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venerdì rogito

#1
...e quale cifra metto sull'atto? Mi spiego meglio: so che non ha importanza ai fini dell'imposta di registro, perchè si paga sul valore catastale, ma incide sulla parcella del notaio. Qualcuno sa dirmi cosa è meglio fare: indicare il valore reale della compravendita, pagando un onorario superiore al notaio, o una cifra inferiore...ma in questo caso qual è il rischio?

#2
dipende...se comrpi da un privato sarà lui a, cercar, di decidere per te.
se è vero che con la nuova legge il pagamento per l'acquirente è svincolato da quanto dichiarato..è anche vero che per il venditore la cifra è direttamente legata a quanto pagherà (sulla differenza tra ultimo acquisto e attuale vendita).
se invece compri da un costruttore...mettici la cifra esatta e fregatene dei soldi dati in più al notaio (che comunque, se serio, dovrà esporti le tabelle riconosciute e separate tra min e max a seconda della ciofra dichiarata....se lui ti farà pagare il max....potrai semrpe dirgli che cerchi un altro notaio :twisted: )

#3
visto che compri... la cifra reale... o mooolto vicino, soprattutto se hai richiesto un mutuo!

onestamente il notaio quando ho fatto l'atto mi ha spiegato tutto e mi ha detto che con il mutuo è quasi certo che controllino... e le sanzioni sono MOOOLTO più alte della parcella del notaio! :wink:
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#4
rananera ha scritto:se è vero che con la nuova legge il pagamento per l'acquirente è svincolato da quanto dichiarato..è anche vero che per il venditore la cifra è direttamente legata a quanto pagherà (sulla differenza tra ultimo acquisto e attuale vendita).
scusa, rana, non ho capito :roll: cmq io compro da un privato, ma di questo non abbiamo parlato

#5
e questo santo privato è disposto a pagare parecchio per far sì che tu possa avere un rogito regolare (un caso più unico che raro).
santo privato, bacialo in frotne da parte mia.
non ho avuto questa fortuna

#6
rana continuo a non capire!!! cosa deve pagare lui in più che ha comprato questa casa quasi 20 anni fa?!?

#7
provo a spiegar la cosa contorta, così come l'ho capita io...e mica detto sia il modo giusto;)

Tizio (il santo privato) comprò casa in data tot, pagandola 10, ora vale 100...e te la vende a 100.
nel rogito lui dichiara che te la sta vendendo a 10 volte tante quanto era il valore originale (inflazione, moda, prezzi casa pompati, magari ci ha fatto grossi lavori....non importa, te la vende guadagnandoci, parecchio).
lui sulla differenza tra 10 (iniziale) e 100 (finale) paga salate tasse.
tu invece pagherai comunque e semrpe il valore catastael...che , mettiamo sia 7 (se la casa è nuova) se vecchia grazie a ritardi immmesni sugli aggiornamenti...questo valore spesso è.....2!
...ho dato i numeri più esser chiara temo... :? :D :D :D

#8
rana ha ragione: si paga una tassa sul plusvalore:

cioè, sulla differenza fra il prezzo (dichiarato, ovvio) di acquisto e quello di vendita (cioè, una tassa sul beneficio incassato)

ma non so se questa si paghi anche con le case acquistate più di tot anni fa... e poi, comunque dipende, le persona a cui abbiamo comprato noi la casa 2 mesi fa (2 fratelli ed una sorella) non erano tenuti a pagare nulla perchè l'avevano ricevuta in eredità.

chiedi un po' al tuo notaio (o all'agente immobiliare se l'hai comprato tramite agenzia) che ti saprà dire come funziona nel caso tuo.

#9
Ora ho capito, però da quello che so io (ma può essere un'allucinazione da intossicazione normativa!) il tuo discorso sulle plusvalenze si applica solo se si vende prima che siano passati 5 anni (nel mio caso ne sono passati 18). Per lo stesso motivo mi chiedevo: se io non vendo prima di 5 anni, i conviene dichiarare tutto? a chi posso chiederlo? al notaio stesso, ad un commercialista...?

#10
notaio o agente immobiliare

anche a me risulta che sia un discorso solo di che vende entro 5 anni dell'acquisto, senza riacquistare entro un anno (cioè, una tassa per chi specula con gli immobili -ci lucra- e non chi ci abita in essi). Ma non ne sono sicura e, appunto, non ho valuto azzardare numero di anni ne niente (20 comunque mi sono sembrati tanti!). meglio che ti informi per bene

...o che vai su google.com ;)

#11
anabellita ha scritto:notaio o agente immobiliare

anche a me risulta che sia un discorso solo di che vende entro 5 anni dell'acquisto, senza riacquistare entro un anno (cioè, una tassa per chi specula con gli immobili -ci lucra- e non chi ci abita in essi). Ma non ne sono sicura e, appunto, non ho valuto azzardare numero di anni ne niente (20 comunque mi sono sembrati tanti!). meglio che ti informi per bene

...o che vai su google.com ;)

E' proprio lì che mi sono "intossicata" :lol: , ma google consigli non ne dà....

#12
piulia73 ha scritto:Ora ho capito, però da quello che so io (ma può essere un'allucinazione da intossicazione normativa!) il tuo discorso sulle plusvalenze si applica solo se si vende prima che siano passati 5 anni (nel mio caso ne sono passati 18). Per lo stesso motivo mi chiedevo: se io non vendo prima di 5 anni, i conviene dichiarare tutto? a chi posso chiederlo? al notaio stesso, ad un commercialista...?
ma la storia dei 5 anni è per te che acquisti come 1^ casa, se rivenderai nei 5^ anni hai 1 anno di tempo per riacquistare un immobile e viverci altrimenti sanzioni!
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#13
eppure..
in qualche modo mi sa che va ad intaccare anche dopo i 5 anni, forse in maniera differente...
il nostro venditore aveva la casa da 30 anni....ma non vi dico che ha preteso al rogito... :roll:

#14
ela78 ha scritto:
piulia73 ha scritto:Ora ho capito, però da quello che so io (ma può essere un'allucinazione da intossicazione normativa!) il tuo discorso sulle plusvalenze si applica solo se si vende prima che siano passati 5 anni (nel mio caso ne sono passati 18). Per lo stesso motivo mi chiedevo: se io non vendo prima di 5 anni, i conviene dichiarare tutto? a chi posso chiederlo? al notaio stesso, ad un commercialista...?
ma la storia dei 5 anni è per te che acquisti come 1^ casa, se rivenderai nei 5^ anni hai 1 anno di tempo per riacquistare un immobile e viverci altrimenti sanzioni!
sì, è vero, ma mi sa che vale anche per il discorso delle plusvalenze.
Cito:
"... ai fini Irpef, chi vende un immobile acquistato (o costruito) da non
più di cinque anni deve inserire nella dichiarazione dei redditi la plusvalenza
realizzata, cioè la differenza tra il corrispettivo percepito e il prezzo di acquisto (o costo di costruzione)."

#15
rananera ha scritto:eppure..
in qualche modo mi sa che va ad intaccare anche dopo i 5 anni, forse in maniera differente...
il nostro venditore aveva la casa da 30 anni....ma non vi dico che ha preteso al rogito... :roll:
infatti chi vende PAGA sempre e comunque!

una volta si chiamava INVIM (Imposta sul Valore Aggiunto Immobili) oggi non so....
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