abigaille ha scritto:Io leggo sia italiani che stranieri, con una leggera preferenza per i connazionali
Ammaniti mi piace molto (tranne che nei racconti - un genere che non mi prende).
Di Baricco ho adorato "City" e detestato "Castelli di rabbia"
Non leggo Fabio Volo
Mi piacciono Malvaldi, Vitale, Camilleri - mi rilassano.
La Mazzantini non mi è dispiaciuta.
Sopravvalutato secondo me Carlotto, anche se "Arrivederci amore ciao" è un gioiellino, terribile ma bello.
Uno dei miei libri preferiti però è di un sudamericano (Cent'anni di solitudine), e per evasione non disdegno i gialloni svedesi.
Mah io ai bei tempi ..quando ero una lettrice
forte gli esordienti italiani volevo leggerli tutti (non che ci riuscissi, ma almeno mi informavo)
per il resto andavo a curiosita' anche per il paese di provenienza, cosi' i miei scrittori preferiti erano boemi e portoghesi
ammetto che il problema sollevato da Bubu sulla traduzione mi ha sempre influenzato un po'
alla fine se leggo un'autore italiano o ne amo lo stile (Benni Tabucchi Voltolini) o tendo a rifiutarli in toto
poi ho letto meno anglosassoni e francesi di quanti avrei voluto perche' mi sono posta sempre il problema di dover leggerli in originale
(cosa che in effetti faccio pochissimo) ecco..invece per i gialli leggo di tutto senza pormi nessun problema
pero' le traduzioni sciatte, come nel libro scemo di quest'estate, mi danno i nervi