Guarda che il mio esempio del denaro era solo tale...un esempio, non fossilizziamoci sui particolari.bertok ha scritto:Non sogno di avere milioni di euro in banca...nn è un mio obiettivo...il mio obiettivo in tal senso è aver abbastanza denaro da poter vivere bene, senza che manchi nulla a mia moglie (attuale fidanzata), a quello che un giorno sarà mio figlio/a e ai miei cari in generale (e a me stesso, ovviamente) ... questo è un obiettivo per me intelligente
Perchè intelligente...? Ma perchè chi si pone obiettivi da milionari...1 su un tot ce la fa anche..e gli altri ? Beh se un obiettivo è tale allora verrà perseguito con grande energia e la delusione non può che generare infelicità...gli obiettivi devono essere perseguibili e per questo bisogna esser onesti con se stessi ... posso sperare di vincere milioni di euro ma nn perseguire come obiettivo quello di averli a tutti i costi... nn so se mi spiego.
E nn credo di esser limitato a pormi obiettivi sensati!
A mio avviso, il fatto di avere un lavoro che ti permetta di mantenere moglie e figlio, non significa essere felici, significa avere sicurezza, ma la felicita non passa dal denaro.
Anzi penso sia esattamente l'opposto,il denaro è il male della nostra società, che tende sempre piu a generare consumismo, che a sua volta genera bisogno di lavoro, è come il gatto che si morde la coda.Si lavora per avere di più, ma non si ha mai abbastanza.
Chi non arriva ad avere ciò che desidera resta insoddisfatto, ma anche chi a troppo non apprezza completamente il valore delle cose!
Pensiamo forse di essere più felici di un bambino africano? (non parlo di situazioni gravissime intendiamoci) giustamente chi vive in quella realta non conosce la nostra, quindi si adatta, e quella resta la sua normalità.
Ma ha un vantaggio su di noi, che ogni piccola cosa, lo emoziona, lui ha ancora un mondo da scoprire, mentre noi........ non so!
devo dare ragione a domovoy, ha espresso molto bene l'idea di felicità, e ricito il testo:
La felicita' irrazionale, quelal vera, quella folle, quella da brividi.... esiste solo quando non si ha la capacita' di pensare. I bambini sono felici perchè vivono l'attimo. I pazzi sono felici...
Siamo felici nell'imprevisto, quando non ci rendiamo conto di cosa stiamo facendo o pensando.
Quella che viviamo, apprezzando cio' che abbiamo, è a mio avviso una razionalizzazione della felicita', è un paragonarla al resto delle cose.
Sono felice perchè potrei star peggio.
Questa non è felicita' ma consapevolezza.
Esatto! a mio avviso proprio la consapevolezza, e ciò che fondamentalmente rende infelici (o meglio non felici) , il fatto di poter sapere che tutto e sul filo del rasoio!
Abbiamo molto, ma in un attimo possiamo ritrovarci con un niente, senza certezze, senza affetti, senza amore.
Io adoro le persone come lorena (che a postato sopra) perche riescono a vivere emozionandosi con poco.
L'adoro e l'invidio allo stesso tempo, perche vorrei averla ma non ne sono più capace!
Penso anche che sia dettato tutto anche dall'età, che porta appunto alla consapevolezza!
Ma questo mi fa incazzare di brutto..... se continuo mi sfogo sul topic da Sfoghi senza alcun senso apparente-Dall'idea del Grande Abs
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Il concetto corretto lo hai espresso tu stesso : "Si lavora per avere di più, ma non si ha mai abbastanza.
Chi non arriva ad avere ciò che desidera resta insoddisfatto, ma anche chi a troppo non apprezza completamente il valore delle cose!"
Il fatto è questo . Parlate di felicità come una cosa ENORME..nn sapete neanche dar un 'nome' , una definizione...rientrate forse nella categoria di cui parla Bertok, ovvero di chi "non si ha mai abbastanza.
Chi non arriva ad avere ciò che desidera resta insoddisfatto"...x me la felicità non è cosa così ENORME (nel senso di difficile raggiungimento)
Io e Lorena (solo 2 esempi) evidentemente apprezziamo ciò che abbiamo ed è questo il nome (ed è per questo che riusciamo a dargli un nome alla ns felicità) della ns felicità ! siamo un po come il bambino africano di cui parli .
Mi spiace sinceramente che nn riusciate a vedere nella vs vita quotidiana la fonte di una quotidiana felicità...sono felice di riuscirvi, al contrario. Ciao, Ale