a me piacerebbe aprire un asilo nido privato...qualche anno fa ci avevo anche pensato, ma servivano troppi soldi e tempo per studiare bene le normative, trovare i locali giusti e soprattutto il personale adeguato.
...anche io prima facevo un lavoro che seppur stancante mi piaceva molto, mi portava sempre in giro in tutta Italia, ma alla fine non mi dava nessuna stabilità...non nel senso economico, ma in quello di avere dei riferimenti, una casa dove tornare ogni sera...insomma una vita privata. E' vero ho conosciuto tanti posti, tante persone, ho imparato a sbrigarmela da sola in 1000 situazioni diverse, ma alla fine non potevo neanche iscrivermi ad un corso di lingua o ad una palestra perchè non sapevo mai in quale parte dìItalia mi sarei trovata il mese successivo.
E così mi sono fermata a riflettere da sola, senza dire niente a nessuno che inevitabilmente mi avrebbe condizionata...ho pensato bene a quali fossero le mie priorità, se potevo continuare tutta la vita a vivere sempre con una valigia in mano...e mi sono lanciata. Pur avendo un bel lavoro sicuro e ben remunerato, con dei colleghi fantastici mi sono licenziata investendo alcuni mesi della mia vita a cercare qualcosa che rendesse la mia vita più stabile dal punto di vista personale.
...si molti mi hanno data per matta e all'inizio è stata dura anzi durissima...ma chi non risica non rosica...mi son detta (ormai 5 anni fa)...se non mi rimetto in gioco adesso che ho 30 anni non lo farò più...
e così alla fine ho trovato un nuovo lavoro che pur sempre frenetico e stressante, ma almeno mi permette ogni sera di tornare a casa mia, di non passare ore ed ore in auto, di dormire ogni sera nel mio letto e non in alberghi, di poter mangiare in maniera più sana e non sempre in ristoranti, di poter acquistare, arredare e godermi una casa tutta mia senza vivere sempre in affitto.
Ed ora sono felice di aver osato tanto 5 anni fa. Certo il lavoro precedente era più attivo e stimolante, ma nella vita, almeno nella mia, penso che bisogna prima pensare a cosa è per noi prioritario e poi il lavoro o il luogo in cui si vivrà verrà di conseguenza.
Non avendo i soldi e le conoscenze necessarie non ho potuto realizzare il mio sogno dell'asilo, ma se avessi potuto penso lo avrei fatto.
Re: se poteste scegliere...
#32sì. Quello che sto facendocyberjack ha scritto:Se poteste scegliere, sapreste cosa fare della vostra vita?
Voi sapreste cosa fare?
Due cose che vorrei davvero tanto non dipendono da me, e purtroppo non si possono comprare. Per il resto, sono contenta di quello che ho costruito e continuo a costruire giorno per giorno.
#33
io aprirei una galleria d'arte
canarina un B&B dalle sue parti
canarina un B&B dalle sue parti
sono graditi consigli
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=55355
"This is degrading! You don't buy paintings to blend in with the sofa!"
[from Hannah and her sisters]
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#34
Cambiare vita..? Penso che ogni scelta sia strettamente condizionata dalla situazione che si vive in quel momento.
Del tutto egoistica, la mia idea, pensando alle ferie ed all'estate che vanno via, sarebbe di acquistare, per viverle (ed arredarle, si capisce.. ) tante case, anche piccole, in luoghi eccezionali per trascorrerci in relax tutti i WE dell'anno per avere l'impressione d'esser sempre in vacanza: dalla grande città come NYC fronte Central Park alle località sul mare (come Licata in Sicilia) tanto per fare un esempio..
Del tutto egoistica, la mia idea, pensando alle ferie ed all'estate che vanno via, sarebbe di acquistare, per viverle (ed arredarle, si capisce.. ) tante case, anche piccole, in luoghi eccezionali per trascorrerci in relax tutti i WE dell'anno per avere l'impressione d'esser sempre in vacanza: dalla grande città come NYC fronte Central Park alle località sul mare (come Licata in Sicilia) tanto per fare un esempio..
#36
Mi è capitato di pensarci in questi mesi, quando ovunque martellavano con sta storia dei milioni di euro del superenalotto. E davvero, alla fine la risposta è stata: se mai un giorno mi trovassi per le mani cifre considerevoli, qualcosa mi inventerò!
Davvero, ci sono un botto di cose che in via teorica sarebbe bello fare, tipo "un anno on tour", tipo farmi la casa dei miei sogni, tipo mettere su un gattile, tipo avere tanti bambini. Ma poi a pensarci bene se andassi un anno on tour perderei il mio Amore, la casa dei miei sogni forse non so manco io come sarebbe, il gattile è una menata pazzessca, i bambini sono fantastici finchè non sono tuoi,ecc ecc ecc
Diciamo che non avrei il coraggio di buttarmi in qualcosa di grosso. L'unica certezza è che se potessi, farei la casalinga... ma per il resto, aggiustere solo un po' la vita che ho già
Davvero, ci sono un botto di cose che in via teorica sarebbe bello fare, tipo "un anno on tour", tipo farmi la casa dei miei sogni, tipo mettere su un gattile, tipo avere tanti bambini. Ma poi a pensarci bene se andassi un anno on tour perderei il mio Amore, la casa dei miei sogni forse non so manco io come sarebbe, il gattile è una menata pazzessca, i bambini sono fantastici finchè non sono tuoi,ecc ecc ecc
Diciamo che non avrei il coraggio di buttarmi in qualcosa di grosso. L'unica certezza è che se potessi, farei la casalinga... ma per il resto, aggiustere solo un po' la vita che ho già
I'm a mess, but at least I know how I can make you laugh like no one else - The R.
--> La strana casetta di Kia (ingresso libero)
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#37
dopo starsky e hutch, stanlio e ollio, walther e jack, pippo e topolino...lot ha scritto:E chiaramente sarei il socio per la galleria del Cana, se lui è d'accordo, anche se sono sicuro che poi aprirebbe a fianco un'altra galleria, d'arredamento e modernariato..canarino ha scritto:io aprirei una galleria d'arte
canarina un B&B dalle sue parti
il nome ancora non mi convince, dobbiamo lavorarci un po' sopra
sono graditi consigli
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#41
ok, ho capito meglio il tuo discorso... quindi tu coinvoleresti amici e parenti nei tuoi "sogni"...Tamben ha scritto:perchè non si possono fare tutte le 3 cose insieme???
sono convinta di si, bisogna solo sapere scegliere e gestire... e poi mica lo farei tutto da sola!!!!!
per esperienza diretta ti dico che io non lo farei mai, ma ognuno la vede come vuole
inoltre, sempre per esperienza diretta, io personalmente penso che più le cose sono dispersive (tante attività, tante persone coinvolte...) più si "perde" la presa e di conseguenza meno si rimane soddisfatti da ciò che si è creato.
Quando intendevo "i soldi non sono un problema" intendevo "per iniziare una qualsivoglia attività", mica per vivere di rendita tutta la vita compando case sparse in tutto il mondo e avendo l'unica preoccupazione di andare in vacanza, eh!!!
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe
Re: se poteste scegliere...
#43Mah... vediamo un po'...
Penso che, molte persone, dentro di se, abbiano da sempre -fin da piccole- una propensione ad un certa attività o una certa idea in testa da realizzare.
Sono convinta che siano molto fortunate quelle che trovano nella loro famiglia il supporto necessario a crescere verso *quella* direzione. E quando le cose invece vanno diversamente, è tutta una corsa ad ostacoli.
Solo da quando è mancato mio papà ho visualizzato con lucidità cristallina quanto il mio percorso degli ultimi 20 anni sia stato orientato a rendermi il più in fretta possibile indipendente dalla morsa delle mia famiglia, che desiderava per me una professione molto diversa da quella per cui ero portata, e mi ha imposto una serie di scelte obbligate... che ho inconsciamente sabotato.
Se avessi avuto una famiglia che avesse lasciato più spazio e fiducia alle mie iniziative, non mi sarei cercata un lavoro a tempo pieno mentre studiavo e non mi sarei ridotta a studiare mentre gli altri erano fuori a divertirsi.
Il risultato del mio sistematico cerchiobottismo è che oggi ho alle spalle una serie di esperienze ricche e varie ma molto poco spendibili in un contesto univoco. Ma è la mia Vita e sono orgogliosa del percorso -oggettivamente contorto- che ho fatto anche se mi ha portata lontana dal potenziale obiettivo.
Ho un lavoro stabile e discretamente retribuito che fino a 2 anni fa mi rendeva soddisfatta e felice, quindi di sicuro l'obiettivo di rendermi indipendente (senza pagare pegni di ristrettezze) l'ho centrato in pieno. Avessi un compagno potrei decidere di sposarmi e mettere in cantiere un figlio senza preoccupazioni anche domani (ma non è ciò che mi manca, lo dico solo per spiegare il contesto... molte ragazze toccherebbero il cielo con un dito solo per questo).
E quindi??
Che cosa mi trattiene dal ripartire *adesso* verso una strada, un obiettivo, più vicino ai miei sogni?
In primo luogo, il brutto vizio di non buttarmi in un'attività senza avere le competenze per farla
Non il vincolo economico, ma la serena consapevolezza che la mia creatività e la mia fantasia hanno molto patito gli anni di inutilizzo. Sarebbe come prendere Usain Bolt, tenerlo per 20 anni in cella di isolamento e poi dirgli "Vai e corri a vincere l'oro olimpico!": non ce la fa, è già tanto se è capace di reggersi in piedi
Sono cosciente però che nei miei "20 anni di cella d'isolamento" ho acquisito anche altre competenze ed ho notato altre mie capacità... per esempio sono molto portata per le attività analitiche e di ricerca, e mi appassionano parecchio.
In tutta sincerità NON SO che cosa vorrei fare, però SO di avere voglia e capacità di fare altro diverso da quello che sto facendo ora. Il giorno in cui troverò la quadratura del cerchio, "l'idea di business" che metta d'accordo i miei desideri con le mie reali capacità... sarò felice di buttarmici anima e corpo!!!
Per questo "piu' che altro mi sento in attesa" .
E' un discorso complicato ma ci provo...Lalli04 ha scritto:Io sono passata dal lavoro che ti permette di viaggiare in tutto il mondo (pero' sottopagato ) a un lavoro che ti lascia libero ti toglie reddito e soddisfazioni personali prima aspiravo ad avere del tempo gestibile, ma soprattutto mi sentivo a tratti una disadattata nell'ambiente...adesso mi sento sempre disadattata pero'vivo piu' secondo i miei ritmi naturali...piu' che altro mi sento in attesacyberjack ha scritto:Voi sapreste cosa fare?
Penso che, molte persone, dentro di se, abbiano da sempre -fin da piccole- una propensione ad un certa attività o una certa idea in testa da realizzare.
Sono convinta che siano molto fortunate quelle che trovano nella loro famiglia il supporto necessario a crescere verso *quella* direzione. E quando le cose invece vanno diversamente, è tutta una corsa ad ostacoli.
Solo da quando è mancato mio papà ho visualizzato con lucidità cristallina quanto il mio percorso degli ultimi 20 anni sia stato orientato a rendermi il più in fretta possibile indipendente dalla morsa delle mia famiglia, che desiderava per me una professione molto diversa da quella per cui ero portata, e mi ha imposto una serie di scelte obbligate... che ho inconsciamente sabotato.
Se avessi avuto una famiglia che avesse lasciato più spazio e fiducia alle mie iniziative, non mi sarei cercata un lavoro a tempo pieno mentre studiavo e non mi sarei ridotta a studiare mentre gli altri erano fuori a divertirsi.
Il risultato del mio sistematico cerchiobottismo è che oggi ho alle spalle una serie di esperienze ricche e varie ma molto poco spendibili in un contesto univoco. Ma è la mia Vita e sono orgogliosa del percorso -oggettivamente contorto- che ho fatto anche se mi ha portata lontana dal potenziale obiettivo.
Ho un lavoro stabile e discretamente retribuito che fino a 2 anni fa mi rendeva soddisfatta e felice, quindi di sicuro l'obiettivo di rendermi indipendente (senza pagare pegni di ristrettezze) l'ho centrato in pieno. Avessi un compagno potrei decidere di sposarmi e mettere in cantiere un figlio senza preoccupazioni anche domani (ma non è ciò che mi manca, lo dico solo per spiegare il contesto... molte ragazze toccherebbero il cielo con un dito solo per questo).
E quindi??
Che cosa mi trattiene dal ripartire *adesso* verso una strada, un obiettivo, più vicino ai miei sogni?
In primo luogo, il brutto vizio di non buttarmi in un'attività senza avere le competenze per farla
Non il vincolo economico, ma la serena consapevolezza che la mia creatività e la mia fantasia hanno molto patito gli anni di inutilizzo. Sarebbe come prendere Usain Bolt, tenerlo per 20 anni in cella di isolamento e poi dirgli "Vai e corri a vincere l'oro olimpico!": non ce la fa, è già tanto se è capace di reggersi in piedi
Sono cosciente però che nei miei "20 anni di cella d'isolamento" ho acquisito anche altre competenze ed ho notato altre mie capacità... per esempio sono molto portata per le attività analitiche e di ricerca, e mi appassionano parecchio.
In tutta sincerità NON SO che cosa vorrei fare, però SO di avere voglia e capacità di fare altro diverso da quello che sto facendo ora. Il giorno in cui troverò la quadratura del cerchio, "l'idea di business" che metta d'accordo i miei desideri con le mie reali capacità... sarò felice di buttarmici anima e corpo!!!
Per questo "piu' che altro mi sento in attesa" .
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.