i settori).
PS Guarda che ovviamente con "manicomio" non intendevo offendere nessuno , ma sottolineare il caos che regna in grandi centri commerciali, con commessi che saltano da un cliente all'altro, che magari non rivedi più da una volta all'altra; in sostanza, volevo sottolineare la differenza di trattamento e clima rispetto ad un negozio tradizionale. Che un centro ikea sia un posto caotico è risaputo. Se così non fosse, non mi spiego lo sketch che fece il bravo comico Paolo Migone a zelig, la sua migliore interpretazione. E' questo quello che volevo dire Questo video vale più di mille parolePippo02 ha scritto:Per giurista: sicuramente molti commessi dell'ikea saranno alla prima esperienza e non saranno competenti in materia (ma non è nemmeno detto che siano peggio di tanti altri rivenditori che nella mia esperienza ho incontrato), ma definire un centro ikea un manicomio mi pare eccessivo e offensivo per la gente che quotidianamente ci lavora.
http://it.youtube.com/watch?v=f_JLVbU7KIE
Insomma, il rapporto che si crea in un centro commerciale, che sia ikea o mediaworld o il mercato del pesce, non è uguale a quello che si crea in un negozio tradizionale, qualunque sia il genere merceologico.
Il mio interrogativo rimane aperto: dov'è la convenienza ikea rispetto ad un negozio tradizionale, visto che il mobile "economico" si può trovare anche da qualsiasi normale mobiliere?